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“Agri-cultura è futuro”, intervento di Pittella a Matera

Presenti all’iniziativa organizzata dal Dipartimento Politiche agricole e Forestali della Regione, i 183 giovani beneficiari della misura 6.1.1. sul Primo insediamento

“Ci sono fattori diversi da gelo e neve che possono incidere sul raccolto. L’autostima é uno di questi”. Lo ha detto oggi pomeriggio a Matera, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo nel corso di “Agri-cultura è futuro”, un incontro tenutosi presso l’Hilton Garden Inn, organizzato dal Dipartimento Politiche agricole e forestali/Psr Basilicata 2014-2020.

“Serve un forte sentimento di autostima – ha aggiunto Pittella – la nostra regione per le qualità che ha, va difesa e sostenuta, non bastonata. Per quanto ci riguarda mettiamo in campo iniziative importanti come questa. Stiamo inoltre creando un ponte con il ministro Martina. Proviamo a mettere in campo una classe dirigente che ha le carte in regola per costruire un futuro migliore.

Se partiamo dai giovani é perché vogliamo simbolicamente dimostrare che possiamo, investendo su di loro, diventare competitivi a livello europeo. Oltre alle risorse Feasr ce ne sono altre. Abbiamo deciso di investire fortemente in agricoltura. Serve fare rete tra di noi per potercela fare. Occorre unità e concertazione. Il conto per chi é impegnato nelle istituzioni é salatissimo se non si ottengono i risultati come abbiamo fatto noi. Ricordo che abbiamo aumentato il Pil del 5,5 per cento. E questo é merito di ognuno di voi – ha detto rivolgendosi ai giovani imprenditori agricoli – se la Svimez ha detto che la cenerentola Basilicata é la prima al Sud per crescita. Vinceremo la sfida – ha continuato – se riusciremo a recuperare la memoria. E per fare questo dovremo fissare gli obiettivi senza dimenticare da dove siamo partiti, provando a investire su ricerca e innovazione”.

Avviandosi alla conclusione, il presidente Pittella ha auspicato che dal ministro Martina arrivino risposte sulle criticità che frenano il settore, perché – ha spiegato – da soli non ce la potremo fare a superare il cortocircuito. Facendo poi riferimento alle opportunità che pure vi sono in questo settore, il presidente della Regione ha sottolineato la necessità di puntare su una piattaforma logistica nel Metapontino a patto però che anche il Governo investa su Taranto.

“Non ci interessa – ha detto – il facile consenso. Ma dobbiamo avere la consapevolezza delle cose che facciamo, come ben sanno i giovani che iniziano una nuova avventura, al pari degli altri 180 per i quali abbiamo messo a disposizione 12 milioni di euro nell’ambito della seconda finestra del bando. Basta liti e divisioni in ogni ambito – ha concluso – continuiamo ad investire nei tratti distintivi di questa nostra terra, a partire dall’agricoltura”.

Con “Agri-cultura è futuro” si è dato ufficialmente avvio alle idee imprenditoriali dei 183 nuovi giovani beneficiari della prima finestra del bando misura 6.1.1, ‘Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori’ del Psr Basilicata 2014-2020 (Primo Insediamento). Le domande presentate sono state 749, mentre la somma stanziata ammonta in totale a 24 milioni di euro. Sono state raccontate alcune storie di giovani lucani che hanno deciso di investire in Basilicata.

All’incontro ha preso parte in videoconferenza il ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina. “Si può fare impresa agricola nel Mezzogiorno – ha detto l’esponente del governo Gentiloni che ha elogiato la Basilicata per il lavoro che sta svolgendo – se si incrociano progetti di impresa, organizzazioni, innovazioni e giovani generazioni. La capacità di fare squadra – ha concluso – farà la differenza”.
Il presidente Pittella rivolgendosi al ministro ed ha detto che “la Basilicata é una Regione che ti segue nella buona amministrazione e nella capacità di creare virtuosismi. I numeri ci lasciano ben sperare. Non abbiamo risolto tutti i problemi – ha aggiunto – però ci sono nei che possono essere scrutati e con meticolosità risolti. Il tema dei pagamenti di Agea, ad esempio, va risolto e non possiamo nasconderlo”.

L’assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia nel suo intervento ha detto che ci sono “messaggi di speranza, ma anche di indirizzo su come i giovani debbono costruire il futuro di questo comparto”. “I giovani – ha aggiunto – hanno colto la sfida che ho voluto mettere in campo. Abbiamo voluto dare un segnale di discontinuità per cambiare fase. Con i giovani abbiamo fatto un patto semplice e leale. Ora dobbiamo misurarci per vedere se le soluzioni individuate produrranno effetti. Nei prossimi giorni con il Tavolo Basilicata a Roma, insieme al presidente Pittella cercheremo di trovare altre soluzioni. L’agricoltura in Basilicata non è residuale. Siamo una realtà in tanti campi. Abbiamo numeri importanti rispetto alla nazione. Siamo al terzo posto per la cerealicoltura. Nell’ambito dell’ortofrutta siamo eccellenti, con la fragola che ha superato la Spagna. Serve corresponsabilità tra istituzioni, agricoltori, ricerca, associazioni e professionisti. Guai se gli agricoltori abbandonassero il nostro territorio. Ci sarebbe spazio per il dissesto e per le frane. Dobbiamo innovare – ha continuato Braia – si vince il mercato mettendo benzina nel sistema. Abbiamo provato a scrivere qualcosa di più serio rispetto al passato. Speriamo che arrivino i risultati sperati. Ora bisogna monitorare affinché gli investimenti vadano in porto. Ai giovani bisogna far capire che è necessario stare insieme attraverso una filiera. Vanno condivisi gli aspetti commerciali e della ricerca. Dobbiamo andare sul mercato con l’identità Basilicata. Le cose che faremo nei prossimi giorni saranno importanti. Vanno anche sostenute forme di difesa degli agricoltori, abbassando la percentuale di rischio. La nuova Pac prevede che vada dal 30 al 20 per cento. Serve un contributo per le polizze antigrandine”.

