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Riparto del fondo sanitario, 5 milioni in più alla Basilicata

L’assessore Franconi ha partecipato alla commissione salute della Conferenza delle Regioni. Da quando si è insediato il governo regionale la dotazione finanziaria è aumentata di 42 milioni di euro.

La Regione Basilicata per l’anno 2017 potrà contare su una dotazione finanziaria di un miliardo e 52 milioni di euro per il sistema sanitario lucano. Lo rende noto l’assessore regionale alle Politiche per la Persona, Flavia Franconi, che tra ieri e oggi ha partecipato alla Commissione salute della conferenza delle Regioni e successivamente alla Conferenza dei presidenti convocata per decidere il riparto del fondo sanitario regionale.

“Dopo una difficile e lunga trattativa portata avanti con il presidente Marcello Pittella, la Basilicata – aggiunge Franconi – ha ottenuto un altro positivo risultato. Infatti, nonostante la diminuzione della popolazione lucana, è aumenta di ulteriori 5 milioni di euro il fondo destinato alla nostra regione .

Si tratta di un risultato positivo che si aggiunge agli altri traguardi raggiunti. Infatti, da quando si è insediato il governo regionale, e cioè dal 2014 ad oggi, la Basilicata ha visto aumentare la dotazione finanziaria per il sistema sanitario regionale di oltre 42 milioni di euro.
“Risorse – aggiunge Franconi – che serviranno a potenziare i servizi posti a disposizione dei cittadini nel quadro di una riforma generale finalizzata a mettere in sicurezza il quadro finanziario e a rendere ancora più efficienti le strutture sanitarie lucane”.

Ospedale di Lagonegro, entro fine mese la gara per il progetto di ampliamento

Pittella: va risolto un problema di capienza e efficientemento dei percorsi di diagnosi, ricovero e cura all’interno di tale nosocomio

“Entro fine mese la Stazione unica appaltante della Regione Basilicata pubblicherà il bando di gara per l’affidamento del servizio di progettazione esecutiva propedeutico all’ampliamento dell’ospedale di Lagonegro”.

Lo ha annunciato questa mattina il governatore lucano, Marcello Pittella, nel corso di un incontro al quale hanno partecipato il sindaco di Lagonegro, Pasquale Mitidieri, il direttore generale della Presidenza della Giunta, Vito Marsico, della Stazione Unica Appaltante, Raffaele Rinaldi, dell’Azienda ospedaliera San Carlo, Rocco Maglietta e dell’Azienda sanitaria del Potentino, Gianni Bochicchio.

“Lo stanziamento complessivo – ha spiegato Pittella – ammonta a 13 milioni di euro. E verrà utilizzato per risolvere un problema di capienza e efficientemento dei percorsi di diagnosi, ricovero e cura all’interno del nosocomio, attraverso la realizzazione di un nuovo padiglione. La Stazione unica appaltante – ha aggiunto – attraverso una gara pubblica affiderà il servizio di progettazione esecutiva per la realizzazione dei nuovi spazi a supporto del vecchio ospedale. Per cui da subito proviamo a decongestionare l’operatività dell’attuale nosocomio, affidando il controllo delle varie fasi progettuali alla direzione strategica di cui fanno parte i vertici della Presidenza della Giunta, della Suab oltre che di Asp e San Carlo di Potenza. Si tratta – ha concluso Pittella – di un importante risultato per Lagonegro e per l’intero territorio”.

Durante l’incontro è emerso, inoltre, che durante la fase di ampliamento sarà comunque assicurata tutta l’attività sanitaria presente attualmente nella struttura. La Stazione unica appaltante ha garantito, infine, priorità assoluta all’indizione dell’espletamento della gara che riguarda una questione di programmazione sanitaria dell’area Sud della regione particolarmente urgente, sensibile ed importante.

