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Fondi per la Basilicata: l’intervista di Pittella al TGR

L’intervista al TGR del governatore della Basilicata, Marcello Pittella, a proposito dello sblocco delle risorse della ex “card carburante” per finanziare interventi di sviluppo economico (Industria 4.0) e coesione sociale (il reddito minimo a 4mila famiglie)

Sanità, visita del presidente Pittella al San Carlo

Il governatore, che ha poi partecipato all’incontro sul tema della trasparenza, ha effettuato un sopralluogo del nuovo padiglione di prossima apertura, dei locali che ospiteranno la Radioterapia e di vari reparti del nosocomio potentino

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha fatto, questa mattina, una visita a sorpresa nei reparti dell’A.O.R. “San Carlo” di Potenza, accompagnato dal direttore generale, Rocco Maglietta, e dal direttore sanitario, Antonio Picerno. Il governatore, che ha poi partecipato all’incontro sul tema della trasparenza, ha avuto modo di fare un sopralluogo del nuovo padiglione di prossima apertura, dei locali che ospiteranno la Radioterapia e di vari reparti del nosocomio potentino.

“Un visita a sorpresa, che inizia oggi al San Carlo, per verificare la vita di tutti i giorni che si svolge nei reparti, nelle corsie e nelle stanze di degenza”, ha esordito il presidente Pittella. “Nella nostra programmazione c’è bisogno necessariamente di verificare e toccare con mano le realtà e di viverle. Anche qui, alla luce di un padiglione A che è stato completamente sgomberato dopo anni perché a rischio di vulnerabilità sismica, abbiamo recuperato spazi virtuosi per quei reparti precedentemente lì ubicati. Primo importante passo in previsione di una riorganizzazione strutturale con finanziamenti che meglio possa organizzare la domanda alla risposta di salute degli utenti del San Carlo”.

“Ho avuto il piacere di visitare il bunker con la Radioterapia e con l’acceleratore lineare che inaugureremo entro marzo; un reparto di Neonatologia iper attrezzato; di Ginecologia e Ostetricia altamente specializzato con sale parto dotate di tecnologia straordinariamente innovativa. Tutte queste cose ci mettono nella condizione di dire che il solco tracciato, che è quello delle riforme, della riorganizzazione, dell’efficientamento dei servizi, è quello giusto”, ha asserito il governatore. “Dobbiamo andare avanti con grande umiltà e responsabilità – ha poi aggiunto Pittella – ascoltando sempre il grido di disagio e di dolore che viene da una società molto ampia e cercare di risolvere e migliorare le nostre prestazioni”.

“L’augurio che posso formulare in questa circostanza – ha detto – è che la Basilicata ritrovi sempre più unità, spirito di squadra e di famiglia e che possa diventare un grande territorio unito che fa quadrato e che possa guardare al futuro con maggiore speranza e fiducia. Dobbiamo mettercela tutta perché ognuno di noi è artefice di questo futuro, provando ad arginare un pensiero anarchico che non serve e non aiuta la qualità delle istituzioni ma anche la vita di una intera società. I segnali che siamo riusciti a dare devono essere vissuti come lo sforzo che con amore e con passione per la nostra terra qualcuno fa e lo fa nell’interesse complessivo. Uniamoci affinché la Basilicata sia sempre più all’avanguardia per traguardare frontiere di unità e di sviluppo”.

Il presidente ha poi rivolto un augurio ai malati. “Il mio primo augurio va ai tanti pazienti che ho avuto la possibilità di salutare stamane, personalmente, e ai tanti che non sono riuscito a raggiungere. A chi vivrà queste feste in ospedale va il nostro pensiero, il nostro abbraccio e la nostra vicinanza – ha affermato Pittella – da uomini di istituzioni dobbiamo dimostrare loro non solo la nostra affettuosa vicinanza ma soprattutto che il nostro ruolo è in primis quello di migliorare la loro e la nostra qualità nella risposta alla domanda di salute. Più qualità ed efficienza, dunque – ha concluso il governatore – credo siano gli ingredienti necessari che accompagnino in questo augurio i pazienti che in questo momento ne hanno bisogno”.