In conclusione Braia ha detto che “il Dipartimento Agricoltura si fa carico delle criticità del comparto supportando gli agricoltori con attività di consulenza. Con centomila persone e 56000 aziende la Basilicata può essere l’effetto sorpresa perché ha grandi margini di miglioramento. Guai a perdere le opportunità – ha ammonito l’assessore – ed una di queste è Matera 2019 che é la più grande fiera internazionale a cui possiamo partecipare 365 giorni all’anno. In questa città ci deve essere la vetrina permanente dell’agroalimentare in Basilicata. Tutti dobbiamo sentirci parte di questa sfida”.

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“Agri-cultura è futuro”: a Matera il 20/2 con il Ministro Martina

All’incontro parteciperanno i 183 nuovi beneficiari della prima finestra del bando. Alcuni giovani imprenditori agricoli lucani racconteranno la loro esperienza di beneficiari delle risorse europee

“Agri-cultura è futuro” è il titolo dell’incontro organizzato dal Dipartimento Politiche agricole e forestali/Psr Basilicata 2014-2020 in programma lunedì 20 febbraio 2017 dalle 15.30 alle 18.30 presso l’Hilton Garden Inn di Matera, con la presenza del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina.
“Con ‘Agri-cultura è futuro’ – dichiara l’assessore Luca Braia – daremo ufficialmente avvio alle idee imprenditoriali, che sono la scommessa per il rinnovamento del comparto in Basilicata, dei 183 nuovi giovani beneficiari della prima finestra del bando misura 6.1.1, ‘Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori’ del Psr Basilicata 2014-2020 (Primo Insediamento), attraverso un importante momento formativo/informativo/motivazionale”.

Dopo i saluti istituzionali, sono previsti gli interventi dell’assessore Luca Braia, del dirigente generale Giovanni Oliva e dell’Autorità di gestione del Psr Basilicata 2014-2020 Rocco Vittorio Restaino che illustrerà nei dettagli quali sono stati i risultati del primo bando dedicato ai giovani agricoltori in Basilicata per la costituzione di nuove aziende agricole che ha previsto un investimento di 24 milioni di euro.
L’onorevole Maria Antezza, Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, relazionerà sulle politiche nazionali per i giovani in agricoltura.

Le conclusioni saranno affidate al presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella e al Ministro delle Politiche agricole e forestali, Maurizio Martina. All’incontro parteciperanno i 183 nuovi beneficiari della prima finestra del bando. Alcuni giovani imprenditori agricoli lucani racconteranno la loro esperienza di beneficiari delle risorse europee.

Patto per il Sud, a Matera il tavolo di coordinamento

Pittella: “Soddisfatti dell’incontro”. Il Ministro De Vincenti: “In Basilicata il Patto procede bene”

“Siamo veramente soddisfatti dell’esito dell’incontro. E’ la dimostrazione di quanto sia importante favorire i rapporti tra diversi livelli istituzionali. Abbiamo verificato uno stato avanzato di procedure, di attuazione di schede relative al Patto per il Sud: la nostra azione amministrativa recupera concretezza, abbiamo stabilito un cronoprogramma e ci rivedremo tra 40 giorni”. Lo ha detto il governatore della Basilicata, Marcello Pittella, a conclusione della riunione – che si è tenuta nel pomeriggio nella sala della giunta del Comune di Matera – del Comitato di indirizzo e controllo per la gestione del Patto per lo Sviluppo della Regione Basilicata, alla presenza del ministro per la Coesione territoriale, Claudio De Vincenti.

Presenti al tavolo, tra gli altri, il primo cittadino di Matera, Raffaello De Ruggieri, gli assessori regionali Flavia Franconi, Luca Braia e Nicola Benedetto, il consigliere regionale Vito Santarsiero, funzionari e dirigenti della Regione Basilicata. “Abbiamo consegnato al Ministro De Vincenti – ha commentato il governatore Pittella – uno spaccato puntuale e preciso delle operazioni messe in campo e di quelle che si intendono programmare in una proiezione temporale che contempli il primo ed il secondo semestre del 2017. Ci sono – ha aggiunto – alcune criticità che sarà nostro compito risolvere. Ma altre, riguardanti ad esempio le grandi infrastrutture, vorremmo fossero affrontate dal Governo. Abbiamo chiesto soprattutto procedure più rapide, in modo da poter agire più velocemente nel realizzare i nostri interventi. Il Governo, attraverso il ministro, dopo aver apprezzato il nostro modo di procedere nelle iniziative legate al Patto, ha fatto capire che continuerà a darci una mano”.

