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Presentato a Matera il romanzo “Shukran ti salverò” di Terzi

Creare un link fra le eccellenze, conoscenze e competenze lucane e la qualità professionale e umana del dottor Tammam Youssef, cardiochirurgo dell’associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo e del presidente dell’associazione il professor Alessandro Frigiola (IRCCS Policlinico San Donato). E’ questa la cifra più autentica dell’incontro che si è svolto venerdì sera a Matera.

Nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi è stato presentato il libro “Shukran Ti salverò” (Imprimatur) del giornalista Giovanni Terzi, un romanzo liberamente ispirato alla vicenda umana e professionale del medico siriano Tammam Youssef. Formato dal professor Frigiola, il dottor Youssef si è sempre adoperato per il bene dei bambini siriani. Anche grazie a lui, nel 2011 è stato inaugurato il Centro di Cardiochirurgia Pediatrica a Damasco, finanziato e costruito dall’associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo con il contributo della Cooperazione Internazionale: una struttura medico – chirurgica avanzata – di cui Tammam Youssef oggi è il primario – che continua a operare nonostante la guerra e l’embargo.

A Matera sono stati il dottor Tammam Youssef e il professor Alessandro Frigiola, presenti con l’autore all’incontro, a raccontare, sollecitati dalle domande della moderatrice la giornalista Margherita Sarli, la loro storia e le attività che la onlus Bambini Cardiopatici nel Mondo svolge da oltre 20 anni formando medici e infermieri e organizzando missioni operatorie nei Paesi in via di sviluppo per dare una speranza di vita ai bambini affetti da cardiopatie congenite.

Alla presentazione del libro ha partecipato anche il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella. “All’interno di questo romanzo recuperiamo una dimensione globale nella quale la richiesta di aiuto umanitario di accoglienza d’integrazione e amore per l’altro campeggia – ha affermato il presidente Pittella, che ha anche sottolineato quanto i grandi temi del romanzo appartengano ai lucani – In tutto questo c’è il nostro slancio, visione e cultura che è amministrativa, programmatica e politica e il nostro cuore e pensiero”.
Pittella ha ricordato alcuni dei progetti di cooperazione e aiuto in campo medico che la Regione e i lucani hanno sostenuto in passato: “Essere vicino a chi soffre è un tratto distintivo del nostro popolo. Ricordo l’Albania, il Mozambico e più recentemente l’Honduras”.

In merito al progetto “Un cuore per l’Africa”, la onlus del professor Frigiola costruirà un centro per formare cardiochirurghi pediatrici nel continente africano, il presidente ha affermato ”Proviamo con altri Paesi, questa volta dell’Africa, a prendere il nostro cuore e a proiettarlo oltre l’ostacolo. Contribuire alla realizzazione di questo centro significa crescita professionale, mutuo aiuto, solidarietà e collaborazione. Noi proviamo a crescere a dare qualità alla domanda di salute soprattutto per i più piccoli e a loro proviamo a consegnare parte di noi e a sostanziarla anche con azioni concrete per aprire nuovi centri che siano di formazione per nuovi medici e che siano attrezzati per affrontare le grandi emergenze pediatriche”.

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Simonetti (Cpmr): “Nuove iniziative per l’inclusione dei richiedenti asilo”

“Le iniziative programmate per l’inclusione dei richiedenti asilo, dopo le sperimentazioni a Potenza, Latronico, Tito, San Severino Lucano, Fardella, San Fele, Matera, Rapone ed altri comuni, si estendono. Sono oltre 220 le richieste di partecipazione di migranti ai corsi certificati di italiano dalle agenzie regionali, tra non molto assorbite nella Lab e finanziate con fondi comunitari e nazionali si tratta della prima misura”.

Lo rende noto Pietro Simonetti, Coordinamento Politiche migranti e rifugiati della Regione Basilicata. Il secondo avviso sarà bandito tra pochi giorni per un totale di 345 posti.

