Apq Infrastrutture: si accelera sugli interventi del Piano Sud

L’Accordo di programma quadro rafforzato, sottoscritto dalla Regione Basilicata, dal governo e dall’Anas il 2 aprile scorso, ha impresso una forte accelerazione alla realizzazione degli interventi infrastrutturali previsti dal Piano nazionale per il Sud, a cui il Cipe aveva dato via libera l’8 agosto 2011. In particolare sono tre i progetti che saranno aggiudicati, in via definitiva, entro il 30 giugno 2014: la realizzazione della variante Tito-Brienza, che collega il viadotto autostradale Sicignano-Potenza per un costo totale di 125 milioni di euro, il primo lotto per la messa in sicurezza della Potenza-Melfi nel territorio di Avigliano per 32 milioni di euro, la costruzione della bretella di Lauria, la cui gara è stata aggiudicata in via provvisoria mettendo in campo oltre 6 milioni di euro per una strada di grande rilevanza non soltanto per il Comune ma per tutto il comprensorio, mentre sono stati riavviati i lavori per il II tronco-III lotto “Del Capo Posto 1° stralcio” sulla Strada statale 655 Bradanica (costo 15 milioni ) per completare i duecento chilometri di strada che unisce Matera a Candela.
E’ quanto emerso oggi da una riunione tra il presidente della Regione con gli amministratori degli enti locali interessati e l’Anas, per illustrare i contenuti Apq Basilicata Infrastrutture Stradali. In particolare, sono intervenuti alcuni consiglieri regionali, il presidente della Provincia di Potenza, i sindaci di Lagonegro, Lauria, Maratea, Melfi, Satriano e Tito, che hanno espresso apprezzamento quanto finora fatto dalla Regione. L’accordo consente di realizzare interventi strategici per rafforzare i collegamenti della Basilicata con i più importanti nodi infrastrutturali nazionali e migliorare la rete viaria regionale. Il tutto per investimenti complessivi pari a 1.359 meuro, a fronte di una copertura finanziaria di 391 milioni di euro, di cui 189 provenienti dal Fondo di coesione e sviluppo (ex Fas). Negli ultimi mesi, prima della sottoscrizione dell’Intesa, la Regione e l’Anas hanno velocizzato le procedure per poter giungere subito all’avvio dei cantieri e realizzare le opere programmate da diverso tempo, che, è stato spiegato nell’incontro, vanno nella logica di unire i poli della regione alle grandi direttrici viarie e infrastrutturali nazionali, considerando anche le esigenze di mobilità della popolazione all’interno del territorio.
Oltre al progetto per adeguare la Potenza-Melfi, che prevede altri due stralci, per un totale di 200 milioni di euro, sarà certamente utile per alleggerire il volume di traffico sulla strada e movimentare le merci l’ammodernamento della tratta ferroviaria Potenza-Foggia, che consentirà di agganciare l’alta velocità sulla linea Bari-Napoli, finanziato con altri 200 milioni di euro nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo.
Altri interventi compresi nell’accordo riguardano, in cui è in corso la progettazione ma con differenti tempi di aggiudicazione dei lavori, attengono alla costruzione dello svincolo per l’abitato di Tito e l’adeguamento dello svincolo Satriano (finanziati rispettivamente con 17 e 10 milioni), il Tronco I Valico di Pazzano sulla Salerno-Potenza-Bari, circa 21 chilometri per collegare la SS 407- SS 96 bis (costo in milioni 300) e i tratti Matera-Ferrandina-Pisticci (costo totale 300 milioni) e Gioia del Colle-Matera (costo totale 130 milioni) sull’itinerario Murgia-Pollino, l’intervento per l’eliminazione del pericolo caduta di massi sulla SS Tirrenica a Maratea (30 milioni di euro), 1°-2°-3° Lotto sulla SS “Fondo Valle Sauro” – Corleto Perticara – SP Camastra (costo in milioni 85), l’adeguamento strutturale, la messa in sicurezza dell’itinerario basentano (compreso il raccordo autostradale Sicignano-Potenza) e l’innalzamento dell’accessibilità al capoluogo (costo totale 40 milioni di euro) per finire al 1°e il 3° stralcio sul tratto Basentana-SS Sinnica (Pisticci-Tursi) sull’itinerario Murgia Pollino (costo rispettivamente: 53 milioni e 1 milione di euro).