All’ordine del giorno, l’analisi dei progetti individuati come immediatamente cantierabili e realizzabili, l’individuazione delle azioni di supporto necessarie al superamento di eventuali criticità per un rapido avvio delle opere e dei progetti, la condivisione di un cronoprogramma per le attività di verifica del Comitato al fine di monitorare lo stato di avanzamento degli interventi.

Tra i settori prioritari individuati, l’Agenda digitale, la rete stradale infraregionale e regionale, la riqualificazione ambientale, il rafforzamento e potenziamento della sorveglianza ambientale, il recupero e la valorizzazione di attrattori culturali, i programmi Matera 2019 e Basilicata 2019.

Il dirigente generale del Dipartimento Programmazione e Finanze, Elio Manti, ha illustrato al tavolo – attraverso schede esaustive – gli interventi in infrastrutture programmati dalla Regione Basilicata, quelli già avviati ed altri da realizzare nel 2017. Nell’ambito del Patto per la Basilicata sono stati previsti 70 interventi, per 359 milioni di risorse. Nel 2016 sono state avviate opere per dieci milioni di euro, 63 milioni sono stati programmati nel biennio 2016-2017, oltre a 13 interventi per 169 milioni a regia dell’Anas.

Per quanto riguarda Matera 2019 “sono stati previsti circa 10 milioni di euro di interventi: 3,7 per il completamento del Campus universitario e 7 milioni per azioni materiali e immateriali”.

Nel corso dell’incontro il governatore Pittella ha chiesto anche “l’istituzione di una banca progetti sul dissesto idrogeologico e sulla sicurezza dell’edilizia scolastica, con un fondo di rotazione, con la Regione a fare da garante: un’idea creativa che consentirebbe ai Comuni di accelerare la spesa”. Non è mancato, l’intervento dell’Autorità di gestione del Programma operativo Fesr, Antonio Bernardo, che ha elencato progetti e strategie messe in campo e da realizzare nelle diverse aree individuate (con un movimento di risorse di circa 100 milioni di euro).

“Sono stati già realizzati – ha detto al termine della riunione il ministro per la Coesione territoriale, Claudio De Vincenti – 70 interventi, tra quelli previsti nel Patto con una mobilitazione di risorse di quasi 360 milioni di euro sul fondo di Sviluppo e di coesione. Questo significa che la metà della dotazione a disposizione è stata utilizzata dalla Basilicata, che ha avviato pure interventi con altre fonti finanziarie, ad esempio con i fondi strutturali europei. Il Patto in Basilicata sta marciando bene e con interventi concreti. Quella di oggi – ha proseguito – è stata una riunione utile e fruttuosa. Adesso bisogna accelerare ulteriormente, per dimostrare che quello che abbiamo scritto non è soltanto un documento, ma sono fatti concreti”. A conclusione dell’incontro, il governatore Pittella ha chiesto la collaborazione del governo, “per uscire da una significativa emergenza climatica, che ha colpito soprattutto l’agroalimentare di qualità”, ma anche “la possibilità di potenziare la capacità amministrativa sull’assistenza tecnica” e di intervenire “sul tetto di spesa nella Sanità, che fissa la sua capacità al 2004, meno l’1,4 per cento”. Una nuova riunione del tavolo, su proposta del Ministro, si terrà entro la fine di febbraio.

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Braia: “Incontri e condivisione della strategia nella programmazione Alsia”

Razionalizzazione della spesa, riorganizzazione del comparto agricolo lucano in coincidenza con l’avvio della nuova programmazione e rilancio dell’Agenzia lucana di Sviluppo e di innovazione in agricoltura, di concerto con il Dipartimento Politiche agricole e forestali.

Sono questi gli obiettivi di un ciclo di incontri territoriali programmati nella prossima settimana con i portatori di interessi collettivi (stakeholder) e presentati questa mattina a Matera presso la sede dell’Alsia. “Un cambio di passo – dichiara l’assessore alle Politiche agricole e forestali Luca Braia – anche per l’Alsia che, dopo 10 anni di commissariamento, secondo le indicazioni inserite nella legge n. 9 del 2015, deve tornare ad essere complementare e funzionale all’agricoltura di Basilicata, accompagnandone i processi di sviluppo, agli agricoltori ed alle filiere, diventando il collettore delle conoscenze e punto di riferimento, nella logica della perfetta integrazione delle attività previste nella mission con quelle del Dipartimento Agricoltura.

L’Agenzia ritorna a svolgere il ruolo assegnatole dalla legge regionale n. 38 del 1996 che la istituiva e ad essere protagonista insieme agli agricoltori, alle filiere ed alle associazioni di categoria nell’erogazione di servizi e nell’assistenza, nell’accompagnamento e nella consulenza, in un progetto strategico di rilancio dell’agricoltura in Basilicata. Il programma annuale 2017 sarà declinato attraverso la condivisione della strategia attraverso incontri sul territorio che segnano il cambio di passo e la volontà di agire insieme ed in maniera sinergica. Silvicoltura e acquacoltura si aggiungono come nuovi ambiti rispetto ai quali organizzare specifiche attività di supporto alle imprese nell’ottica della produttività.Una battaglia che ho personalmente portato avanti sin dalla precedente legislatura, quando da consigliere mi sono battuto contro la chiusura dell’Alsia e per la sua riorganizzazione che oggi, guidando il Dipartimento Agricoltura, voglio portare fino in fondo, valorizzando il ruolo dell’Agenzia che, finalmente, con un direttore come Domenico Romaniello, può tornare a definire ed attuare traiettorie di sviluppo e strategie in linea con le funzioni a cui è vocata e preposta.”