Pittella sul riordino del sistema sanitario regionale

Il presidente della Regione Basilicata intervenendo oggi in Consiglio regionale ha messo in evidenza i tratti caratteristici del disegno di legge che cambierà la Sanità lucana, ribadendo la necessità di “fare rete”

Emergenza, territorio, acuzie. Per il governatore lucano, Marcello Pittella, sono questi i tre punti fondamentali ed aggreganti del lavoro svolto in vista del riordino del sistema sanitario regionale. Il presidente lo ha ribadito anche oggi, aprendo la discussione in Consiglio regionale prima del voto sul disegno di legge che cambierà non poco la sanità lucana.

“Il lavoro che abbiamo svolto sul disegno di legge e che non ci siamo sottratti dal condividere con i territori – ha detto il presidente – si poggia su alcuni punti fondamentali, come l’esigenza di migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e della risposta alla domanda di salute, la riduzione delle liste di attesa e il riconoscimento di vocazione e di funzione di ogni struttura. Tra i presupposti – ha aggiunto Pittella – c’è anche l’idea di non dover assolutamente mettere in discussione la presenza, la sopravvivenza e la qualificazione di tutti gli ospedali in Basilicata. Non ci saranno chiusure o soppressioni. Tutte le strutture – ha garantito – concorreranno per vocazione ad una riorganizzazione della sistema sanitario regionale. I fondamenti della nostra riorganizzazione sono l’emergenza e il territorio: i Pronto soccorso attivi, che manterranno la funzione propria di ospedale che risponde alle acuzie, e le nuove forme di cura e assistenza, che ci consentiranno di andare sempre di più verso la deospedalizzazione.

Questo – ha specificato Pittella – avverrà nelle forme più innovative che la medicina mette in campo: non solo quelle dedicate alle patologie cronico-degenerative, ma anche le buone pratiche riconducibili all’assistenza domiciliare integrata, nella quale siamo terzi in Italia come scala di qualità dopo Emilia Romagna e Lombardia. In Basilicata – ha proseguito – già siamo stati capaci di promuovere e sviluppare innovative forme di deospedalizzazione e di assistenza al cittadino. Lo saremo ancora di più con il nuovo sistema sanitario. La terza parte importante di questo riordino è l’emergenza urgenza. La giunta regionale ha approvato non solo l’acquisto di ulteriori 15 ambulanze, ma ha messo sul tavolo una migliore articolazione della presenza delle stesse sul territorio, in modo da compiere il percorso fino al punto dell’incidente in non più di 21 minuti. Ma stiamo anche aderendo – ha detto ancora – all’idea che si possa, da qui ad alcuni mesi, consentire il volo h24 in tutti i comuni, approfittando dei cambiamenti della normativa sugli atterraggi che permette di utilizzare allo scopo anche piazzali attrezzati e illuminati”.

Il governatore si è poi soffermato sulla legge 161 e sui cambiamenti nella organizzazione del personale ospedaliero (che deve osservare undici ore di risposo dopo le otto di lavoro) determinati proprio da una normativa nazionale “che ci ha messi – ha sottolineato il governatore – in forte difficoltà, così come il limite di spesa sul tetto del personale sanitario che deve rifarsi a quello raggiunto nel 2004, meno l’1.4 per cento”. Pittella, ha poi ricordato “l’importanza di un sistema sanitario che metta in rete il territorio”, ribadendo che “non ci saranno soppressioni di ospedali, come avvenuto in altre regioni italiane” e garantendo che “mai verrà meno il dialogo con i diversi territori per capirne le esigenze e per trovare soluzioni alle criticità”.

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Sanità, visita del presidente Pittella al San Carlo

Il governatore, che ha poi partecipato all’incontro sul tema della trasparenza, ha effettuato un sopralluogo del nuovo padiglione di prossima apertura, dei locali che ospiteranno la Radioterapia e di vari reparti del nosocomio potentino

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha fatto, questa mattina, una visita a sorpresa nei reparti dell’A.O.R. “San Carlo” di Potenza, accompagnato dal direttore generale, Rocco Maglietta, e dal direttore sanitario, Antonio Picerno. Il governatore, che ha poi partecipato all’incontro sul tema della trasparenza, ha avuto modo di fare un sopralluogo del nuovo padiglione di prossima apertura, dei locali che ospiteranno la Radioterapia e di vari reparti del nosocomio potentino.