La giornata al “San Carlo” del presidente Pittella si è conclusa nel salone posto al primo piano della palazzina della Direzione strategica del nosocomio, dove il governatore lucano ha incontrato medici, volontari, personale dello staff di direzione, riuniti per la giornata della trasparenza. Spiegando le ragioni della sua presenza, Pittella ha detto che “è stata una visita guidata a sorpresa ma il presidente deve sapere quello che succede al San Carlo. E, certo, capisco tutti i disagi vissuti nei reparti trasferiti per liberare il padiglione A, ma di fronte alla sicurezza non si scherza. Ci sono responsabilità serie che dobbiamo assumerci, sapendo anche che il consenso non sarà immediato. Perché la gente è abituata a ragionare in termini di tutto e subito. E allora tocca fare uno sforzo ulteriore ma  la capacità di ascolto va aumentata. Chi non fa non sbaglia. E io sono sempre pronto a riconoscere gli errori commessi. Per andare avanti, per crescere insieme.

“Se sono qui a salutarvi al termine dell’incontro per la giornata della trasparenza è anche grazie all’eccellente servizio che in un momento difficile, insieme ai vostri colleghi di Lagonegro, avete saputo assicurarmi. Ed esprimo il mio apprezzamento per la vostra capacità di tenuta nonostante le criticità esistenti. E sono quindi convinto che il San Carlo debba essere sempre più un Dea di secondo livello e  per rendere sempre migliore e più efficace questo compito e il ruolo centrale per l’alta intensità di cura nel sistema sanitario regionale a cui siete chiamati,  vi do carta bianca. Chiedetemi quello che vi serve e io sono pronto a darvelo.

Io sono convinto – ha concluso –  che questa fase vada affrontata con piglio decisionista, ma avendo la Basilicata nel cuore  come stella polare del nostro movimento. La gente non conosce i vincoli imposti dal DM 70, dalla legge 161 e quindi dovremo aumentare gli sforzi per migliorare la capacità di stare assieme, di condividere, di ricercare quello che unisce e non quello che divide”.

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La valutazione del personale nelle aziende sanitarie

Il presidente della Regione, Marcello Pittella: “Stiamo provando a delineare una sanità che risponde per qualità ad una domanda diversa di salute. Un sanità che sta provando a rispettare le dotazioni territoriali e a recuperare una sinergia tra aziende in un’ottica di rete”

Si è svolta questa mattina, nella Sala Verrastro della Regione Basilicata, una conferenza stampa per presentare il progetto formativo della Bocconi: “La valutazione del personale nelle Aziende Sanitarie”.

Presenti all’incontro con la stampa il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, il consigliere regionale e presidente della V Commissione, Michele Napoli, il direttore generale dell’A.O.R. “San Carlo” di Potenza, Rocco Maglietta, il direttore generale dell’Asp, Giovanni Battista Bochicchio, il direttore generale dell’Asm Piero Quinto, il direttore generale dell’Ircss-Crob di Rionero in Vulture, Giuseppe Cugno, il direttore sanitario e il direttore scientifico dell’Istituto lucano, i dottori Sergio Maria Molinari e Pellegrino Musto, il responsabile del progetto, Federico Lega, docente della Bocconi, la promotrice del progetto, la ricercatrice lucana Angela Leone,

“Obiettivo del progetto – ha spiegato il direttore generale dell’Asp, Bochicchio – è quello di uniformare i quattro modelli esistenti sulla valutazione del personale, aggiornarli, cancellare le diseguaglianze tra aziende e valutare le best pratice consolidate. Perfezionare dunque l’esistente con il supporto degli esperti della Bocconi”. “Partire dall’omogenizzazione di alcuni percorsi – ha aggiunto Bochicchio – credo sia un ottimo viatico in un momento in cui il nostro sistema regionale si avvia verso la riforma”.

Il progetto, che avrà un costo di 40 mila euro che sarà ripartito tra le quattro Aziende coinvolte (San Carlo, Irccs-Crob, Asp e Asm) durerà 25 giorni e sarà tenuto dagli esperti della Bocconi che formeranno i dipendenti scelti da ciascuna Azienda.

“Siamo felici e onorati di iniziare questo percorso con la Regione Basilicata e le quattro Aziende sanitarie lucane – ha dichiarato il responsabile del progetto, Federico Lega – obiettivo di questo progetto sarà quello di affinare il sistema di valutazione del personale partendo dal presupposto che le Aziende sono in primis formate da professionisti. Possiamo dunque continuare ad investire in sanità e fornire ai professionisti che vi operano tutto quanto loro necessario ma se non aumenta più complessivamente il livello qualitativo tutto resta vano”.

Promotrice del progetto è stata la ricercatrice “bocconiana” di origini lucane, Angela Leone, che ha proposto tale iniziativa al consigliere Michele Napoli. “Quando si hanno a cuore le sorti di una comunità non ci sono steccati politici divisori – ha dichiarato Napoli – quando si tratta di guardare le cose dalla parte migliore, la politica sa stare insieme nell’interesse dei lucani”.