Le Aziende agricole sperimentali dimostrative dell’Agenzia svolgeranno un ruolo centrale sia nell’identificazione dei bisogni che nell’erogazione dei servizi anche di prossimità.“L’individuazione dei risultati attesi – dichiara il direttore dell’Alsia Domenico Romaniello – per ciascuna delle attività da inserire nel Programma, la progettazione della azioni da realizzare con l’indicazione del ruolo di ciascun soggetto attuatore e la definizione degli indicatori sulla base dei quali misurare il conseguimento dei risultati programmati sono gli elementi di maggiore novità della programmazione dell’Agenzia. Laddove possibile si sperimenteranno esperienze di co-progettazione con i soggetti interessati. L’obiettivo generale dell’Alsia è di costruire un programma condiviso con gli stakeholder che possa contribuire a migliorare la diffusione della conoscenza in agricoltura e nell’agroalimentare.”

Gli incontri si svolgeranno nelle sedi periferiche e nelle aziende sperimentali nel corso della prossima settimana secondo il seguente calendario:

– 12 dicembre 2016, ore 10 – Tema Cerealicoltura, presso Cooperativa “La Riconquista” Contrada San Felice – Lavello (Pz)

– 12 dicembre 2016, ore 15.30 – tema Vitivinicoltura, presso A.A.S.D. Incoronata SS. Monticchio laghi Km 2,1 – Melfi

– 13 dicembre 2016, ore 15.30 – tema Ortofrutta, presso A.A.S.D. Pantanello SS. Jonica Km 448.2

– 14 dicembre 2016, ore 10.30 – tema Latte e derivati, presso A.A.S.D. Bosco Galdo Via Grumentina, 118 – Villa d’Agri (PZ)

– 15 dicembre 2016, ore 10.00 – tema Zootecnia, presso Biblioteca Provinciale di Potenza Viale dei Maestri n.13 – Potenza

– 15 dicembre 2016, ore 15.30 – tema Agriturismi, fattorie didattiche e sociali, presso Biblioteca provinciale di Potenza Viale dei Maestri n.13 – Potenza

Tali appuntamenti sono finalizzati a identificare i bisogni dei sistemi territoriali regionali in termini di servizi di supporto alle imprese agricole, agroalimentari e agroindustriali regionali su cui organizzare la programmazione delle attività da inserire nel Programma annuale 2017 dell’Alsia.

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Patto per la Basilicata, De Vincenti incontra Pittella

Il governatore lucano: “Esempio tangibile del lavoro che il Governo nazionale ha da tempo messo in piedi per questa regione e rappresenta una grande opportunità di crescita e sviluppo”

Tempi di attuazione del “Patto per Basilicata” ed emendamenti alla legge di bilancio sono i principali temi affrontati questa mattina, nel corso di un incontro operativo, che si è svolto nella sala Verrastro della Giunta regionale, tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti, il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, gli assessori Luca Braia e Francesco Pietrantuono, i direttori generali e le autorità di gestione dei Fondi europei.

“Il Patto per la Basilicata è già operativo e nelle prossime settimane – ha spiegato il sottosegretario De Vincenti – partiranno i primi investimenti che riguarderanno cinque linee, quali infrastrutture, ambiente, sviluppo economico e produttivo, turismo e cultura, welfare e legalità. Un Patto molto corposo ed efficace che consentirà di collegare la Basilicata alle regioni limitrofe e quindi al resto d’Italia e che ha come orizzonte temporale il 2019, anno di Matera Capitale europea della Cultura”.

“Il Patto per la Basilicata è un esempio tangibile del lavoro che il Governo nazionale ha da tempo messo in piedi per questa terra – ha affermato il governatore Pittella – e rappresenta una grande opportunità di crescita e sviluppo, perché ci consente di mettere a sistema le risorse già a disposizione dell’Ente, con ulteriori fondi destinati alle regioni del Sud”.

In particolare, Pittella si è soffermato sul finanziamento di alcune opere strategiche, come la linea ferroviaria Matera-Ferrandina e il collegamento Salerno-Potenza-Taranto che “rappresentano un grande e positivo risultato – ha aggiunto il presidente – frutto di un impegnativo lavoro dei parlamentari lucani, i quali hanno saputo mettere da parte ogni divisione politica per raggiungere insieme questo straordinario risultato”.

Pittella ha inoltre posto all’attenzione del sottosegretario De Vincenti tre emendamenti alla legge di bilancio – presentati dagli onorevoli lucani alla Camera e che a breve dovranno essere riproposti al Senato – riguardanti una eventuale deroga al tetto di spesa sul personale nella sanità che nel 2004 (anno di riferimento della norma) non teneva conto del sistema di emergenza-urgenza e del Crob di Rionero in Vulture diventati operativi successivamente; la deroga all’assunzione di dipendenti nell’Arpab da finanziare con risorse regionali e la possibilità di eliminare la sanzione che ha colpito il Comune di Potenza, in seguito allo sforamento del Patto di stabilità nell’anno in cui è stato decretato il dissesto finanziario.

Il sottosegretario De Vincenti si è dichiarato disponibile ad interessarsi alle tre questioni, aprendo in particolare uno spiraglio sia per le assunzioni in Arpab (a patto che le risorse siano esclusivamente regionali), sia per un alleggerimento della sanzione al Comune di Potenza, essendo già attivo un tavolo nazionale con l’Anci.

