Petrolio, riavviato tavolo tecnico con il ministro Guidi

La presenza del ministro per lo Sviluppo Economico Federica Guidi è stata l’occasione per riavviare i lavori del tavolo tecnico sulle estrazioni petrolifere in Basilicata e rilanciare le intese Stato-Regione.

A stretto giro il prossimo appuntamento, fissato per mercoledì 11 giugno a Roma presso il ministero dello Sviluppo economico con all’ordine del giorno i punti focalizzati nella riunione di oggi: sblocco fondo idrocarburi, art 16 del decreto cosiddetto “liberalizzazioni” del 24 gennaio 2012 e l’esclusione delle royalties dal patto di stabilità.

“La partecipazione del ministro – ha affermato il presidente della Regione, Marcello Pittella – è il segnale dell’attenzione che il governo Renzi riserva alla Basilicata, considerata “speciale” e strategica per il contributo che apporta al fabbisogno energetico nazionale.

La Basilicata è in credito con il Paese, ma alla grande generosità di cui dà prova il territorio lucano non è corrisposto finora un effettivo e concreto ritorno in termini di sviluppo e occupazione. Siamo consapevoli che il petrolio è una risorsa su cui si gioca il futuro della Basilicata e il lavoro positivo iniziato con la firma del Memorandum nel 2011, che ha subito uno stop, va ripreso e continuato in un rapporto di collaborazione tra Stato, Regione e compagnie petrolifere”.

Al momento non sono in discussione nuove concessioni e perforazioni di nuovi pozzi, per i quali sono valide le intese del 1998 e del 2006. “Qualsiasi nuovo accordo, qualsiasi rimodulazione – ha affermato Pittella – dovranno essere condivisi prima dal Consiglio regionale e poi dalle forze politiche e sociali. Ora la Basilicata chiede che le risorse rivenienti dall’estrazione di greggio siano spese interamente sul suo territorio che sta vivendo una crisi drammatica, sia per sostenere e incentivare la nascita di nuove industrie che per arginare con azioni concrete ed immediate le emergenze sociali e il dissesto idrogeologico”.

All’intervento del presidente sono seguiti quelli dei parlamentari Tito Di Maggio, Giovanni Barozzino e Vito Petrocelli (erano presenti Antonio Placido e Mirella Liuzzi), dei segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Alessandro Genovesi, Nino Falotico e Carmine Vaccaro, dei vertici delle associazioni datoriali Confindustria Basilicata, Alleanza Cooperative, Rete Imprese Italia, Confapi Basilicata, rappresentati da Michele Somma, Paolo Laguardia e Antonio Miele, del capo di gabinetto della Presidenza della Giunta regionale Raffaele Rinaldi, e per ultimo, dell’assessore regionale all’Ambiente e Territorio, Aldo Berlinguer. Tutti hanno sottolineato l’urgenza degli interventi e la necessità di accompagnare le attività estrattive con politiche mirate allo sviluppo e al lavoro unite alla tutela dell’ambiente e della salute.

“Partiamo dal lavoro già fatto – ha detto il ministro Guidi nel suo intervento conclusivo – per cercare di risolvere alcuni degli ostacoli nel rapporto tra attività estrattive e ricadute, per sostenere al massimo crescita, sviluppo, occupazione e infrastrutture. La Basilicata è un tassello fondamentale della strategia energetica nazionale ed europea e, come tale, dovrà essere pienamente coinvolta nei processi decisionali, a prescindere dagli esiti del dibattito in corso sulla riforma del Titolo V”. Il ministro ha espresso la disponibilità ad individuare, raccogliendo le indicazioni del Tavolo regionale, soluzioni appropriate, anche di carattere normativo, per sbloccare le questioni aperte legate all’utilizzo delle royalties e per rilanciare le tematiche e i contenuti del Memorandum.