A testa alta contro le trivelle in mare

PERCHE’ MANIFESTERO’ A TESTA ALTA CONTRO LE TRIVELLE IN MARE

Sento di aver agito in assoluta coerenza rispetto a quanto ho sempre sostenuto, e cioè che l’ipotesi di estrazioni di idrocarburi nel Mar Jonio sarebbe una scelta sbagliata del Governo nazionale.

Ecco perché, il 15 luglio, sarò in prima linea con i cittadini, insieme al Sindaco di Policoro, Rocco Leone, e ai Governatori di Puglia e Calabria, Emiliano e Oliverio e ai tanti sindaci che parteciperanno alla manifestazione programmata proprio per ribadire con fermezza il nostro no unanime alle trivelle nel mare che rappresenta la nostra storia e che è porta di accesso di una geografia nuova, strategica dal punto di vista sociale e culturale.

E con altrettanta lealtà torno a ribadire che la decisione del governo regionale di non impugnare il decreto Sblocca Italia sia stata una scelta premiante. Come lo è stato prediligere il dialogo costruttivo con i Ministeri.

Abbiamo difeso il futuro della Basilicata e continuiamo a farlo. Abbiamo preteso ed ottenuto numerosi passi indietro del governo centrale per venire incontro alle nostre richieste. E il pressing costante, mio e dei parlamentari lucani, ci ha portato a conseguire obiettivi importanti.
La diversificazione dell’utilizzo di una parte del Fondo del 3%, da risorse per la Card benzina a risorse per la Social card e per azioni di sviluppo e coesione; il recupero delle annualità 2011 e 2012 che rischiavano di andare perdute; il recupero del tesoretto lucano che sarebbe andato a beneficio di altre regioni.

Ma al netto di queste conquiste che io continuo a considerare “storiche”, visto che negli anni passati nessun altro Governo nazionale aveva accolto le nostre richieste, voglio chiarire che la scelta di impugnare o meno, mesi fa, lo Sblocca Italia, per nulla avrebbe inciso sulla decisione del Ministero dell’Ambiente di dare il via libera alla valutazione di impatto ambientale al permesso di ricerca nel mare Ionio, avanzato dalla società Enel Longanesi Developments Srl. Ci siamo posti in una linea di continuità con una posizione chiara e coerente contro le trivellazioni in mare e contro altre estrazioni in aree sensibili della nostra regione che non rientrano negli accordi del 1998 e del 2006.
E diverse e significative azioni a salvaguardia dell’ambiente e della salute umana sono state messe in atto dalla Giunta regionale da inizio legislatura.
Su questo, pertanto,unon accetto mistificazioni e strumentalizzazioni.

Ho sempre rispettato diversità e dissenso ma mi piacerebbe che il dibattito sul tema fosse animato da onestà intellettuale e sincerità. Quella sincerità e lealtà che negli ultimi mesi non sempre ho registrato anche nel mio partito. Più pronto, invece, a richiamarmi a ritualità di circostanza che non mi appartengono e ad alimentare polemiche.

Ho deciso di incontrare il sindaco Leone, qualche giorno fa, come pure la stampa aveva riportato, assolutamente convinto che la battaglia in difesa del nostro ambiente non possa essere discriminata da differenti appartenenze politiche. L’ho fatto da presidente, da cittadino, da medico. L’ho fatto perché ci sono momenti in cui occorre fare fronte comune, al di là della tessera che si ha in tasca. E questo è uno di quelli. L’ho fatto convinto che il mio partito fosse con me.
Ma se la volontà di alcuni è di boicottare la mia azione politica e di quanti la pensano come me, ed in questo caso di istituzioni che lavorano in sinergia a tutela del popolo lucano, lo si dica. Quella non è, di sicuro, la mia battaglia.