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Voucher per i master universitari, approvato l’avviso pubblico

E’ di diecimila euro il contributo finanziario massimo che la Regione eroga per gli anni accademici 2015/2016 e 2016/2017.

La Giunta regionale ha approvato l`Avviso Pubblico per la concessione di contributi per la partecipazione a master universitari in Italia e all’estero per gli anni accademici 2015/2016 e 2016/2017. Le risorse finanziarie del PO FSE Basilicata 2014/2020 disponibili per tale azione ammontano a 1,5 milioni di euro. Tale iniziativa è volta a favorire l’accesso all’alta formazione dei laureati in cerca di occupazione, compresi quelli individuati dalle legge regionale per i lucani all’estero.

Il contributo finanziario che la Regione eroga a copertura, intera o parziale, dei costi sostenuti per la partecipazione ai master è vincolato alla acquisizione del titolo entro il 31 dicembre 2017 e con la presentazione dell’intera documentazione entro il 31 gennaio 2018. L’entità del voucher non potrà superare i diecimila euro. I candidati che hanno ottenuto contributi di diversa natura, a copertura parziale dei costi, possono richiedere alla Regione, la copertura della parte restante. Per rimuovere gli ostacoli alla partecipazione delle persone residenti in località diverse da quella di svolgimento dei master la Regione concede, inoltre, un contributo forfettario per le spese di soggiorno dei partecipanti fino ad un massimo di 200 giorni di effettiva frequenza.

Possono presentare la domanda i candidati che risultino: disoccupati o inoccupati alla data di avvio del master; in possesso di un titolo di laurea (diploma di laurea vecchio ordinamento, laurea triennale, laurea specialistica o magistrale, titolo equipollente) rilasciato da Università straniere alla data di avvio dei master; residenti in Basilicata al momento della iscrizione ai Master e per tutta la durata dello stesso, sino allo svolgimento dell’esame finale per il conseguimento del titolo o ,rientranti nelle categorie individuate dalle legge regionale per interventi in favore dei lucani all’estero. I candidati dovranno essere iscritti: per l’anno accademico 2015/2016, ad un master universitario di primo livello o di secondo livello, avviato, che non si sia concluso con il conseguimento del titolo finale alla data di presentazione della domanda di partecipazione prevista dall’avviso; per l’anno accademico 2016/2017, ad un master universitario di primo livello o di secondo livello già avviato o da avviarsi entro il 31 gennaio 2017.

Considerata la peculiarità di alcuni ordinamenti universitari stranieri, i master svolti all’estero, sono finanziabili esclusivamente qualora il candidato sia in possesso, alla data di avvio del master, di laurea specialistica , magistrale o conseguita secondo le regole del vecchio ordinamento. Le istanze per accedere ai contributi dovranno essere presentate, a partire dalla data di pubblicazione del bando e fino alle ore 12.00 del 31 dicembre 2016, attraverso il portale istituzionale della Regione Basilicata. Il candidato che opta per i master universitari programmati alla data di pubblicazione dell’avviso sul portale della Regione, da avviarsi entro il 31 gennaio 2017, dovrà completare invece la procedura on line entro le ore 12.00 del 31 gennaio 2017. L’Avviso completo sarà pubblicato nei prossimi giorni sul portale istituzionale e sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata.

L’università che vorrei

Il capitale umano è la risorsa principale di un paese. Ecco perché gli investimenti maggiori vanno fatti sull’istruzione e sull’educazione.
Ho provato per questo a vedermi padre di figli che vivono anni importanti lontano da casa per inseguire sogni e ambizioni. Mi son detto che abituarli alla scoperta del viaggio, alla mobilità, sia fortificante e necessario. Ma è altrettanto importante concedere loro la possibilità di scegliere se restare o partire.
Per questo credo sia decisivo parlare di UniBas, oggi, a trent’anni dalla sua nascita.
Se negli ultimi venti anni più di 170 mila laureati hanno lasciato il Sud per un lavoro che qui non c’è, se emigra verso università fuori regione più del 76% dei giovani lucani, se in tutto il paese le immatricolazioni continuano a diminuire (ma in Basilicata quelle nuove sono in aumento rispetto al 2012-2013), è chiaro che più di qualcosa non funzioni.
Attorno all’UniBas va costruita un’offerta didattica ancora più rispondente alle esigenze dei territori, capace di incrociare domanda e offerta (penso ad una banca dati lavoro finalmente operativa). Le vocazioni turistiche e culturali della nostra regione vanno assecondate, rese produttive e per farlo vanno pensate nuove facoltà e rafforzato il collegamento tra quelle esistenti e le realtà imprenditoriali. Corsi di specializzazione in green economy, bioedilizia, agroalimentare, valorizzazione dei beni culturali per legare studio, innovazione e produttività. C’è bisogno di agricoltori della modernità formati per mercati nuovi e opportunità da coltivare nelle proprie aziende, ricercatori motivati, creativi che possano trovare nella propria città grandi spazi di espressione.
E ancora: apertura al bacino del Mediterraneo ed un coinvolgimento più diretto del corpo docente nei destini della nostra regione.
Dobbiamo puntare sull’apprendistato per gli studenti, su convenzioni fra ateneo e imprese per stage e tirocini, su una maggiore qualità dell’offerta e dei servizi, su un aumento degli alloggi per studenti. Dobbiamo immaginare un sistema di incentivi per il lucano che decida di restare a studiare nel nostro ateneo.
Consentendogli, ad esempio, di non rinunciare ad esperienze fuori dalla Basilicata, attraverso voucher per studiare le lingue e convenzioni per viaggi all’estero. E dandogli la possibilità di avviare Start Up e Spin Off semplificati: perché una bella idea diventi realizzabile in tempi brevi e certi.

La nostra #rivoluzionedemocratica è anche una #rivoluzionedellaconoscenza