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Stato dell’arte PSR Basilicata 2014-2020: concluso il Cds

Seconda riunione del Comitato di Sorveglianza del PSR Feasr Basilicata 2014-2020 Illustrata l’attuazione del programma: impegnati 281 milioni di euro tra passata e nuova programmazione, pari al 41% delle risorse

Si è svolta questa mattina, presso l’Ente Parco di Gallipoli Cognato, ad Accettura, la seconda riunione del Comitato di Sorveglianza del PSR FEASR Basilicata 2014-2020, presieduta dall’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia e condotta dall’Autorità di gestione del PSR Basilicata 2014-2020, Rocco Vittorio Restaino. All’incontro hanno partecipato il dirigente generale, Giovanni Oliva, i dirigenti del Dipartimento Politiche agricole e forestali, i referenti della DG Agri – Commissione Europea, i rappresentanti del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, gli altri dicasteri coinvolti, i responsabili dei dipartimenti regionali e i referenti del partenariato economico e sociale (organizzazioni e ordini professionali, associazioni, sindacati, organizzazioni di categoria), insieme al valutatore indipendente e i referenti dell’organismo pagatore Agea.

“Da maggio ad oggi – ha illustrato durante la riunione Rocco Vittorio Restaino, Autorità di Gestione del PSR FEASR Basilicata 2014-2020- con 680 milioni di euro di dotazione finanziaria del programma, di cui 411,5 milioni rivenienti dal Fondo Europeo Agricolo Regionale, sono stati impegnati 281,1 milioni, pari al 41,4% delle risorse programmate, di cui il 23% connesso all’attivazione di nuovi bandi e il 18% alla transizione del PSR 2007-2013. Grazie a 14 nuovi bandi emanati – ha continuato l’Autorità di Gestione – inclusivi del bando di selezione delle strategie di sviluppo locale per l’approccio Leader e 3 avvisi di manifestazioni di interesse per la cooperazione, sono stati attivati 157,3 milioni di euro di risorse pubbliche. Il livello dei pagamenti erogati per i bandi della nuova programmazione – ha proseguito Restaino – corrisponde a 34 milioni di euro, ovvero al 13% dell’impegnato e al 5% della dotazione finanziaria del programma.
L’Autorità di Gestione ha inoltre riferito che il primo target di spesa FEASR del PSR Basilicata 2014-2020, fissato al 31.12.2018 secondo la regola dell’N+3, prevede un importo di spesa pari a 87,6 milioni di euro. Al 30.11.2016, il livello dei pagamenti del PSR 2014-2020 si attesta al 38% del target fissato al 31/12/2018.

La seduta è continuata con l’illustrazione dello stato dell’arte sull’adozione del Sistema informativo agricolo regionale già integrato con i sistemi di autenticazione, con la centrale bandi, con le infrastrutture tecnologiche e con i moduli Uma e anagrafe unica regionale, con cui si completerà il progetto web per la realizzazione dell’unico Portale dei Servizi in agricoltura. Durante l’incontro sono state illustrate le informative sul piano di azione della condizionalità ex ante, per informare sul rispetto dei pre-requisiti soddisfatti su Aiuti di Stato, Appalti Pubblici, risorse idriche ed energetiche, la garanzia di una maggiore efficiente ed efficace attuazione del programma. La riunione si è conclusa con le informative del nucleo di valutazione degli investimenti pubblici sul piano di valutazione, su metodi, obiettivi e strumenti finanziari da adottare, e sulla valutazione ex post del programma 2007/2013.

Le slide con la relazione dettagliata sono consultabili e scaricabili sul sito www.basilicatapsr.it 2014/2020.

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Braia: “La biodiversità come modello di sviluppo”

Istituita la “Comunità del cibo e della biodiversità di interesse agricolo e alimentare dell’area Sud della Basilicata” (Pollino-Lagonegrese)

“Dobbiamo vincere la sfida alla omologazione perché la biodiversità può avere un ruolo primario per il rilancio della nostra regione. Oggi, con la firma di questo accordo diciamo “Si” a un modello nuovo di comunità nel quale ognuno degli attori, dalle istituzioni alle scuole coinvolte, dai produttori ai consorzi di tutela, deve fare la propria parte per generare nuovi modelli di sviluppo. Biodiversità significa tipicità e identità territoriale: può e deve diventare unicità, su cui creare proprio quel valore che ci rende distintivi, attrattivi e che ci permette di proporre un territorio e degli alimenti ricercati da turisti e visitatori.”

Lo ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia intervenendo a Rotonda, dove, con la firma di un accordo, si è istituita la “Comunità del cibo e della biodiversità di interesse agricolo e alimentare dell’area Sud della Basilicata” (Pollino-Lagonegrese) “I processi di cambiamento hanno effetti se una comunità nel suo insieme ne prende coscienza. Dietro la costituzione della comunità del cibo e della biodiversità c’è un patto territoriale che deve vedere tutti protagonisti attivi. La Basilicata, è oramai evidente, è uno straordinario territorio con grandissime potenzialità naturali. Una regione che conserva la sua biodiversità e che deve oggi fare un salto di qualità fondamentale, prendendo coscienza delle enormi potenzialità e passando dall’esclusiva azione di tutela e conservazione, che è stata decisiva per il mantenimento del contesto ottimale, a un processo di consapevole valorizzazione.