Reumatologia al San Carlo: realtà di eccellenza

La reumatologia è punto di eccellenza dell’Ospedale San Carlo, in un quadro di attività di altissima qualità, che ha messo in campo percorsi virtuosi anche amministrativi e tecnico giuridici. E ciò va ascritto al merito del grande lavoro svolto dalla squadra dell’Azienda ospedaliera, a partire dal suo direttore Maruggi”. Lo ha detto questa mattina il presidente della Regione, Marcello Pittella, intervenendo al San Carlo alla presentazione del progetto Irrcs per la Reumatologia.
“Nella finanziaria regionale – ha aggiunto Pittella – questo reparto, in particolare, viene valorizzato con la richiesta del riconoscimento di Istituto di ricerca scientifica (Irrcs).
Il San Carlo sta svolgendo un lavoro pregevolissimo, con uomini di grande spessore. Olivieri è il simbolo di questa realtà, invidiatoci in Europa, anche per la capacità di costruire le maglie di un complessivo virtuosismo e di mettersi in rete. Non sempre le aziende sanitarie o gli attori sanitari hanno saputo dialogare tra loro, spesso sono emersi punti di conflitto, ma ciò non accade al San Carlo”.
“Se mutueremo l’esempio di reumatologia – ha aggiunto Pittella – potremo dare ulteriore slancio alla sanità lucana, che, anche grazie al lavoro di chi ci ha preceduto, ha azzerato i saldi negativi sul piano economico. Ora si tratta di capire come migliorare. E io penso che si possa fare solo attraverso la rete tra la sanità del territorio e quella ospedaliera, come dimostra l’intesa tra ospedale San Carlo e Asp per la realizzazione di una piattaforma sanitaria comune. A tal proposito a noi tocca premere il pedale dell’acceleratore per realizzarla, come anche dobbiamo accelerare tanto sulla rete del diabete quanto su quella oncologica, che si deve fare e si farà, come concertato e condiviso da tutti. Abbiamo la necessità di accompagnare la società che soffre ed evitare che i percorsi virtuosi si fermino a causa di un eccesso di burocrazia”.
In riferimento all’Oscar del bilancio ottenuto dal San Carlo, Pittella ha affermato che “si tratta di un risultato non solo dell’ospedale ma di tutta la sanità lucana”.
“C’è bisogno di abbattere i tassi di emigrazione sanitaria e di fare un’analisi seria, per capire – ha continuato il presidente – dove sono i punti critici e mettere in atto strumenti idonei per aumentare l’attrattività della nostra regione. Perciò occorre recuperare, per la sanità, più risorse da mettere al servizio degli ammalati, razionalizzando i costi. Nella finanziaria, ancora, sarà disponibile un intervento per l’efficientamento energetico a vantaggio delle aziende sanitare. Il San Carlo – ha concluso – è una sorta di locomotiva regionale nel campo della sanità, in un rapporto di sinergia con tutti gli altri presidi. Solo se ci convinciamo che è vincente il gioco di squadra, riusciremo a portare a casa risultati convincenti per l’intera Basilicata”.