“Stiamo provando a delineare una sanità che risponde per qualità ad una domanda diversa di salute – ha dichiarato il presidente Pittella – Un sanità che sta provando a rispettare le dotazioni territoriali e a recuperare una sinergia tra aziende in un’ottica di rete”. “Proviamo a farlo attraverso un’ipotesi che è in discussione da mesi, discussione che ne sta apportando ulteriori miglioramenti”, ha sottolineato il governatore riferendosi alla riforma del sistema sanitario che, come ha detto, “prova anche a mettere in campo collaborazioni strette, procedure e relazioni efficaci”. “Questa che viene presentata oggi – ha aggiunto – è una di quelle sinergie che prova a ottimizzare, nel merito, nelle competenze e nell’adeguatezza l’operato delle quattro aziende. Proviamo a farlo con chi ha un’esperienza e un know how apprezzato e riconosciuto a livello internazionale”. “E’ un lavoro ‘in progress’ che deve seguire l’evoluzione dei profili e dei ruoli che cambiano nel tempo”.

“C’è un tema, che è quello del merito, che ha sempre scontato un certo occultamento da parte della politica – ha concluso Pittella – Andiamo avanti nel solco tracciato. Sono convinto che il tempo ci consegnerà i risultati degli sforzi che stiamo mettendo in campo. Per noi questa esperienza rappresenta un momento di crescita”.

Sanità: Pittella in consiglio comunale a Lagonegro

Consiglio comunale aperto, presso il centro sociale di Lagonegro, per discutere delle sorti della sanità dell’area Sud. Duplice l’argomento della discussione: da un lato il destino dell’attuale presidio ospedaliero di Lagonegro, che quest’anno compie 50 anni, all’interno del progetto di  riordino sanitario regionale; dall’altro i tempi di realizzazione dell’ospedale unico per acuti e la richiesta di trovare una soluzione politica per accelerare i tempi già di per sé lunghi.

Ai lavori dell’assise municipale, presente il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, hanno partecipato i vertici dell’azienda sanitaria di Potenza, numerosi sindaci e amministratori comunali, funzionari e dirigenti regionali, oltre a numerosi cittadini, da tempo costituiti in comitato. “Occorre ragionare sui due temi in maniera distinta”, ha esordito Pittella.

“Per quanto riguarda la realizzazione dell’ospedale unico per acuti siamo nella fase in cui è necessario risolvere una controversia con la ditta. È un dovere sociale e politico non rinunciare a questo progetto. Ma, da parte mia, è doveroso valutare tutti i risvolti tecnici ed economici. Abbiamo in cassa 75 milioni di euro e per realizzare il progetto (per quanto rivisto e ridimensionato) occorre far fronte ad una spesa complessiva di circa 120 milioni di euro. Il primo tema, quindi, è quello di  trovare, tutti insieme, Stato, Regione, Comuni,  i restanti fondi per coprire la spesa. Una cosa è certa: per quanto ci riguarda è rimasta immutata la volontà di dare centralità al presidio sanitario del Lagonegrese”. Pittella ha proposto la costituzione di una task force regionale, alla quale far partecipare una delegazione di sindaci e di cittadini, per monitorare l’iter tecnico-amministrativo dell’intera procedura.

Per quanto riguarda il riordino sanitario – ha sottolineato il presidente Pittella – c’è una richiesta di approfondimento e di discussione per certi versi anche di stop all’iter della riforma da parte del territorio. Noi stiamo provando a spiegare le motivazioni che sottendono questo percorso di riforma, evidenziando che sarebbe pericoloso non avere una legge regionale che riorganizzi a rete il sistema sanitario, dal momento che alcune norme nazionali sull’orario di lavoro, sui tetti di spesa e sul pareggio di bilancio delle singole strutture sanitarie rischiano di metterci in difficoltà sul piano della tenuta dei servizi. Per salvare tutti gli ospedali lucani abbiamo bisogno di un progetto di riordino,  che può essere migliorato ed emendato, sapendo però che è nostra volontà non toccare i servizi e le funzioni dei singoli nosocomi, a partire da quello di Lagonegro.  Abbiamo bisogno di  fare economia di scala e migliorare la qualità delle prestazioni, mettendo in rete le professionalità operanti nei singoli presidi.  Questo stiamo tentando di fare. In caso contrario, così come è accaduto in altre regioni, affideremmo ad una sorta di scure ragioneristica soluzioni che a mio giudizio possono essere evitate. Non ci sono alternative: o proviamo ad accelerare l’ipotesi di riforma, oppure dovremo assumerci in Consiglio regionale la responsabilità di non fare la norma. E non farla, a mio giudizio, significherebbe mettere a repentaglio i servizi che gli ospedali erogano sul territorio”.