Abbiamo le regole che tutelano la biodiversità ed ora dobbiamo far diventare tutto questo valore economico, soprattutto per contrastare lo spopolamento proprio dei luoghi in cui è esattamente la principale caratteristica, anche grazie alla nuova generazione di agricoltori che con i primi insediamenti è chiamata ad affrontare la sfida. In queste aree in cui non si può fare agricoltura intensiva, dobbiamo essere capaci di essere complementari nelle azioni e costruire un sistema virtuoso in cui i territori diventano caratterizzati proprio dalla loro tipicità, che è esattamente la diversità che va comunicata, promossa e venduta. L’istituenda comunità del cibo e della biodiversità dovrà far crescere la consapevolezza e al contempo trasformare l’attività agricola mettendo in campo anche modelli di produzione e commercializzazione che rispettano l’ambiente e sono sostenibili dal punto di vista della biodiversità, rappresentando modelli comportamentali e di produzione che vengono scelti sia dalla comunità che mangia e sia dalla comunità che vuole visitare luoghi unici.

La Basilicata diventa quindi un brand perché è un luogo nuovo, elemento di scoperta e di grande novità anche grazie alla grande vetrina di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. E’ arrivato tempo nuovo di vivere la biodiversità della Basilicata come unicità di un popolo che vive nella sua dimensione territoriale e la porta a valore. Ci promuoviamo come territorio, con una capacità di attrazione differente, un modello collettivo, una comunità, anche nelle fiere specializzate. Diverse sono le misure del PSR Basilicata 2014-2020 messe a disposizione di chi intorno alla biodiversità vuole creare un investimento economico e sviluppo. Dalla misura 10 (allevatori custodi, agricoltura integrata, semina su sodo) alla misura 11 sul biologico su cui abbiamo fatto l’importante scelta politica di mettere a disposizione 87 milioni di euro e circa il 40% in più dei premi, proprio perché le caratteristiche di poca antropizzazione ci consentono di essere credibili per la pratica del biologico e aggredire un mercato enorme di persone che oggigiorno vogliono mangiare bene e mangiare sano. Oltre 2400 aziende si occuperanno di biologico nei prossimi anni per un totale di circa 74 mila ettari. Non possiamo perdere l’occasione. La misura 16 relativa alle filiere e la misura 3.2 di imminente uscita per la promozione e valorizzazione delle produzioni di qualità, saranno altri strumenti economici per i territori.

Abbiamo cominciato – conclude l’Assessore Luca Braia – il percorso di unificazione del testo unico sulla multifunzionalità in agricoltura che comprenderà agriturismo, turismo rurale e agricoltura sociale. Con la sfida aperta di arrivare ad utilizzare il 100% dei prodotti lucani nei nostri agriturismi che sono la vera porta dell’accoglienza in Basilicata, come già fanno ad esempio già in Toscana. E’ il tempo del coraggio e di scelte di cambiamento. La Biodiversità diventa quindi l’elemento per difenderci dall’omologazione, per differenziarci e farci apprezzare e riconoscere per quello che è la nostra unicità. E’ il tempo della biodiversità culturale per la Basilicata e come comunità dobbiamo saper cogliere ogni opportunità, insieme.”

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Braia: “Rispetto degli impegni sulla forestazione per l’annualità 2016”

Ancora una volta, la Regione Basilicata interviene per assicurare la chiusura del piano operativo annuale 2016, arginando il rischio di mancato completamento delle giornate per l’intera platea degli addetti forestali, compresi i progetti speciali, nonostante i numerosi problemi gestionali ed amministrativi connessi al frazionamento delle competenze e delle responsabilità del comparto, ai ritardi con cui, ci auguriamo, si approverà l’assestamento di bilancio 2016 previsto entro il 30 novembre, nel rispetto degli impegni assunti dal Dipartimento Politiche agricole e forestali nei confronti dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali”. Lo comunica l’assessore alle Politiche agricole e forestali Luca Braia.

La Giunta Regionale ha approvato la seconda variante suppletiva del Piano annuale 2016 in attuazione delle linee programmatiche del settore forestale che prevede un investimento complessivo a valere su fondi regionali e autorizzando l’utilizzo delle somme disponibili in cassa, presso le amministrazioni comunali capofila, dai trasferimenti derivanti dalla gestione commissariale delle ex Comunità montane alle Aree Programma, a parziale o totale copertura delle necessità finanziarie.

“Abbiamo recuperato – dichiara l’assessore Braia – quota parte dei fondi necessari dai trasferimenti effettuati in passato alle ex Comunità montane ed ora esistenti nelle aree programma, verificando con le amministrazioni comunali capofila interessate una disponibilità nelle casse degli Enti delegati di una somma di circa 5,3 milioni di euro, in attesa dell’assestamento di bilancio. Abbiamo recuperato ulteriori fondi residui, per circa 1,3 milioni di euro, tra i capitoli del corrente bilancio regionale.

Tali somme, di fatto, – sottolinea l’esponente del Governo regionale – sono da ritenersi disponibili per concorrere al fabbisogno finanziario occorrente per il conseguimento dei livelli occupazionali stabiliti dal piano operativo annuale 2016. Garantiamo così anche le 130 giornate contributive per ciascun operaio, e le 151 giornate per gli addetti impegnati nelle aree delle estrazioni, in tutti i cantieri e chiudiamo il 2016 con la consapevolezza che una nuova annualità per il settore forestazione, da vivere nelle stesse condizioni di emergenza organizzativa e finanziaria, senza neanche una diversa prospettiva, ritengo sia sostanzialmente insostenibile ed inaccettabile.