Manovra finanziaria: equità, economia e governance i punti chiave

Equità e tutela sociale. Sostegno all’economia. Governance e cooperazione territoriale. Sono i tre punti chiave della manovra finanziaria regionale per il prossimo biennio, presentata oggi, in una conferenza stampa dal presidente della Regione Marcello Pittella con gli assessori alle Politiche di Sviluppo e all’Ambiente e Territorio, Raffaele Liberali e Aldo Berlinguer, il direttore generale alla Programmazione e Finanze, Elio Manti. I disegni di legge “Legge di Stabilità regionale 2014”, “Legge di Bilancio 2014-2016” e con essa il “Collegato alla Legge di Bilancio 2014”, avvengono a ridosso di un obbligato esercizio provvisorio, determinato dalla fine anticipata della scorsa legislatura, ma già fiaccato da un periodo di lunga incertezza programmatoria e di vacatio istituzionale.
Tra le novità, la manovra prevede l’utilizzo della leva fiscale, in particolare dell’addizionale regionale dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) per favorire la compartecipazione equa e solidale dei cittadini al finanziamento di interventi per il lavoro e l’inclusione sociale. In particolare, l’aliquota dell’addizionale regionale è incrementata per le fasce di reddito più elevate, fino ad un massimo dell’1,10% per i redditi imponibili oltre 75.000 euro. Le risorse derivanti dalla maggiorazione, calcolate in euro 4.000.000, saranno destinate esclusivamente al finanziamento del sistema integrato per il lavoro e l’inclusione sociale.
Ugualmente si sono rinvenute risorse utili al completamento dei pagamenti degli ammortizzatori sociali in deroga relativamente al 2013 (6 milioni di euro) e al differimento della conclusione del programma di contrasto delle condizioni di povertà e di esclusione sociale (Copes), prorogato fino al 31 luglio 2014 (4.500.000 euro). Per quest’ultimo c’è l’impegno di una legge organica, finalizzata a restituire maggiori opportunità e migliori possibilità per un’occupazione stabile.
Nelle disposizioni finanziarie emergono anche evidenze di Spending Review. Sul versante della razionalizzazione e dell’economicità, si colloca l’istituzione della Stazione Unica Appaltante con stime previsionali non solo di risparmio netto, ma con condizioni operative improntate ad una nuova efficienza organizzativa.
A ciò si aggiungono le azioni di ristoro a favore di imprese e cittadini per alleggerire la strettoia creditizia e migliorare invece la sua circolarità. E’ prevista l’istituzione di un Fondo Rotativo Regionale per le imprese volto a facilitare l’accesso al credito delle imprese operanti in Basilicata con una dotazione pari a euro 7.500.000. In via sperimentale, un Fondo per l’Occupazione consentirà l’assunzione nelle imprese di nuovi lavoratori e la trasformazione dei contratti atipici e/o a tempo determinato con contratti di lavoro subordinato. La dotazione complessiva del Fondo è di euro 5.000.000 per gli esercizi finanziari 2014 e 2015.
Sarà data un’accelerazione al riordino del sistema di governo locale atte a promuovere la trasformazione delle Aree programma in Unioni di Comuni montani. Non mancano interventi volti al miglioramento dei servizi del trasporto pubblico locale e semplificazione burocratica per le agevolazioni alle Pmi secondo i principi di proporzionalità e adeguatezza volutamente assunti con lo Small Bussiness Act.
Anche sul fronte comunitario, forti della buona capacità di spesa dei fondi strutturali, si è disposta, al fine di garantire l’avvio immediato dei progetti connessi alla programmazione europea 2014/2020, l’anticipazione regionale di ben 26 milioni di euro, da destinare, in piena coerenza con il Quadro strategico comunitario, a progetti di riqualificazione edilizia, di sviluppo e di cultura con l’intento di voler rianimare il mercato regionale del lavoro e delle imprese.
Sostegno anche alla candidatura di Matera 2019 come Capitale europea della Cultura; sarà istituita la Fondazione “Matera-Basilicata 2019”.