Nel contempo dopo le positive esperienze di lavoro utile per la riapertura della villa del prefetto a Potenza ,la ristrutturazione dello scalo merci della stazione Fs di Potenza superiore, il prossimo 16 gennaio partirà il progetto “Citta verde “dell’Acta di Potenza, con l’utilizzo in due fasi di 60 migranti su 240 in sei mesi per lavori di pulizia e manutenzione del verde ed altro. Dopo l’accordo di rimodulazione stipulato da Regione, Anci e Upi con le Prefetture lucane per l’accoglienza diffusa entro il 20 gennaio si provvederà a definire con gestori e comuni interessati, circa 60 su 131, le attività di lavoro utile, formazione, anche per velocizzare e assicurare le richieste di asilo e riconoscimento umanitario da parte dei 2800 richiedenti attualmente in Basilicata, secondo la proposta avanzata e fatta propria dalle altre Regioni e in attesa di decisione nella Conferenza Stato-Regione”.

Il presidente Pittella riceve il premio “In Caritate Servire”

In un clima di cordialità e di ufficialità si è svolta nei giorni scorsi presso gli Uffici della presidenza della Regione Basilicata la consegna del Premio Internazionale ‘’In Caritate Servire” al Presidente Pittella da parte del Dott. Antonio Azzato Presidente Vicario per la Basilicata dell’Associazione di Volontariato Missionario “E ti Porto in Africa” fondata oltre venti anni fa dal Medico Missionario Dott. Prof. Vincenzo Mallamaci. Nel corso dell’incontro il presidente Pittella ha ricordato quelli che sono stati i punti salienti del suo impegno nel sociale dall’inizio del suo mandato. Lo afferma, in un comunicato stampa, Antonio Azzato, Presidente Vicario Basilicata Ass. Volontariato Missionario Onlus “E ti porto in Africa”.

Conclude Azzato: “Sono queste le motivazioni che hanno determinato l’attribuzione del prestigioso Premio da parte del consiglio dell’Associazione al Presidente Pittella, esempio di grande solidarietà tra popoli”.

GLI INTERVENTI ATTUATI DAL GOVERNO REGIONALE:

-l’approvazione della Legge regionale n.13 del 6 luglio 2016 “Norme per l’accoglienza, la tutela e l’integrazione dei cittadini stranieri migranti e dei rifugiati, degli apolidi”, che traccia il quadro normativo generale per la gestione dei fenomeni migratori nella nostra regione nei prossimi anni e di cui si auspica una rapida approvazione da parte del Consiglio regionale;

-l’istituzione della Task force per il lavoro stagionale, con DGR n. 627 del 2014, che ha permesso di affrontare per la prima volta a livello regionale le problematiche dei lavoratori stagionali favorendo l’emersione del lavoro nero da un lato e consentendo dall’altro migliori condizioni di vita ai lavoratori stagionali che annualmente raggiungono il nostro territorio;

-l’Istituzione dell’Organismo di coordinamento della Regione Basilicata in materia di immigrati e rifugiati istituito con DGR n. 182 del 2015 che sta svolgendo in modo efficace un ruolo di regia dei vari soggetti istituzionali che concorrono alle politiche sui migranti ed i rifugiati in Basilicata;

-in data 29 settembre 2015 di un accordo tra le Prefetture di Potenza e Matera, la RegioneBasilicata, ANCI e UPI per la realizzazione di un sistema di accoglienza diffusa, con il coinvolgimento di tutte le Amministrazioni comunali e degli operatori terzo settore specializzati nell’accoglienza. L’ accordo è servito come base per l’emanazione del nuovo bando della Prefettura che, contrariamente al passato, prevede un attivo coinvolgimento delle istituzioni e delle comunità locali e fissa le seguenti dimensioni massime per l’accoglienza:

-comuni fino a 5.000 abitanti – accoglienza massima di 20 posti

-comuni fino a 15.000 abitanti – accoglienza massima di 30 posti

-comuni oltre 15.000 abitanti – accoglienza massima di 100 posti

Nel settembre 2015 l’attrice ed attivista per i diritti umani Sharon Stone ha visitato la Città della Pace e, nel corso della sua visita è riuscita a mobilitare due imprenditori di successo quali Pasquale Natuzzi e Nicola Benedetto che hanno deciso di finanziare integralmente con propri fondi la realizzazione dell’ “Abitazione per la Pace” una casa innovativa a basso costo, progettata dall’Arch. Mario Cucinella , che applica le più avanzate tecniche della bioediliza per ospitare tre famiglie di rifugiati e per divenire il possibile modello insediativo da utilizzare in aree di crisi per l’accoglienza dignitosa e sostenibile dal punto di vista ambientale.