FrecciaRossa Milano-Roma-Taranto, presentato il servizio

L’assessore regionale ai Trasporti, Nicola Benedetto, nel corso di un incontro con i giornalisti che si è tenuto questa mattina a Potenza ha presentato – insieme ai rappresentanti della Divisione nazionale Long Haul di Trenitalia – il nuovo servizio Frecciarossa che partirà in Basilicata dall’11 dicembre

Il servizio Frecciarossa in Basilicata partirà domenica 11 dicembre, grazie al contratto di servizio tra Regione e Trenitalia: per un anno, in via sperimentale, sarà garantita una corsa giornaliera di andata e ritorno, attraverso una coppia di treni di ultima generazione denominata Frecciamille. Allo stesso tempo sarà mantenuto il servizio bus Freccialink, per il collegamento all’alta Velocità da Matera e Potenza verso Salerno. E’ quanto emerso questa mattina, nella sala “Verrastro” del palazzo della giunta regionale, nel corso di un incontro con i giornalisti convocato dall’assessore regionale ad Infrastrutture e trasporti, Nicola Benedetto, per presentare i dettagli del collegamento Frecciarossa Milano-Roma-Taranto, con le fermate a Potenza, Ferrandina e Metaponto. Alla conferenza stampa erano presenti anche Donato Arcieri, dirigente del Dipartimento Infrastrutture e mobilità, Sabrina De Filippis, responsabile commerciale servizio universale Trenitalia e Serafino Lo Piano, responsabile vendite corporate e trade per il Centro Sud di Trenitalia.

“Il momento tanto atteso dai lucani – ha detto l’assessore Benedetto – è finalmente arrivato. Abbiamo voluto fare il punto su quello che sarà il servizio che partirà da domenica prossima 11 dicembre attraverso il Frecciamille, treno di ultima generazione. Molto importante, per raggiungere questo traguardo, è stato il lavoro svolto degli uffici del Dipartimento Mobilità, che sono riusciti a dimostrare tecnicamente a Trenitalia che il Frecciarossa può transitare nel nostro territorio da Potenza fino a Taranto”.

“Non potendo avere l’Alta Velocità, per caratteristiche strutturali della nostra rete ferroviaria – ha evidenziato il dirigente Arcieri – abbiamo approcciato il problema diversamente, lavorando sul servizio e sulla sua sostenibilità”. Il servizio, in continuità con l’Alta Velocità già esistente fino a Milano, collegherà Taranto a Potenza, passando anche per le stazioni di Ferrandina e di Metaponto. Il contratto di servizio con Trenitalia avrà la durata di un anno. «Sarà un anno di sperimentazione – ha evidenziato Arcieri – per capire la sostenibilità economica e finanziaria dell’intervento”.

Gli orari previsti sono sicuramente agevoli per i passeggeri. Per fare qualche esempio, il Frecciamille partirà ogni mattina alle ore 5.48 da Taranto, ci saranno poi le fermate di Metaponto alle 6.16, di Ferrandina alle 6,41, di Potenza Centrale alle 7.35. Per il ritorno, la partenza è prevista da Milano alle 15.20, con arrivo a Roma Termini alle 18.50, alle 22.19 a Potenza centrale, a Taranto a mezzanotte.

“Sappiamo bene quanto avete combattuto come territorio – ha commentato Sabrina De Filippis, di Trenitalia – per arrivare a questo importante traguardo. Per la Basilicata si tratta di un vero e proprio investimento, che permetterà un collegamento giornaliero a partire da domenica. Le caratteristiche orarie – ha aggiunto – fanno sì che sia un servizio importante dalla parte del vostro territorio. Abbiamo deciso, inoltre, di mantenere il servizio integrativo del Freccialink, che si andrà ad integrare con il Frecciarossa. Questo è un aspetto fondamentale, per garantire un’offerta completa per articolazione e cadenza oraria. Per quanto riguarda il Frecciamille – ha detto ancora – siamo di fronte ad un treno innovativo, speciale, ecosostenibile e tutto italiano, che è un po’ il nostro orgoglio. Il livello dei prezzi, che abbiamo costruito con il contratto di servizio con la Regione, che interviene economicamente per la compensazione, nel tratto lucano è equivalente a quello di un Intercity. Il viaggio Salerno-Potenza centrale, ad esempio, costerà 14,50 euro”.