Al congresso Cgil Basilicata: ci attendono riforme, facciamole insieme

Apprezzo l’approccio nuovo con cui il sindacato si prepara a cogliere le sfide del nostro tempo, badando al merito e ai contenuti delle questioni, e saluto con particolare favore questo modo di fare politica sindacale. La Cgil si conferma un’organizzazione capace di incidere nelle scelte strategiche e in grado di farsi interprete di proposte particolarmente qualificate”.
Ha esordito così il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel suo saluto al congresso della Cgil della Basilicata in programma ieri e oggi a Rifreddo.
“All’interno delle dinamiche di concertazione e dialettica – ha aggiunto Pittella – avete svolto un ruolo prezioso di proposta che dovrà necessariamente continuare nei prossimi cinque anni per assicurare, con il contributo delle altre parti sociali e datoriali, la prospettiva di crescita economica e sociale della società lucana”.
Il presidente della Regione ha proposto un patto al sindacato: “Datemi più tempo e aiutatemi a cambiare la Basilicata. Io, con voi, voglio provarci partendo da una visione ampia e duratura di sviluppo e di crescita della nostra regione, recuperando un ruolo importante della Basilicata nel Mezzogiorno. Penso – ha aggiunto Pittella – che dobbiamo, insieme, concorrere a disegnare un nuovo profilo che va oltre il perimetro della nostra regione, costruendo nel Sud e col governo le interlocuzioni utili perché questa terra possa godere degli investimenti infrastrutturali avanzati in grado di irrobustire il tasso di crescita sociale, economico e culturale della Basilicata”.
Nel ricordare di essere contrario ad un governo “fai da te o “al ci penso io”, il presidente ha posto al centro della dialettica tra le parti la partecipazione ai processi di cambiamento immaginando, con il contributo di tutti i sindacati, delle parti datoriali e delle associazioni un momento concertativo che individui priorità e strumenti intorno a dieci punti strategici”.
Ecco che il presidente della Regione ha confermato di voler “mettere in campo azioni equanimi e di giustizia sociale con particolare riguardo agli ultimi e ai penultimi”. Ha quindi citato il programma di lotta alla povertà “Copes, prorogato fino a luglio, che però dovrà essere sostituito da un nuovo strumento che metta in campo attive politiche del lavoro. Occorre riequilibrare una società che viaggia a due velocità: chi ha di più – ha aggiunto Pittella – deve pagare di più. Lavoriamo, già in questa Finanziaria regionale, ad accorciare le distanze e le differenze”.
Nel rappresentare la necessità di sburocratizzare la macchina amministrativa regionale, al fine di renderla più efficiente e sostenibile, il presidente ha affermato che occorre una manovra complessiva sul personale con cui si operi la riduzione dei dirigenti, si metta un punto fermo al precariato e si concludano i concorsi sospesi.
“Tutto ciò – ha spiegato Pittella – al fine di ripristinare le regole, dando alla politica un mandato preciso evitando che essa assume quel ruolo pervasivo del passato sempre criticato”.
Nell’annunciare l’approvazione, in giunta, del ddl a sostegno delle misure sul lavoro nero, il presidente della Regione ha ricordato che in finanziaria saranno allocati sei milioni di euro per chiudere la partita degli ammortizzatori sociali per tutto il 2013.
“Mettiamo insieme le criticità che ci sono – ha aggiunto Pittella – e costruiamo insieme un percorso virtuoso anche nel processo di riforme avviato, in questi mesi, con l’Arpab e a cui seguirà la riforma dei Consorzi industriali.
Rispetto ai temi legati all’ambiente e alle risorse naturali, il presidente ha confermato di voler “riprendere al più presto il tavolo sul petrolio, poiché ci sono da garantire la salute pubblica e la sicurezza del territorio, ma – ha avvertito – non utilizzare una risorsa come il petrolio in modo virtuoso è un delitto in un tempo come questo. Anche su questo voglio confrontarmi con il sindacato”

Alta velocità: sottoscritto l’appello della Gazzetta

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, condivide la battaglia che da mesi “La Gazzetta del Mezzogiorno” sta portando avanti sulle pagine del giornale per avere treni ad alta velocità anche sulla dorsale adriatica. E per manifestare la propria adesione all’appello lanciato dal quotidiano pugliese, il governatore lucano incontrerà, a Bari, venerdì 21 marzo, alle ore 14, il direttore della Gazzetta, Giuseppe De Tomaso e il gruppo di lavoro che sta animando il “tour” del giornale nei diversi capoluoghi del Mezzogiorno.
Il presidente Pittella coglierà l’occasione offertagli da una delle più antiche e prestigiose testate giornalistiche del Sud per rilanciare il “patto” tra Basilicata e Puglia proposto di recente al collega pugliese, Nicki Vendola, nel corso del convegno organizzato dalla Cisl a Bari alla presenza del segretario nazionale Bonanni.
Sul piano dei collegamenti ferroviari – fa sapere Pittella – la Basilicata è fortemente interessata a rafforzare l’asse Salerno-Potenza-Taranto e la Matera-Bari per creare un effetto cerniera tra la dorsale adriatica e quella tirrenica nell’ambito di un più vasto disegno strategico che le Regioni meridionali devono porre in essere utilizzando, per la realizzazione di opere infrastrutturali di grande respiro, i fondi della prossima programmazione europea 2014-2020.