In data 23 ottobre 2015 di un accordo tra le Prefetture di Potenza e Matera, la Regione Basilicata, ANCI e UPI con l’obiettivo di favorire percorsi educativi di accoglienza e di integrazione dei migranti ospitati sul territorio regionale per superare la condizione di “inattività”, anche attraverso attività di volontariato a favore delle collettività ospitanti.

In data 17 novembre 2016 è stato sottoscritto, l’accordo quadro attuativo del protocollo sperimentale nazionale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura “Cura,legalità, uscita dal ghetto” con i prefetti di Potenza e Matera, i rappresentanti della Direzione Territoriale del Lavoro e della Direzione generale dell’ASP di Potenza oltre ai segretari regionali delle sigle sindacali di categoria, ai responsabili delle associazioni datoriali del comparto agricolo e delle associazioni di volontariato e del terzo settore impegnate in materia di assistenza sanitaria ed umanitaria.

Ancora nel maggio 2016 la FAO, attraverso l’Alleanza dei premi Nobel per la sicurezza alimentare la Pace, ha deciso di intervenire in Basilicata, grazie a Betty Williams, per realizzare un progetto innovativo di Social Business insieme al premio Nobel Muhammad Yunus ed alla Fondazione Città della Pace per rendere possibile la creazione di nuove imprese costituite sia da giovani lucani che da migranti.

Ed infine, ma non per ultimo, il magnate egiziano Nagiub Sawiris ha deciso di investire in Basilicata per realizzare il progetto “We are the People” che rappresenta un vero e proprio piano innovativo per garantire una reale integrazione per i migranti in un progetto che coniuga la solidarietà con lo sviluppo economico del territorio regionale sfruttando le risorse oggi sottoutilizzate presenti in regione.

Intervento di Pittella alla manifestazione “Da Marcinelle a Lampedusa”

“I dati statistici disponibili, tra cui quelli del “Rapporto sull’accoglienza di migranti e rifugiati in Italia 2015” del Ministero dell’Interno, e le stesse immagini della bellissima e toccante mostra “Popoli in Movimento oggi come ieri” di Francesco Malavolta, allestita qui presso la sede del Senato, dimostrano che non è più possibile considerare i fenomeni migratori come eventi straordinari”.

Lo ha detto oggi il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella partecipando alla manifestazione “Da Marcinelle a Lampedusa” ospitata dalla Sala Atti Parlamentari della Biblioteca “Giovanni Spadolini” fino a domani 2 dicembre. Secondo l’ultimo rapporto dell’UNHCR i rifugiati, i richiedenti asilo, gli apolidi per causa di forza maggiore sono nel 2015 oltre 65 milioni. Ogni 113 abitanti della terra, uno è diventato un profugo, e di questi circa la metà sono bambini. Solo nel 2016 oltre 3.900 persone hanno perso la vita tentando di attraversare il Mediterraneo.

“Di fronte a questi numeri – ha sottolineato il presidente Pittella – ciascuno di noi è chiamato a dare risposte sia a livello individuale che per il ruolo che ricopre nella società e nelle Istituzioni, sapendo che la costruzione di un percorso che metta a punto un modello virtuoso può avvenire solo se si supera la fase dell’emergenza. In Basilicata, il governo regionale considera l’accoglienza un’opportunità. Perché contribuisce a sviluppare l’occupazione per i giovani lucani qualificati, incrementa le deboli economie di piccoli comuni con risorse che vengono spese all’interno delle comunità locali e perché contribuisce a garantire le soglie demografiche minime per alcuni servizi che sono a rischio nelle aree interne.

