Sette Comuni lucani fuori dal digital divide

Dopo Rotonda e Viggianello, anche Accettura, Albano di Lucania, Aliano, Craco, Garaguso, Salandra escono oggi dal digital divide grazie ai fondi stanziati dalla Regione Basilicata con i fondi Feasr, Psr e Fesr.
Quando un paese esce dall’isolamento in cui oggi inevitabilmente lo pone la mancanza della rete Internet, nuove energie possono liberarsi. L’informazione può correre veloce, le opportunità possono essere colte dai più giovani, possono ricongiungersi legami e riavvicinarsi lontananze. Un nuovo potere ritorna nelle mani dei cittadini, quella possibilità di partecipare alla vita pubblica e di conoscere i fatti del mondo che oggi passano tutti di qui, ci piaccia o meno.
Per me era una sfida prioritaria, da Assessore e oggi da Presidente, e sono contento di portare a casa un primo, importante, risultato.

Un anno dalle primarie,

Sento ancora la tensione di quei giorni, la rivivo sulla pelle.
Giorni di rincorse, capitomboli, discese e risalite.
Quel senso di vuoto dei momenti più bui, l’irreparabilità di certe scelte e rotture. E poi, solo un boato.
Il calore della gente che mi esplode intorno.
Io che mi agito sul palco e le parole escono da sole.
Le idee si fanno sempre più chiare. Le scelte sempre più nette.
Tornare indietro? Impossibile.
Poco più di un’ora e, mentre le immagini scorrono, cresce dentro tutti la consapevolezza che qualcosa è cambiato. Un meccanismo irrefrenabile, un tempo nuovo. Lo leggo nei sorrisi e tra le lacrime, negli abbracci e nella rassegnazione, negli sguardi divisi tra rabbia e speranza.
Che cosa chiedevano quegli occhi che messi tutti in fila avrebbero illuminato la notte?
Qualcuno che potesse convincerli, rassicurarli, spiegargli le ragioni di una scelta così “ostinata e contraria”.
Il ricordo di quel palco, di quella grande festa di popolo che ha creduto nel mio stesso sogno, mi rende ancora emozionato come allora. E quasi mi commuovo a rivedere quelle immagini.
Era solo l’inizio di un’avventura straordinaria quella delle primarie di un anno fa, di una vittoria inaspettata quanto sperata. Mi sentivo forte, come forse non lo sono mai stato, convinto che fosse il tempo di scegliere una strada nuova, di rompere un equilibrio che non mi rappresentava più.
Sono partito da lì e da loro per riscrivere una nuova pagina lucana, per provare a dar vita a quella rivoluzione democratica che, come ho detto, è semplicemente il tentativo di ripristinare una normalità perduta. Nei rapporti tra le istituzioni, nel rapporto tra cittadini e classe politica. Il lavoro per riuscirci è ancora lungo. Non sono mancati e non mancheranno tentativi per sfaldare quell’unità di popolo e di intenti per cui mi sto battendo. Ma sento ancora la stessa forza e l’entusiasmo espressi da quel palco del Don Bosco, e come allora sento vicini voi.
Per questo sono sicuro che ce la faremo.

Rispondere a questa emergenza sociale

Non ci si deve nascondere dietro un dito: c’è un’emergenza sociale così grave che spesso ci impedisce di occuparci compiutamente di programmazione. Abbiamo assistito e dovuto far fronte ad un taglio di finanziamenti in settori strategici quali scuola, ricerca, innovazione. E facciamo fronte a ciò che ci viene negato con nostre risorse. Risorse che non sempre bastano.
Non ci sono bacchette magiche da usare, ma idee chiare su sviluppo e lavoro.
L’ho detto questa mattina al convegno organizzato dal Cestrim di Don Cozzi e dedicato a quegli ultimi e penultimi di Basilicata a cui guardiamo con preoccupazione e indirizziamo molte delle nostre azioni.
Stiamo lavorando infatti ad una legge di modifica della normativa antiusura, frutto proprio di un attento lavoro portato a termine dal Comitato antiracket e antiusura; abbiamo dato alcune, parziali, risposte alle famiglie degli alluvionati del Metapontino; la giunta regionale ha anche approvato una legge contro il lavoro nero e per per l’integrazione e l’accoglienza dei lavoratori extracomunitari e dei rifugiati politici. Si sta lavorando per mettere a punto un provvedimento che garantisca il reddito minimo di inserimento. Ci sono poi piani sociali da riscrivere e attenzioni da dedicare soprattutto al terzo settore.
La priorità sono le platee sempre più numerose di bisognosi. Per questo, credo sia necessario a breve attivare un tavolo per riscrivere insieme un nuovo modello di stato sociale e per dare risposte adeguate ad una società così cambiata.
Questa Basilicata si salva solo se riscopre una unita di fondo.