Petrolio: “Coraggio nelle scelte e sintesi delle istanze”

“Sono aperto al dialogo con chi vuole confrontarsi con me in maniera civile ma non rincorro nessuno. Sul tema delle estrazioni petrolifere le criticità non vanno nascoste. Sono disposto ad andare a fondo nelle questioni, scandagliando anche eventuali ‘aree grigie’ di responsabilità, ma non sono disposto a far passare la Basilicata come la ‘terra dei fuochi’. Non intendo partecipare al processo di costruzione di un’immagine distorta della nostra terra”.
E’ questo il messaggio lanciato dal presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel corso di una conferenza stampa convocata questa mattina per spiegare i motivi per i quali ieri sera a Marsico Nuovo ha lasciato l’incontro aperto alla cittadinanza sui temi del petrolio.
“Sono rammaricato e dispiaciuto – ha detto ancora Pittella – perché ieri un gruppo minoritario di persone, rispetto ad una più vasta platea si è assunto la responsabilità di non favorire lo svolgimento di un dialogo necessario per comprendere a fondo i problemi legati alla realizzazione del quarto pozzo previsto degli accordi del ’98”.
Il presidente Pittella ha poi manifestato la necessità di un sostanziare cambio di passo della politica tutta.
“Su questo tema – ha detto – la Regione Basilicata deve saper indicare con chiarezza una precisa direzione, dimostrando coraggio nelle scelte e capacità di sintesi tra le varie istanze, anche a costo di operare scelte impopolari”.
Dopo aver parlato della riforma del titolo V della Costituzione che prefigura nuove competenze a favore dello Stato a scapito delle Regioni anche in materia energetica il presidente Pittella ha detto che “questo argomento fa il paio con l’incapacità di governare, a livello regionale, un processo complesso come questo. L’intesa con l’Eni del 1998 non è stata per buona parte soddisfatta. Una parte di questa responsabilità è da attribuire proprio a un corto circuito tra cittadini e istituzioni. Chi governa ha il dovere di comprendere che la gente è arrabbiata perché non sono state create ottimali condizioni per l’occupazione. Ma, fatto salvo il rispetto per l’ambiente, non utilizzare questa risorsa sarebbe un suicidio. La Val d’Agri merita un ristoro ambientale ma sono per un sostanziale superamento della logica dei ‘bonus’ e per l’individuazione di più complessive misure di sostegno a favore dagli ultimi e dai penultimi. Servono poi ricadute in termini di efficientemento energetico e di vantaggi localizzativi per le imprese. Il patto di stabilità è il nodo dei nodi. A partire dalla prossima finanziaria dovremo dimostrare una nuova capacità di pianificazione delle risorse. Ce lo chiede l’Europa, ma ce lo chiede soprattutto la Basilicata che non vuole fermarsi”.

Per rimettere in gioco i CdB serve un’operazione verità

 

“L’attuale Basilicata a ‘tripla velocità’ non dovrà sbattere contro un muro. Per evitare che ciò accada è necessario ripristinare giustizia sociale, attraverso coraggiose azioni di governo. I problemi dei Consorzi di Bonifica sono come un ‘vulcano’ che rischia di travolgerci. Per questo motivo abbiamo tutti il dovere di condividere scelte e responsabilità e di sostenere l’azione che il commissario straordinario, Giuseppe Musacchio, dovrà mettere in campo. In parallelo la Giunta regionale sta verificando la possibilità di abbattere gli arretrati attraverso una specifica misura della finanziaria regionale che andrà in Giunta la prossima settimana e che dovrebbe approdare il Consiglio regionale l’otto aprile”.
E’ quanto ha annunciato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel corso di un incontro con i dipendenti del Consorzio di bonifica Alta Val d’Agri.
“Per rimettere in gioco i Consorzi di Bonifica – ha detto ancora Pittella – serve un’operazione verità. Sono necessari preliminari approfondimenti specifici Consorzio per consorzio per poi passare, attraverso il supporto dei sindacati, all’esame di una serie di opportunità tra cui: il Consorzio unico, l’efficentamento energetico, i servizi di difesa del suolo, rapporto con i beneficiari dei servizi. Stiamo lavorando in tanti per far sintesi su un progetto di largo respiro in grado di dare risposte concrete alle vostre aspettative di lavoro”.
“La drammaticità del precariato in Basilicata e le risorse sempre minori impongono un cambio di passo. Nella prossima finanziaria introdurremo un provvedimento per l’aumento dell’Irpef a famiglie (circa 3000) con fasce di reddito più alto; con la Guardia di Finanza attueremo azioni più incisive contro l’evasione fiscale. Dobbiamo imparare ad essere una società giusta contribuendo tutti alla soluzione dei problemi della famiglia lucana. Anche la politica dovrà fare la sua parte a partire dalla riduzione del spese inutili e dall’abbattimento dei costi della pubblica amministrazione”.
“Solo se tutto ciò avverrà in una logica di piena e cosciente condivisione – ha concluso Pittella – potremo dire di aver vinto la sfida della necessaria rivoluzione per il bene collettivo”.