“Ricordo che le fotografie di Malavolta sono state già esposte nel capoluogo lucano sei mesi fa per la giornata mondiale del rifugiato. “Da Marsinelle a Lampedusa” è quindi per noi un titolo particolarmente significativo perché ci parla del passato ma anche del nostro futuro. Probabilmente per questo abbiamo preso in considerazione il fenomeno delle migrazioni ben prima che questo argomento divenisse di stringente attualità. Risale infatti al 2011 l’istituzione della Fondazione Città della Pace per i Bambini Basilicata, promossa dal premio Nobel per la Pace Betty Williams per accogliere i rifugiati ed i richiedenti asilo.

All’inizio della nuova legislatura, il governo regionale ha deciso di cambiar passo ampliando ancor più il proprio impegno. In 51 dei 131 comuni lucani, sono infatti attivi uno o più progetti di accoglienza rivolti a circa 2800 rifugiati e richiedenti asilo, tra cui oltre 200 minori non accompagnati. Ma il dato più significativo è che questa accoglienza, gestita in una logica win-win, ha generato circa 500 posti di lavoro per i giovani lucani. Negli ultimi anni abbiamo poi attivato una serie di interventi particolarmente significativi, a partire dall’approvazione di una legge regionale per l’accoglienza dei migranti e dei lavoratori stagionali con l’istituzione di una apposita Task force e di un Organismo di coordinamento ad hoc. In più sono stati predisposti due ulteriori accordi inter-istituzionali su base regionale per favorire il coinvolgimento degli enti locali e definire soglie di accoglienza proporzionate alla demografia dei nostri centri urbani, nella consapevolezza – ha concluso Pittella mutuando le parole del Premio Nobel per la Pace Oscar Arias Sanchez – che “la disperazione non ha bisogno di un permesso di soggiorno per varcare un confine”.

Il presidente del Senato Pietro Grasso nell’aprire i lavori ha detto: “Le nostre realtà sono destinate a colorarsi di altri colori. Occorrono uomini capaci di pensare in grande. Non vorrei che si dimenticasse mai che l’art 10 della nostra costituzione che dice che lo straniero al quale nel suo paese sia impedito la libertà ha diritto all’asilo nella nostra Repubblica.”

Claudio Micheloni, presidente del Comitato per le questioni degli italiani all’estero ha detto che “commemorare e ricordare i nostri caduti sia cosa giusta ma se vogliamo dare un senso ai nostri caduti dobbiamo riflettere su come ci comportiamo oggi su questi fenomeni. Abbiamo voluto far vedere anche delle storie belle. Ringrazio il presidente della regione Basilicata, Marcello Pittella per aver accettato l’invito perché siamo a conoscenza di un progetto interessante sul tema della migrazione”.

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Presentato “Tuttùn”, progetto di “non-scuola” a San Chirico Raparo

Tra gli obiettivi dell’iniziativa: l’attivazione di processi di inclusione sociale da realizzarsi attraverso lo sviluppo della comunità

Potenziare il processo di inserimento e di integrazione dei migranti, superare l’emergenza dell’accoglienza attraverso la non-scuola di San Chirico Raparo. Si chiama “TUTTùN “ ed è il progetto pilota del Comune di San Chirico Raparo che, dal 2012, ospita una comunità di alloggio per minori stranieri non accompagnati, tra i 16 e i 18 anni, di provenienza perlopiù subsahariana. Il progetto è stato realizzato dalla Società Cooperativa “Il Sicomoro” di Matera, che gestisce una comunità alloggio per minori stranieri non accompagnati, nell’ambito del Sistemi di Protezione dei Richiedenti Asilo e dei Rifugiati (SPRAR). Il Comune di San Chirico Raparo è assegnatario, in collaborazione con l’impresa sociale “Q Academy”, il “Teatro delle Albe” di Ravenna e la Compagnia “Punta Corsara” di Napoli.