“Un visita a sorpresa, che inizia oggi al San Carlo, per verificare la vita di tutti i giorni che si svolge nei reparti, nelle corsie e nelle stanze di degenza”, ha esordito il presidente Pittella. “Nella nostra programmazione c’è bisogno necessariamente di verificare e toccare con mano le realtà e di viverle. Anche qui, alla luce di un padiglione A che è stato completamente sgomberato dopo anni perché a rischio di vulnerabilità sismica, abbiamo recuperato spazi virtuosi per quei reparti precedentemente lì ubicati. Primo importante passo in previsione di una riorganizzazione strutturale con finanziamenti che meglio possa organizzare la domanda alla risposta di salute degli utenti del San Carlo”.

“Ho avuto il piacere di visitare il bunker con la Radioterapia e con l’acceleratore lineare che inaugureremo entro marzo; un reparto di Neonatologia iper attrezzato; di Ginecologia e Ostetricia altamente specializzato con sale parto dotate di tecnologia straordinariamente innovativa. Tutte queste cose ci mettono nella condizione di dire che il solco tracciato, che è quello delle riforme, della riorganizzazione, dell’efficientamento dei servizi, è quello giusto”, ha asserito il governatore. “Dobbiamo andare avanti con grande umiltà e responsabilità – ha poi aggiunto Pittella – ascoltando sempre il grido di disagio e di dolore che viene da una società molto ampia e cercare di risolvere e migliorare le nostre prestazioni”.

“L’augurio che posso formulare in questa circostanza – ha detto – è che la Basilicata ritrovi sempre più unità, spirito di squadra e di famiglia e che possa diventare un grande territorio unito che fa quadrato e che possa guardare al futuro con maggiore speranza e fiducia. Dobbiamo mettercela tutta perché ognuno di noi è artefice di questo futuro, provando ad arginare un pensiero anarchico che non serve e non aiuta la qualità delle istituzioni ma anche la vita di una intera società. I segnali che siamo riusciti a dare devono essere vissuti come lo sforzo che con amore e con passione per la nostra terra qualcuno fa e lo fa nell’interesse complessivo. Uniamoci affinché la Basilicata sia sempre più all’avanguardia per traguardare frontiere di unità e di sviluppo”.

Il presidente ha poi rivolto un augurio ai malati. “Il mio primo augurio va ai tanti pazienti che ho avuto la possibilità di salutare stamane, personalmente, e ai tanti che non sono riuscito a raggiungere. A chi vivrà queste feste in ospedale va il nostro pensiero, il nostro abbraccio e la nostra vicinanza – ha affermato Pittella – da uomini di istituzioni dobbiamo dimostrare loro non solo la nostra affettuosa vicinanza ma soprattutto che il nostro ruolo è in primis quello di migliorare la loro e la nostra qualità nella risposta alla domanda di salute. Più qualità ed efficienza, dunque – ha concluso il governatore – credo siano gli ingredienti necessari che accompagnino in questo augurio i pazienti che in questo momento ne hanno bisogno”.

La giornata al “San Carlo” del presidente Pittella si è conclusa nel salone posto al primo piano della palazzina della Direzione strategica del nosocomio, dove il governatore lucano ha incontrato medici, volontari, personale dello staff di direzione, riuniti per la giornata della trasparenza. Spiegando le ragioni della sua presenza, Pittella ha detto che “è stata una visita guidata a sorpresa ma il presidente deve sapere quello che succede al San Carlo. E, certo, capisco tutti i disagi vissuti nei reparti trasferiti per liberare il padiglione A, ma di fronte alla sicurezza non si scherza. Ci sono responsabilità serie che dobbiamo assumerci, sapendo anche che il consenso non sarà immediato. Perché la gente è abituata a ragionare in termini di tutto e subito. E allora tocca fare uno sforzo ulteriore ma  la capacità di ascolto va aumentata. Chi non fa non sbaglia. E io sono sempre pronto a riconoscere gli errori commessi. Per andare avanti, per crescere insieme.