 

Università: relazioni virtuose per sviluppo territorio

“L’Università della Basilicata fa bene quando si apre all’esterno, ponendo in modo forte il tema legato ad una organizzazione diversa della propria funzione, per aprirsi maggiormente al territorio e coniugare la formazione con la ricerca e l’innovazione. In questo tempo complicato bisogna invertire il paradigma. Occorre fare sistema, condividendo l’ottimismo e la volontà di volercela fare avendo la consapevolezza che ci sono le opportunità per farcela”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella partecipando questa mattina al convegno “Le Fondazioni universitarie per lo sviluppo del territorio” svoltosi nell’Aula Magna dell’Università degli studi della Basilicata e organizzato dal Coordinamento nazionale delle Fondazioni universitarie (CNFU), un network di 11 università.
“Si tratta di creare le sinergie giuste – ha continuato il presidente – riorganizzando un assetto nuovo anche all’interno della Regione per condividere una visione comune ed evitando, come spesso è stato fatto in passato, di replicare un modello basato sui compartimenti stagni, quasi come le cellette delle api. Bisogna invece abbattere i muri che spesso, anche involontariamente, ci dividono, innescando un cambio di mentalità che coinvolga tutti i settori della società”.
Parlando della prossima finanziaria regionale Pittella ha spiegato che essa si fonderà su alcuni, fondamentali pilastri, colme quelli rappresentati da star up e spin off per dare l’opportunità a chi vuole mettersi in gioco di fare auto impresa.
“Abbiamo la necessità di metterci tutti attorno a un tavolo – ha concluso Pittella – istituzioni, università e parti sociali con l’obiettivo di favorire quella visione comune di Basilicata che ce la può fare solo cogliendo della diversità delle idee un valore aggiunto. In questo solco, si inserisce quel modello di Regione proiettato in una visione più complessiva nel Mezzogiorno d’Italia con il Mezzogiorno verso l’Europea. La Basilicata non ha futuro se resta isolata e rinchiusa nel suo recinto. Il ruolo cerniera della nostra regione è fondamentale in una rete di relazioni virtuose, ma per fare questo si deve ragionare con un pezzo della società, quella dei giovani che è l’altra gamba che deve stare al tavolo per creare energie creative, nuovi lavori e condizioni occupazionali”.

“Amaro Lucano” felice connubio tra azienda e territorio

In occasione dei 120 anni del marchio “Amaro Lucano” ho inviato una lettera al presidente del Cda dell’azienda lucana, Pasquale Vena.

Di seguito il testo della lettera.