Il tema migranti è stato un tratto caratterizzante dell’azione programmatica del presidente della Regione Marcello Pittella fin dal suo insediamento, ha detto il direttore dell’Ufficio Stampa della Giunta regionale, Nino Grasso, aprendo la conferenza di presentazione. “L’obiettivo – ha aggiunto- è di unire culture diverse nel segno dell’accoglienza, come fattore di crescita del territorio”.
“Dopo la residenza per anziani continuiamo con un percorso che accomuna cultura e teatro, al pari di grandi progetti metropolitani, ha detto Claudio Borneo, sindaco di San Chirico Raparo. Questi laboratori teatrali, ha aggiunto Borneo, sono in linea con le politiche regionali sui migranti. L’esperienza di San Chirico è quinquennale e rappresenta il volano di sviluppo che ha favorito opportunità lavorative, riutilizzo di strutture sportive, incremento di risorse. Stiamo lavorando ad una ipotesi di scuola infarcita di cultura mediorientale .La comunità locale – ha concluso il sindaco- contribuisce attivamente in questo reciproco e costruttivo scambio”.

Per il presidente de “Il Sicomoro” Michele Plati la cooperativa che promuove le diverse attività contemplate dal progetto, si tratta di un progetto nato dalla necessità di “cucire” comunità con comunità con percorsi teatrali che rendono coeso il territorio. Il vero tema è coniugare ibridazione e accoglienza dei singoli soggetti convincendosi che questa rappresenta una ricchezza e non un impoverimento del territorio. E su questo ben ha impostato la linea politica il presidente della Regione, creando occasioni e impegnando i popoli lontani che vengono qui per integrarsi”. Ai lavori è intervenuta anche Giovanna Marinelli di “Q Academy” di Roma, punto di riferimento del Teatro sociale e di Comunità e già pioniera, nel 2015, di un progetto di formazione nell’ambito del teatro sociale e patologico per il miglioramento del benessere psicofisico dei partecipanti.

“Con questo progetto – ha detto – si può riportare tutto al forte senso di identità comune e di cittadinanza attiva che anima le comunità, ha detto. Consapevoli dei punti forza quali, la replicabilità del progetto e la sua eredità, la formazione degli operatori interessati, lo sviluppo di una relazione basata su reciproco scambio. Proprio a Q Academy sarà richiesto il compito, ad esperienza conclusa a giugno 2017, di condurre un monitoraggio e realizzare un documentario e una esperienza teatrale sulla comunità di San Chirico”. “Il teatro sociale di comunità è un’arte trasversale hanno sottolineato gli altri promotori della ‘Non-scuola’ tra cui Alessandro Argnani del Teatro delle Albe di Ravenna e guida teatrale. La pratica dei laboratori teatrali rivolti agli adolescenti e intrapresa già ad ottobre, terminerà a giugno 2017 e consente ai ragazzi, che frequentano le scuole elementari, medie e superiori un percorso di sviluppo della persona nella dimensione creativa, affettiva, emotiva e relazionale. Un’esperienza che mette al centro dell’immaginario dei ragazzi il teatro come luogo di vita”.

“Si tratta di una avventura contestualizzata nel “viaggio”, in particolare approcciandosi a ‘Gli Argonauti’ di Apollonio Rodio del III sec., testo riadattato ai giorni nostri attraverso gli occhi degli adolescenti lucani e mediorientali”, ha detto l’altra guida teatrale della non- scuola di San Chirico, Emanuele Valenti di ‘Punta Corsara’ . La sua associazione culturale partenopea indipendente ha portato nel capoluogo campano la pratica della non-scuola coinvolgendo i giovani studenti del centro storico di Napoli e quelli del rione Scampia. “Un tema talmente attuale con la sua materia drammaturgica incandescente che svilupperemo nel laboratorio con improvvisazioni, sogni e canti in un rito collettivo prendendo spunto dalle lunghe traversie cui sono sottoposti questi popoli al ruolo femminile che risulta fondamentale nel viaggio di iniziazione e che ben si combina con quello maschile”.

“Tale progetto pilota – ha concluso il direttore dell’Ufficio Stampa della Giunta regionale, Nino Grasso- può essere esportato nelle altre comunità lucane. Ma soprattutto può diventare una “buona pratica” a livello europeo, come testimonia l’attenzione di alcune emittenti televisive internazionali che nei prossimi giorni verranno in Basilicata per registrare un documentario sull’accoglienza ai migranti, proprio a partire da San Chirico Raparo”.