“Se sono qui a salutarvi al termine dell’incontro per la giornata della trasparenza è anche grazie all’eccellente servizio che in un momento difficile, insieme ai vostri colleghi di Lagonegro, avete saputo assicurarmi. Ed esprimo il mio apprezzamento per la vostra capacità di tenuta nonostante le criticità esistenti. E sono quindi convinto che il San Carlo debba essere sempre più un Dea di secondo livello e  per rendere sempre migliore e più efficace questo compito e il ruolo centrale per l’alta intensità di cura nel sistema sanitario regionale a cui siete chiamati,  vi do carta bianca. Chiedetemi quello che vi serve e io sono pronto a darvelo.

Io sono convinto – ha concluso –  che questa fase vada affrontata con piglio decisionista, ma avendo la Basilicata nel cuore  come stella polare del nostro movimento. La gente non conosce i vincoli imposti dal DM 70, dalla legge 161 e quindi dovremo aumentare gli sforzi per migliorare la capacità di stare assieme, di condividere, di ricercare quello che unisce e non quello che divide”.

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La valutazione del personale nelle aziende sanitarie

Il presidente della Regione, Marcello Pittella: “Stiamo provando a delineare una sanità che risponde per qualità ad una domanda diversa di salute. Un sanità che sta provando a rispettare le dotazioni territoriali e a recuperare una sinergia tra aziende in un’ottica di rete”

Si è svolta questa mattina, nella Sala Verrastro della Regione Basilicata, una conferenza stampa per presentare il progetto formativo della Bocconi: “La valutazione del personale nelle Aziende Sanitarie”.

Presenti all’incontro con la stampa il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, il consigliere regionale e presidente della V Commissione, Michele Napoli, il direttore generale dell’A.O.R. “San Carlo” di Potenza, Rocco Maglietta, il direttore generale dell’Asp, Giovanni Battista Bochicchio, il direttore generale dell’Asm Piero Quinto, il direttore generale dell’Ircss-Crob di Rionero in Vulture, Giuseppe Cugno, il direttore sanitario e il direttore scientifico dell’Istituto lucano, i dottori Sergio Maria Molinari e Pellegrino Musto, il responsabile del progetto, Federico Lega, docente della Bocconi, la promotrice del progetto, la ricercatrice lucana Angela Leone,

“Obiettivo del progetto – ha spiegato il direttore generale dell’Asp, Bochicchio – è quello di uniformare i quattro modelli esistenti sulla valutazione del personale, aggiornarli, cancellare le diseguaglianze tra aziende e valutare le best pratice consolidate. Perfezionare dunque l’esistente con il supporto degli esperti della Bocconi”. “Partire dall’omogenizzazione di alcuni percorsi – ha aggiunto Bochicchio – credo sia un ottimo viatico in un momento in cui il nostro sistema regionale si avvia verso la riforma”.

Il progetto, che avrà un costo di 40 mila euro che sarà ripartito tra le quattro Aziende coinvolte (San Carlo, Irccs-Crob, Asp e Asm) durerà 25 giorni e sarà tenuto dagli esperti della Bocconi che formeranno i dipendenti scelti da ciascuna Azienda.

“Siamo felici e onorati di iniziare questo percorso con la Regione Basilicata e le quattro Aziende sanitarie lucane – ha dichiarato il responsabile del progetto, Federico Lega – obiettivo di questo progetto sarà quello di affinare il sistema di valutazione del personale partendo dal presupposto che le Aziende sono in primis formate da professionisti. Possiamo dunque continuare ad investire in sanità e fornire ai professionisti che vi operano tutto quanto loro necessario ma se non aumenta più complessivamente il livello qualitativo tutto resta vano”.

Promotrice del progetto è stata la ricercatrice “bocconiana” di origini lucane, Angela Leone, che ha proposto tale iniziativa al consigliere Michele Napoli. “Quando si hanno a cuore le sorti di una comunità non ci sono steccati politici divisori – ha dichiarato Napoli – quando si tratta di guardare le cose dalla parte migliore, la politica sa stare insieme nell’interesse dei lucani”.