Gentile Presidente Vena,
incontrando, qualche giorno fa, a Reggio Emilia, il presidente e diversi componenti del Circolo dei Lucani che operano in quella città, ho avuto modo di verificare di persona il forte senso di appartenenza al proprio territorio che anche un marchio come l’Amaro Lucano è in grado di tenere vivo soprattutto al di fuori dei confini della Basilicata.
Tra i nostri conterranei sparsi nel mondo, quel sapore dolce-amaro delle erbe officinali che sono parte integrante del segreto del Vostro liquore, richiama alla mente le asperità dei paesaggi lucani e al tempo stesso la dolcezza dei prodotti della nostra terra, in un mix misterioso e ammaliante che è un po’ la chiave di volta del Vostro successo.
Un successo che affonda le radici nella Pisticci di 120 anni fa, in una Italia che solo pochi decenni prima s’era riscoperta unita sotto lo stemma di Casa Savoia che Suo nonno Pasquale volle far stampare accanto all’immagine della donna contadina che da quel 1894 campeggia orgogliosamente fiera dell’abito che indossa e della storia che esso incarna sulle etichette delle migliaia di bottiglie che quotidianamente raggiungono mete lontanissime.
Nessun’altra impresa lucana può vantare una storia così antica, intimamente intrisa di modernità grazie ad un felice connubio tra territorio e azienda, ma soprattutto tra vecchie e nuove generazioni dei Vena che in 120 anni di storia non sono mai venute meno al motto dell’azienda: Lavoro e Onestà.
Da Lucano, prima ancora che da Presidente della Regione, Vi ringrazio per la preziosa opera di promozione della Basilicata che Voi fate attraverso le Vostre campagne pubblicitarie nazionali che in questo momento, ne sono certo, contribuiranno indirettamente e, io mi auguro, anche direttamente, a far sentire in modo ancora più forte la nostra voce a sostegno della candidatura della Città di Matera a Capitale della Cultura nel 2019.
Ho appreso, sempre nella manifestazione di Reggio Emilia, che nella seconda metà dell’anno avvierete una campagna pubblicitaria per festeggiare i 120 anni dell’azienda ed è in cantiere anche la creazione di una bottiglia evento. A tal proposito vorrei sottolineare il grande valore aggiunto che potrebbero dare i tanti lucani sparsi nei 5 continenti, per divulgare l’evento e sentirlo proprio. Di questo, sono sicuro, troverete la formula migliore per poterli coinvolgere.
Nel rinnovare a Lei, alla Sua famiglia e ai tanti collaboratori e dipendenti che hanno contribuito al successo dell’Azienda i miei auguri per i primi 120 anni di storia dell’Amaro Lucano, certo come sono che a questa importante tappa altre ne seguiranno nei prossimi decenni, La prego di accettare, con i sensi della mia stima, i più cordiali saluti.

‘Dipende da te’, incontro con i dipendenti regionali

“Dipende da te” è l’iniziativa promossa dal Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, e in programma per domani, venerdì 28 febbraio, dalle ore 15 presso l’Auditorium del Conservatorio “Gesualdo da Venosa” di Potenza. Un primo incontro, interamente dedicato al personale dipendente degli uffici regionali, al quale seguiranno nei prossimi mesi altri appuntamenti tematici.

Il budget per la formazione ridottosi sensibilmente negli ultimi anni e un clima generale di demotivazione hanno contribuito a costruire un’immagine e una percezione della macchina amministrativa regionale quale totem di negatività, sprechi, inefficienze. Anche per confutare questa credenza e cominciare a mostrare un volto nuovo della Pa, il presidente Pittella ha pensato di incontrare tutto il personale regionale, incoraggiarlo a condividere una nuova visione e un nuovo metodo per consentire alla macchina amministrativa di rimettersi in corsa.

Alla platea di dipendenti è stato somministrato, nei giorni scorsi, un questionario sul benessere organizzativo, uno strumento per verificare il livello di motivazione negli uffici, per recuperare spunti, suggerimenti ed avviare anche in base a questi risultati nuove politiche sul personale. Risultati già elaborati e che se per certi versi si mostrano in linea con le aspettative, per altri testimoniano una matura consapevolezza dei bisogni e delle mancanze rilevate negli uffici del palazzo regionale: dall’assenza di una spinta motivazionale, sottovalutata dalla stessa politica nazionale, fino alla necessità di valorizzare le competenze e rafforzare il sistema formativo.

L’incontro sarà anche occasione, da parte del governatore, per condividere obiettivi sul futuro e ascoltare le riflessioni che giungeranno dalla platea dei presenti. Sono previsti, infatti, contributi da parte dei dipendenti e delle sigle sindacali della funzione pubblica che chiederanno di intervenire.

Oltre all’intervento del Presidente Pittella che aprirà e chiuderà i lavori della convention, interverranno gli assessori regionali per illustrare brevemente i contenuti delle azioni legate ai singoli dipartimenti e un coah che avvierà riflessioni e metterà in pratica meccanismi per rafforzare la spinta motivazionale di ciascun partecipante.

L’appuntamento di domani, che avvia un percorso nuovo che rimette al centro il personale regionale, sarà momento per testare il campo e consegnare dati utili di analisi a chi avrà il compito di avviare nuove strategie e politiche nel settore.