La strada da intraprendere, come già ripetuto più volte, è stata delineata nella proposta di riforma e riorganizzazione del comparto forestale regionale che punta sul lancio delle filiere produttive, utili per dare futuro e sostenibilità economica al comparto, proposta che si apre a modifiche a patto che non si snaturi negli obiettivi legati alla produttività ed alla riorganizzazione totale, nel segno della discontinuità con lo stato attuale di governance.

Una riforma che richiede coraggio e lungimiranza – conclude l’assessore Luca Braia – per cambiare modelli che hanno, a detta di tutti gli attori, sostanzialmente fino ad oggi fallito, alla luce anche delle ultime aggiuntive difficoltà attestate da tutte le aree programma che, attraverso i comuni capofila, in questi giorni hanno dovuto rivedere vecchie contabilità e rendicontazioni per ritrovare e recuperare fondi inutilizzati e da utilizzare esclusivamente per il comparto, indagando su responsabilità decisionali pregresse, prese spesso in maniera autonoma.”

Quarto pacchetto dei bandi Psr Basilicata 2014-2020: intervista a Luca Braia

L’assessore alle Politiche Agricole della Regione Basilicata, Luca Braia, illustra le opportunità offerte dai fondi europei a sostegno del settore primario, presentati il 25 ottobre nella Sala Verrastro della Giunta Regionale.

 

Presentazione del quarto pacchetto di bandi Psr Basilicata 2014-2020

Si è svolta questa mattina, nella Sala Verrastro della Giunta Regionale, a Potenza, la conferenza stampa dedicata alla presentazione del quarto pacchetto di bandi del Psr Basilicata 2014-2020 che, con 12 milioni di euro, incentiva, sulla base di un finanziamento quinquennale, la produzione integrata e l’agricoltura conservativa per gli agricoltori lucani.

All’incontro con i giornalisti sono intervenuti l’assessore Luca Braia, il dirigente generale Giovanni Oliva, l’Autorità di gestione del Psr Basilicata 2014-2020, Rocco Vittorio Restaino, i dirigenti del Dipartimento Politiche agricole e forestali, Ermanno Pennacchio e Giuseppe Eligiato, e hanno partecipato anche le organizzazioni agricole Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri. Per conto dell’Abi è intervenuto il presidente della Commissione regionale Abi, Antonio Luongo.

“In soli 11 mesi dall’approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 e con un lavoro incessante degli uffici dipartimentali che stanno interpretando al meglio il nuovo corso e la nuova impronta che stiamo cercando di dare al comparto agricoltura in Basilicata – ha dichiarato l’assessore alle Politiche agricole e forestali Luca Braia – abbiamo, ad oggi, impegnato 180,6 milioni di euro di risorse pubbliche, emanando dieci bandi e tre manifestazioni di interesse proposte al mondo della ricerca ed alle imprese stimolando all’aggregazione in filiere.

A meno di 75 giorni dalla scadenza del 29 luglio scorso sono concluse le istruttorie delle 798 domande presentate e relative al primo pacchetto di bandi emanati a maggio 2016 relativi al primo insediamento che consentirà l’avvio delle attività per 185 giovani agricoltori, mentre già siamo pronti ad aprire la seconda finestra per altri 200 giovani il 10 novembre prossimo e che si dovrebbe chiudere a febbraio.

Agricoltura di qualità e sostenibile a tutela dell’ambiente, per sintetizzare questi due bandi che seguono il grande sforzo compiuto a sostegno delle 2281 pratiche di biologico finanziate, che oggi presentiamo e proponiamo per la prima volta in Basilicata e che fanno riferimento alla misura 10 del Psr e che consistono nell’adozione di pratiche agronomiche innovative, in grado nel breve tempo di far produrre di più nel rispetto dell’ambiente e dei suoli.

Una dotazione finanziaria di ben 10 milioni di euro per incentivare la semina su sodo, al fine di preservare e migliorare la risorsa suolo con la non lavorazione eccessiva, la rotazione delle colture e le coperture vegetali obbligatorie ed altri 2 milioni di euro per i prossimi 5 anni destinati all’agricoltura integrata con la riduzione drastica ed utilizzo controllato di prodotti fitosanitari. Siamo già al lavoro per far uscire altri 4 bandi entro la fine dell’anno. Abbiamo appena firmato l’accordo con Abi, seconda regione del Sud Italia, per mettere in campo le condizioni più efficaci di accesso al credito ai beneficiari delle misure del Psr Basilicata 2014-2020 e avviato una rivoluzione in termini di semplificazione, efficienza, trasparenza, cooperazione, coordinamento e digitalizzazione con l’adozione del sistema informativo Sia-Rb attraverso cui gli uffici gestiranno l’intero Psr 2014-2020 e, a regime, tutte le pratiche amministrative agricole.”

“Sono 798 le domande – ha dichiarato Giovanni Oliva – pervenute sulla misura dedicata ai giovani agricoltori su cui abbiamo impegnato 24 milioni di euro; 2.281 le domande quinquennali pervenute per l’introduzione e il mantenimento dell’agricoltura biologica, che vede un impegno di 87,3 milioni di euro; 7.973 quelle per l’indennità compensativa, con 5,6 milioni di euro impegnati e 52 per gli agricoltori custodi con 1,6 milioni di euro per la salvaguardia delle razze animali. A questi si aggiunge anche il bando per la realizzazione delle 5 strategie di sviluppo locale da prescegliere su 9 pervenute, che vede un impegno complessivo per l’azione di Leader di 37,4 milioni di euro e un primo stanziamento di 400 mila euro.”