A conclusione dell’incontro con i giornalisti è stato pubblicato un documentario-spot di tre minuti sulle bellezze della Regione Basilicata che sarà trasmesso ogni giorno sui teleschermi posizionati nei Frecciarossa. “In questo modo – ha evidenziato l’assessore Benedetto – ogni giorno 55 milioni di persone che viaggiano con l’Alta Velocità potranno ammirare le bellezze e le ricchezze della nostra regione. Si tratta di un ottimo strumento per fare marketing territoriale”. L’assessore infine ha annunciato che è in corso una interlocuzione con Trenitalia per tariffe agevolate riservate ai funzionari regionali che si recano a Roma per servizio.

Patto per la Basilicata, De Vincenti incontra Pittella

Il governatore lucano: “Esempio tangibile del lavoro che il Governo nazionale ha da tempo messo in piedi per questa regione e rappresenta una grande opportunità di crescita e sviluppo”

Tempi di attuazione del “Patto per Basilicata” ed emendamenti alla legge di bilancio sono i principali temi affrontati questa mattina, nel corso di un incontro operativo, che si è svolto nella sala Verrastro della Giunta regionale, tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti, il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, gli assessori Luca Braia e Francesco Pietrantuono, i direttori generali e le autorità di gestione dei Fondi europei.

“Il Patto per la Basilicata è già operativo e nelle prossime settimane – ha spiegato il sottosegretario De Vincenti – partiranno i primi investimenti che riguarderanno cinque linee, quali infrastrutture, ambiente, sviluppo economico e produttivo, turismo e cultura, welfare e legalità. Un Patto molto corposo ed efficace che consentirà di collegare la Basilicata alle regioni limitrofe e quindi al resto d’Italia e che ha come orizzonte temporale il 2019, anno di Matera Capitale europea della Cultura”.

“Il Patto per la Basilicata è un esempio tangibile del lavoro che il Governo nazionale ha da tempo messo in piedi per questa terra – ha affermato il governatore Pittella – e rappresenta una grande opportunità di crescita e sviluppo, perché ci consente di mettere a sistema le risorse già a disposizione dell’Ente, con ulteriori fondi destinati alle regioni del Sud”.

In particolare, Pittella si è soffermato sul finanziamento di alcune opere strategiche, come la linea ferroviaria Matera-Ferrandina e il collegamento Salerno-Potenza-Taranto che “rappresentano un grande e positivo risultato – ha aggiunto il presidente – frutto di un impegnativo lavoro dei parlamentari lucani, i quali hanno saputo mettere da parte ogni divisione politica per raggiungere insieme questo straordinario risultato”.

Pittella ha inoltre posto all’attenzione del sottosegretario De Vincenti tre emendamenti alla legge di bilancio – presentati dagli onorevoli lucani alla Camera e che a breve dovranno essere riproposti al Senato – riguardanti una eventuale deroga al tetto di spesa sul personale nella sanità che nel 2004 (anno di riferimento della norma) non teneva conto del sistema di emergenza-urgenza e del Crob di Rionero in Vulture diventati operativi successivamente; la deroga all’assunzione di dipendenti nell’Arpab da finanziare con risorse regionali e la possibilità di eliminare la sanzione che ha colpito il Comune di Potenza, in seguito allo sforamento del Patto di stabilità nell’anno in cui è stato decretato il dissesto finanziario.

Il sottosegretario De Vincenti si è dichiarato disponibile ad interessarsi alle tre questioni, aprendo in particolare uno spiraglio sia per le assunzioni in Arpab (a patto che le risorse siano esclusivamente regionali), sia per un alleggerimento della sanzione al Comune di Potenza, essendo già attivo un tavolo nazionale con l’Anci.

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Dalla Basilicata nuova dotazione idrica per la Calabria

Firmata un’intesa fra le due regioni finalizzata ad aumentare di 4 milioni di mc all’anno la fornitura di acqua a scopo irriguo. Pittella: “Si rafforza la collaborazione fra le due regioni”

Calabria e Basilicata più vicine per quel che riguarda la gestione delle risorse idriche. Ieri sera, infatti, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, e il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, alla presenza del ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, hanno sottoscritto a Marina di Rocca Imperiale un protocollo d’intesa per l’incremento della dotazione idrica a scopo irriguo.