“Stiamo provando a delineare una sanità che risponde per qualità ad una domanda diversa di salute – ha dichiarato il presidente Pittella – Un sanità che sta provando a rispettare le dotazioni territoriali e a recuperare una sinergia tra aziende in un’ottica di rete”. “Proviamo a farlo attraverso un’ipotesi che è in discussione da mesi, discussione che ne sta apportando ulteriori miglioramenti”, ha sottolineato il governatore riferendosi alla riforma del sistema sanitario che, come ha detto, “prova anche a mettere in campo collaborazioni strette, procedure e relazioni efficaci”. “Questa che viene presentata oggi – ha aggiunto – è una di quelle sinergie che prova a ottimizzare, nel merito, nelle competenze e nell’adeguatezza l’operato delle quattro aziende. Proviamo a farlo con chi ha un’esperienza e un know how apprezzato e riconosciuto a livello internazionale”. “E’ un lavoro ‘in progress’ che deve seguire l’evoluzione dei profili e dei ruoli che cambiano nel tempo”.

“C’è un tema, che è quello del merito, che ha sempre scontato un certo occultamento da parte della politica – ha concluso Pittella – Andiamo avanti nel solco tracciato. Sono convinto che il tempo ci consegnerà i risultati degli sforzi che stiamo mettendo in campo. Per noi questa esperienza rappresenta un momento di crescita”.

Sanità, un progetto per la valutazione del personale

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, e il Direttore generale dell’Azienda sanitaria di Potenza, Giovanni Bochicchio hanno convocato per martedì 20 dicembre, alle ore 11.30, nella sala Verrastro del Palazzo della Giunta regionale una conferenza stampa per presentare il progetto formativo della Sda Bocconi “La valutazione del personale nelle Aziende Sanitarie”.

L’iniziativa è finalizzata a organizzare una migliore performance del personale sanitario attraverso percorsi di valutazione coerenti con le aspettative sempre più complesse dei pazienti.

Il corso in tutorship durerà 25 giorni e sarà tenuto da docenti della Bocconi a personale indicato dalle aziende sanitarie.

Convenzione Asp/Ant, consegnate a Pittella 30mila firme

Il presidente della Giunta garantisce l’impegno a trovare una soluzione pur in un quadro normativo particolarmente complesso.

Un ulteriore incontro messo in agenda già nella giornata di lunedì prossimo. La possibilità di immaginare un percorso sperimentale sulla città di Potenza dove si registra un radicamento storico dell’Ant. La conferma dell’impegno  di trovare una soluzione alla vicenda perché resta innegabile il valore straordinario del lavoro svolto, in tutti questi anni, nel fornire assistenza gratuita, specialistica e domiciliare agli ammalati di tumore in Basilicata.

E’ quanto ha annunciato il presidente della Giunta regionale, Marcello Pittella, che ha ricevuto, questa mattina, in sala Verrastro, una folta delegazione della Fondazione Ant  Italia Onlus. Da una quarantina di delegati, tra cui la stessa presidente nazionale, Raffaella Pannuti, e i delegati di Ant Potenza e Ant Val d’Agri, sono state consegnate le 30mila firme raccolte, tra marzo e maggio scorsi, per chiedere alla Regione Basilicata di ripristinare la convenzione con l’Asp, sospesa ad aprile di quest’anno. All’incontro erano presenti, oltre all’assessore alla Politiche per la Persona, Flavia Franconi, il capo di gabinetto della Presidenza Gerardo Travaglio,  i direttori generali dell’ Asp, Giovanni Bochicchio, e del  San Carlo, Rocco Maglietta, accompagnati dal direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria del Potentino Maurizio De Fino, e dai dirigenti medici Ricciuti, Bilancia e Corona.