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“TUTTùN – La non-scuola” a San Chirico Raparo, domani la presentazione

Il progetto sarà illustrato in una conferenza stampa e nasce con l’obiettivo di attivare processi di inclusione sociale e di sviluppo di comunità

Domani 15 novembre, alle ore 10 nella Sala stampa Multimediale (piano terra Palazzo della Giunta regionale) verrà presentato, in una conferenza stampa, il progetto TUTTùN – La non-scuola a San Chirico Raparo.
Il progetto nasce con l’obiettivo di attivare processi di inclusione sociale e di sviluppo di comunità all’interno del comune della Basilicata, che dal 2012 ospita una comunità di alloggio per minori stranieri non accompagnati di età compresa tra i 16 e i 18 anni di provenienza per lo più subsahariana.
E’ realizzato dalla Società Cooperativa Il Sicomoro di Matera, soggetto gestore di una comunità alloggio per minori stranieri non accompagnati, attivata nell’ambito del Sistema di protezione dei richiedenti asilo e dei rifugiati (Sprar) di cui il Comune di San Chirico Raparo è assegnatario, in collaborazione con Q Academy e con il coinvolgimento del Teatro delle Albe di Ravenna e della Compagnia Punta Corsara di Napoli.
Alla conferenza stampa interverranno il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, il sindaco di San Chirico Raparo Claudio Borneo, il presidente del “Sicomoro” Michele Plati, l’amministratore unico di “Q Academy” Giovanna Marinelli e  Alessandro Argnani ed Emanuele Valenti, rispettivamente per il “Teatro delle Albe” e “Punta Corsara”.

Pittella: “Cultura, turismo e accoglienza le grandi risorse della Basilicata”

Intervista del governatore della Regione Basilicata, Marcello Pittella, su Siti, quotidiano del Patrimonio Italiano UNESCO.

Leggi l’intervento integrale a questo link.

Siti-UNESCO

Pittella: “La Basilicata regione simbolo dell’accoglienza”

“Il prossimo 1 dicembre sono stato invitato a parlare al Senato della Repubblica perché la Basilicata è una regione simbolo dell’accoglienza. Il primo comune che citerò sarà proprio San Chirico Raparo”.

Nella notizia data in anteprima dal presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella c’è tutta la gratitudine nei confronti di un comune, San Chirico Raparo, tra i primi e tra i più capaci ad aver fatto dell’accoglienza e dell’integrazione opportunità di sviluppo. L’occasione è stata l’inaugurazione, attesa da oltre 30 anni, della residenza per anziani: per un investimento di quasi un milione di euro nell’ambito del Programma Operativo Val d’Agri, la struttura conta 20 posti letto, offre lavoro a 5 persone e in essa l’assistenza viene concepita in maniera innovativa perché, al suo interno, sono previste altre attività, come una ludoteca e uno spazio dedicato agli adolescenti, per favorire concretamente il dialogo tra le generazioni. La gestione è stata affidata alla cooperativa sociale ‘Il Sicomoro’ di Matera, già presente a San Chirico e nel territorio per la gestione di altri servizi. In particolare la cooperativa gestisce già la comunità per minori stranieri e questo ha innescato un processo di sviluppo, come è stato più volte ribadito nel corso dell’evento di inaugurazione.

“Questo è il tempo in cui il mondo cambia velocemente- ha detto Pittella nel suo intervento- e noi dobbiamo avere la capacità e il coraggio di capire e accogliere questo cambiamento, anche attraverso scelte impopolari. Lo spopolamento lo arrestiamo creando due condizioni: persuadere i nostri giovani delle potenzialità della nostra terra; rafforzando la consapevolezza di essere la terra dell’accoglienza e dell’ospitalità. Attualmente in Basilicata superiamo 2800 ospiti, tra Sprar e Centri di prima accoglienza, e sono onorato e felice di aver stretto un patto di solidarietà con questi ragazzi e di aver costruito, con chi si occupa di questo sul territorio, una vera e grande opportunità”. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti, oltre al presidente Pittella e al sindaco Claudio Borneo, anche il presidente della cooperativa Il Sicomoro Michele Plati, il presidente della commissione Salute Luigi Bradascio, il presidente di Confcooperative Basilicata Pino Bruno.

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