“Con la Calabria – ha detto Pittella – c’è la necessità di mettere in campo azioni sinergiche non solo per la contiguità geografica, ma anche per le affinità culturali, storiche e identitarie. Sono molto evidenti le opportunità di sviluppo nei settori dell’agricoltura e del turismo che vorremmo rilanciare e implementare. Con la Calabria condividiamo una delle più importanti risorse naturalistiche del Mezzogiorno come il Parco Nazionale del Pollino e il mare che bagna le coste delle due regioni. E tanto sul versante jonico quanto su quello tirrenico è stato sottoscritto negli scorsi anni di un importante accordo tra 40 operatori del settore turistico e ricettivo (rete di impresa) lucani, pugliesi e calabresi. Con il protocollo d’intesa di oggi  facciamo un altro importante passo in avanti nel rapporto di collaborazione fra le due regioni. L’obiettivo è quello di incrementare le dotazioni idriche per gli usi irrigui del territorio dell’Alto Cosentino jonico che, sono certo, favorirà la crescita e lo sviluppo agro alimentare di questo territorio con positive ricadute economiche sia per la Calabria che per la Basilicata”.

In particolare, con questo accordo la Basilicata mette a disposizione del territorio e degli imprenditori agricoli calabresi ulteriori 4 milioni di mc/anno, che si aggiungono agli 8 milioni di mc/anno già erogati dal bacino lucano. La risorsa idrica sarà erogata dalla diga di Monte Cotugno, non appena saranno ultimati i lavori della traversa del Sarmento. I nuovi apporti idrici saranno quindi disponibili già per la prossima stagione irrigua (aprile-ottobre 2017). Questo accordo permetterà di sanare anche vecchie pendenze tra i gestori per l’uso potabile delle due regioni (Acquedotto Lucano e Sorical), sulla base di un accordo di massima già raggiunto tra le parti, che porrà fine ad un annoso contenzioso tra le due Società.

“Proviamo – ha proseguito il governatore lucano – a raddoppiare i metri cubi in favore della Calabria soprattutto per quanto attiene all’agroalimentare di qualità che tanti imprenditori calabresi mettono in campo a disposizione di una platea internazionale. É il segno di un Mezzogiorno che ce la mette tutta e che vuole farcela, che trova in questo nuovo protagonismo delle Regioni e dei presidenti che interpretano le politiche di sviluppo regionali, un motore attraverso cui poter raccogliere la sfida del nuovo, dell’innovazione, soprattutto in un settore che rappresenta un driver importante di sviluppo quale é appunto l’agroalimentare. Le Regioni si mettono insieme e in questa logica la Basilicata invita la Calabria a far parte di una famiglia più grande. Il Sud, l’Italia e l’Europa funzionano quando attuano la sussidiarietà tra territori. Il Mezzogiorno d’Italia – ha spiegato Pittella – ha bisogno di trovare le motivazioni ulteriori per mettere insieme le tante articolazioni che animano il nostro Sud, soprattutto nel settore della produzione. Noi dobbiamo politicamente rappresentare un’avanguardia, un fronte avanzato, per dare una spinta ulteriore a questo importante e significativo movimento in avanti che il nostro Mezzogiorno sta facendo. Sono certo – ha concluso Pittella – che la firma di questa intesa favorirà il futuro ingresso della Regione Calabria nella SpA in via di costituzione tra le Regioni Basilicata, Puglia e lo Stato, per la gestione del Sistema Idrico Primario (dighe e grossi adduttori), Società che segnerà la definitiva soppressione dell’Ente Irrigazione, attuale gestore”.

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#Industria4.0 in Basilicata: l’incontro con il ministro Carlo Calenda

Si è tenuto lo scorso 14 novembre a Tito (Potenza), presso il Centro Cecilia, il convegno dal titolo “Industria 4.0 per lo sviluppo della Basilicata”, organizzato da Confindustria Basilicata e Pensiamo Basilicata e a cui hanno partecipato il ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, e il governatore della Regione Basilicata, Marcello Pittella.

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I pediatri e la prevenzione degli abusi

L’assessore alle politiche della persona della Regione Basilicata, Flavia Franconi, interviene agli Stati Generali della Pediatria.

Scuola: il progetto Po Fesr per superare l’isolamento digitale in Basilicata

Con “One Class” la Regione Basilicata mette il sistema scolastico regionale nelle condizioni di misurarsi con modelli didattici innovativi, in linea con le migliori pratiche europee.