“Siamo determinati   – ha detto il presidente Pittella – ad approfondire le delicate questioni giuridiche che sono emerse in questi mesi, individuando una soluzione che, all’insegna della massima trasparenza e correttezza amministrativa, possa superare i problemi innescati dal mancato rinnovo (non per nostra volontà) della convenzione con Ant. Certamente – ha sottolineato, rivolgendosi ai giornalisti presenti – non siamo ancora giunti alla conclusione di questo complicato percorso, ma per il momento abbiamo quanto meno allargato la cruna dell’ago: continueremo a lavorare perché questa cruna diventi la finestra attraverso cui far passare la soluzione. C’è piena vicinanza e sintonia di intenti con la Presidente della Fondazione Ant Italia Onlus, così come c’è piena condivisione con tutte le articolazioni della sanità regionale. Stiamo remando tutti nella stessa direzione.  E grazie al senso di responsabilità e alla collaborazione di tutti gli attori in campo, faremo in modo che l’Ant – ha concluso Pittella – resti all’interno della rete delle cure palliative”.

Sanità: Pittella in consiglio comunale a Lagonegro

Consiglio comunale aperto, presso il centro sociale di Lagonegro, per discutere delle sorti della sanità dell’area Sud. Duplice l’argomento della discussione: da un lato il destino dell’attuale presidio ospedaliero di Lagonegro, che quest’anno compie 50 anni, all’interno del progetto di  riordino sanitario regionale; dall’altro i tempi di realizzazione dell’ospedale unico per acuti e la richiesta di trovare una soluzione politica per accelerare i tempi già di per sé lunghi.

Ai lavori dell’assise municipale, presente il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, hanno partecipato i vertici dell’azienda sanitaria di Potenza, numerosi sindaci e amministratori comunali, funzionari e dirigenti regionali, oltre a numerosi cittadini, da tempo costituiti in comitato. “Occorre ragionare sui due temi in maniera distinta”, ha esordito Pittella.

“Per quanto riguarda la realizzazione dell’ospedale unico per acuti siamo nella fase in cui è necessario risolvere una controversia con la ditta. È un dovere sociale e politico non rinunciare a questo progetto. Ma, da parte mia, è doveroso valutare tutti i risvolti tecnici ed economici. Abbiamo in cassa 75 milioni di euro e per realizzare il progetto (per quanto rivisto e ridimensionato) occorre far fronte ad una spesa complessiva di circa 120 milioni di euro. Il primo tema, quindi, è quello di  trovare, tutti insieme, Stato, Regione, Comuni,  i restanti fondi per coprire la spesa. Una cosa è certa: per quanto ci riguarda è rimasta immutata la volontà di dare centralità al presidio sanitario del Lagonegrese”. Pittella ha proposto la costituzione di una task force regionale, alla quale far partecipare una delegazione di sindaci e di cittadini, per monitorare l’iter tecnico-amministrativo dell’intera procedura.

Per quanto riguarda il riordino sanitario – ha sottolineato il presidente Pittella – c’è una richiesta di approfondimento e di discussione per certi versi anche di stop all’iter della riforma da parte del territorio. Noi stiamo provando a spiegare le motivazioni che sottendono questo percorso di riforma, evidenziando che sarebbe pericoloso non avere una legge regionale che riorganizzi a rete il sistema sanitario, dal momento che alcune norme nazionali sull’orario di lavoro, sui tetti di spesa e sul pareggio di bilancio delle singole strutture sanitarie rischiano di metterci in difficoltà sul piano della tenuta dei servizi. Per salvare tutti gli ospedali lucani abbiamo bisogno di un progetto di riordino,  che può essere migliorato ed emendato, sapendo però che è nostra volontà non toccare i servizi e le funzioni dei singoli nosocomi, a partire da quello di Lagonegro.  Abbiamo bisogno di  fare economia di scala e migliorare la qualità delle prestazioni, mettendo in rete le professionalità operanti nei singoli presidi.  Questo stiamo tentando di fare. In caso contrario, così come è accaduto in altre regioni, affideremmo ad una sorta di scure ragioneristica soluzioni che a mio giudizio possono essere evitate. Non ci sono alternative: o proviamo ad accelerare l’ipotesi di riforma, oppure dovremo assumerci in Consiglio regionale la responsabilità di non fare la norma. E non farla, a mio giudizio, significherebbe mettere a repentaglio i servizi che gli ospedali erogano sul territorio”.