“Oggi si aggiunge un ulteriore tassello per le misure cosiddette a superficie- ha affermato Ermanno Pennacchio – dirigente dell’Ufficio Ueca – nel presentare il quarto pacchetto di bandi del Psr Basilicata 2014-2020 dedicato alla produzione integrata e all’agricoltura conservativa. Con una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro per la semina su sodo, perseguiamo il fine di preservare e migliorare la risorsa suolo con la non lavorazione, con un effetto positivo anche sul contenimento del dissesto idrogeologico e sulla stabilità dei versanti. Agli interventi principali si può aggiungere l’impegno volontario della copertura vegetale per la protezione del suolo (cover crops) per prevenire l’erosione del suolo e l’inquinamento dell’acqua. Con altri 2 milioni di euro – per la produzione integrata – ha concluso Pennacchio – incentiviamo gli agricoltori ad un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti attraverso il rispetto dei Disciplinari di produzione Integrata che favoriscono la riduzione di prodotti impattanti per l’ambiente, contribuendo in modo significativo alla conservazione della biodiversità e al miglioramento della risorsa idrica”.

Per entrambe le misure l’impegno dura cinque anni e l’aiuto è corrisposto sulla base degli ettari e delle colture praticate. La data di scadenza è il 15 maggio 2017.

“Per favorire la progettazione da parte degli enti pubblici – ha dichiarato Giuseppe Eligiato – abbiamo differito di 30 giorni la data di scadenza dei bandi sia per la misura 7.4 Investimenti per la creazione, modernizzazione ed estensione dei servizi di base per le popolazioni rurali, che per la misura 7.5 Investimenti per fruizione pubblica di infrastrutture ricreative, turistiche su piccola scala ed informazioni turistiche. Il differimento al 30 novembre 2016 consente la presentazione delle istanze da parte dei comuni e delle Unioni dei Comuni e delle Province di Matera e Potenza, come richiesto dagli stessi amministratori, in modo da poter contare anche sulla qualità dei progetti esecutivi da presentare”.

“Anche per le manifestazioni di interesse dedicate alla cooperazione – ha aggiunto Rocco Vittorio Restaino – è stata prorogata la data di scadenza al 15 novembre 2016 in modo da andare incontro alle richieste provenienti dal partenariato e dalle associazioni di rappresentanza del mondo agricolo. Le proroghe sono state concesse per la misura 16.0, per favorire la raccolta di analisi sulla sostenibilità dell’approccio di filiera, per accrescere la concentrazione dell’offerta tra produttori, per la misura 16.1 dedicata alla costituzione dei gruppi operativi dei Partenariati europei per l’innovazione impegnati nella realizzazione di progetti in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura lucana, e per la misura 16.2, per realizzazione di progetti pilota e di sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi, metodi e tecnologie e sui quali ci aspettiamo un buon esito a fronte della vivacità e delle potenzialità del mondo della ricerca presenti sul territorio.

Stiamo anche per terminare – annuncia Restaino – l’istruttoria delle 798 domande pervenute per l’insediamento di giovani agricoltori. 182 risultano essere le domande ammissibili di cui 61 inoltrate da donne e 121 da uomini. Il 57,7% delle domande proviene dalla provincia di Matera e il 35,7% dalla provincia di Potenza, prevalentemente dal Metapontino e dalla Collina Materana (24,7%), Vulture Alto Bradano (16%), Val d’Agri (14,3%) e Marmo Melando (13,7%). Il 40% dei giovani richiedenti risulta avere un diploma in ambito agrario e il 23% una laurea in ambito agricolo e equipollente. Risultano finanziabili 92 aziende con oliveti per produzione olive da olio, 72 per ortaggi, 70 per altre colture permanenti, 66 per frumento duro, 77 aziende di ovicaprini, 79 di bovini, 21 per suini. La secondo finestra per l’accesso al secondo bando verrà aperta ai primi di novembre, e in concomitanza si pubblicherà la graduatoria definitiva del primo intervento, si svolgeranno le verifiche in loco e successivamente si pubblicherà il bando Misura 4.1 in modalità integrata”.

“Accogliamo con ammirazione l’efficiente e veloce operato dell’amministrazione regionale e del dipartimento Politiche agricole e forestali – ha dichiarato Antonio Luongo dell’Abi. La Regione Basilicata è la seconda, dopo la Sardegna ad adottare l’accordo con l’Abi per favorire le condizioni più efficaci di accesso al credito per i beneficiari delle misure del Psr Basilicata 2014-2020, facilitando le procedure da parte delle imprese e rendendo più efficiente l’utilizzo delle risorse. Le imprese beneficiarie – ha concluso Luongo, possono richiedere un contributo un finanziamento pari al 100% del progetto e saranno snelliti i tempi per conoscere l’esito di una istruttoria. Come Abi, stiamo già coinvolgendo le banche del territorio che prendono parte all’accordo per venire incontro alle esigenze degli imprenditori agricoli lucani”.

Allegati: Bozza di presentazione del IV pacchetto Psr

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