Convegno di Cardiologia a Matera, l’intervento di Pittella

“La recente delibera della istituzione del Dipartimento interaziendale di Cardiologia permette, in Basilicata, di dare avvio a una rete che consente a ciascuno di assolvere a una sua propria funzione, in scala”

Una presenza istituzionale doverosa e, soprattutto, un attestato di stima verso la Cardiologia lucana. Ha esordito così il presidente Marcello Pittella intervenendo, oggi nella città dei Sassi, ai lavori del congresso “Matera cardiologia 2016-Il cuore nei Sassi”. Per tre giorni, dal 24 al 26 novembre, i maggiori esperti di questa branca della medicina, iscritti all’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) ed alla Società italiana di cardiologia (Sic), con il patrocinio di Comune, Asm, Regione ed altri enti, discutono di prevenzione e  cura delle patologie cardiache. Il presidente Pittella ha colto l’occasione per affrontare anche il tema legato al Riordino del Sistema sanitario regionale, alla costituzione delle reti integrate e alla costituzione dei dipartimenti interaziendali.

“Penso che questo sia un momento importante per l’intera Basilicata  – ha detto Pittella – che si raccoglie qui a Matera per dire che gli standard di qualità nella Sanità e nell’erogazione dei servizi, in risposta alla domanda di salute, sono abbastanza alti. La Cardiologia fra Matera e Potenza, con i due Dipartimenti d’emergenza e accettazione (Dea) di primo a secondo livello, consegnano a tutti noi sicurezza e perfomance molto significative. Adesso è il momento di irrobustire ciò che sinora ci ha distinto. La recente delibera della istituzione del Dipartimento interaziendale di Cardiologia – ha proseguito Pittella – permette, in Basilicata, di dare avvio a una rete che consente a ciascuno di assolvere a una sua propria funzione, in scala. Nello stesso tempo, proviamo a lanciare con le vicine regioni, a partire dalla Puglia, una sorta di accordo di confine che eviti di duplicare i servizi, riducendo magari la qualità dell’erogazione. Proviamo a combinare gli sforzi e gli investimenti, puntando vicendevolmente a una sorta di azione di razionalizzazione. Se la Basilicata,  con Matera, punta sull’emodinamica, allora non c’è necessità che si replichi tale servizio ad Altamura o a Bari. Cerchiamo  invece di creare una responsabile collaborazione”.

Sui risultati della ricerca del Censis «Gli italiani e la salute», diffusi ieri, a proposito della percezione che i cittadini hanno  nella propria regione sulla riduzione della qualità dell’assistenza sanitaria, con una percentuale che al Sud arriva al 72,2%  il presidente Pittella ha così commentato: “Nemo profeta in patria. Per chi ci abita, nella propria regione c’è sempre qualcosa che manca. Poi magari, la stessa regione viene vantata in tutto il resto d’Italia. Questo accade in Basilicata, come in tutte le regione italiane. Ritengo che oggettivamente negli standard nazionali, la nostra Sanità regionale – sia per conti che per erogazione di servi – sia tenuta in grande considerazione perché ritenuta una delle regioni benchmark, una regione “banco di prova” per efficacia e rendimento. Tutto è perfettibile e migliorabile – ha concluso Pittella – si tratta solo di comprendere qual è l’approccio migliore fra il bicchiere mezzo vuoto e quello mezzo pieno. Noi proviamo a guardarlo mezzo pieno, perché il sentimento e il valore dell’autostima ci incoraggiano ad andare avanti e a fare cose positive”.

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Nuova sede per il Distretto Sanitario di Lauria (video)

E’ stata inaugurata a Lauria la nuova sede amministrativa del Distretto della Salute. All’evento erano presenti, tra gli altri, il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, il sindaco di Lauria, Angelo Lamboglia, e i vertici dell’azienda Sanitaria di Potenza. Ecco una video-sintesi dell’incontro.