XXI Giornata Mondiale Alzheimer

#XXIGiornataMondialeAlzheimer
È una malattia silente, si insinua nelle vite umane trasformando rapporti e quotidianità.
Quella dei pazienti affetti dal morbo di Alzheimer e quella delle loro famiglie.
Domani è la XXI giornata mondiale e l’Associazione di Basilicata ha organizzato oggi un convegno per presentare alcune iniziative messe in campo dal San Carlo e per condividere con le istituzioni riflessioni soprattutto sulla solitudine che colpisce i famigliari che si trovano ad accudire i propri cari.
Ho raccolto le criticità segnalate rispetto all’assistenza ai malati di Alzheimer, le preoccupazioni dell’associazione e di chi si occupa di un tema così complesso e delicato, sostituendosi spesso, in un compito preziosissimo, alle stesse istituzioni.
Ho preso un impegno, quello di riprendere il lavoro sulla rete delle demenze, progetto fermo da qualche anno e di riscrivere insieme a tutti gli attori interessati l’intera domanda del socio assistenziale. Ho avviato una verifica severissima sullo stato di avanzamento del registro tumori e occorrerà a breve mettere mano ad una struttura epidemiologica presso il dipartimento sanità.
Andiamo avanti con un rapporto di collaborazione tra le aziende sanitarie, recuperiamo serenità e riscriviamo insieme le regole del gioco di questa nostra regione, se vogliamo farcela.

#SuvMadeInMelfi.

#SuvMadeInMelfi.
Con il via alla produzione della jeep Renegade e il ritorno al terzo turno di produzione da novembre, si apre una buona pagina per lo stabilimento lucano che conferma un ruolo chiave per il marchio Fca. Parte infatti dalla Basilicata, come ben leggevo oggi sulla stampa locale, l’internazionalizzazione del gruppo Fiat.
Una buona pagina sul fronte dell’occupazione, del prestigio, della crescita.
Un buon segnale di ottimismo.

Il 21 settembre illuminiamo insieme la Basilicata

Il 21 settembre illuminiamo insieme la Basilicata.
Partecipiamo a Lux Mundi, la fiaccolata più grande del mondo dedicata a Papa Francesco. All’evento, inserito nel programma Umanitario VVV: Vivere una Vita che Vale che non ha solo valore spirituale ma può essere occasione di rilancio economico partendo dalla valorizzazione del patrimonio culturale e dai valori di solidarietà propri della cultura lucana.
Diventiamo tutti protagonisti dell’iniziativa che saprà promuovere le nostre meraviglie, i nostri tesori, i nostri talenti. Offriamo al mondo l’opportunità di far conoscere la più bella e autentica immagine della Basilicata.
È un programma vasto quello di “Vivi una Vita che vale” e propone interventi concreti che vanno dall’avvio di Laboratori Emozionali pedagogico-formativi per promuovere comportamenti virtuosi, più sani e corretti, diretti all’Università e alle Scuole fino alla promozione della conoscenza del patrimonio culturale. Accanto a questi sarà attivata una politica di prevenzione ed educazione sanitaria e di diffusione di buone pratiche incentrate su innovazione, ricerca, arte e creatività.
L’intesa siglata giorni fa con i sindacati, facendo leva sui contenuti del programma, rilancia azioni positive e concrete per creare nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani.
E l’invito dei vescovi ad aderire a Lux Mundi saprà arrivare davvero a tutte le comunità.
Promuoviamo insieme un nuovo modello regionale di sviluppo eticosostenibile a forte inclusione sociale.

Scuola: la sfida educativa è la nostra speranza

Ho accompagnato i miei figli a scuola, questa mattina.
E nelle tante facce assonnate ma serene di quel bel mondo in miniatura ho rivisto me.
E compreso come non mai quanto la sfida educativa che si apprestano a vivere rappresenta la nostra speranza.
Accettare questa sfida educativa significa porre le basi dell’Italia che sarà.
Insegnanti, studenti, famiglie, istituzioni locali, comitati di cittadini e associazioni stanno partecipando attivamente in questi ultimi mesi al progetto di riforma della scuola lanciato da Renzi. Tutti insieme verso un cammino di crescita che ci porterà alla valorizzazione delle individualità e a motivazioni più forti.
Formazione, aggiornamento, nuovi programmi, informatica, inglese: sono questi i capisaldi di una nuova scuola che dovremo costruire insieme, credendoci e lavorando fin dai primi anni di studio.
Il Consiglio d’Europa sta dedicando una attenzione prioritaria alla scuola. L’Italia in quella sede ha saputo presentare un sistema di formazione dinamico in grado di recepire le sfide che lo attendono. Per questi motivi dobbiamo tornare con forza a credere nella scuola, impegnandoci ad ogni livello per conseguire risultati sempre più alti.

Sul podio tra i governatori più apprezzati

Emozione e un po’ di orgoglio. Non li nascondo.
Una ricerca di un istituto indipendente mi dà al secondo posto per gradimento tra i Presidenti di Regione italiane nel secondo trimestre 2014.
I sondaggi, si sa, vanno presi per quelli che sono, anche quelli che specificano note metodologiche approfondite. Magari questo che mi colloca sul podio dei governatori più apprezzati corrisponde al vero solo in parte, ma resta il piacere di leggere di un giudizio così favorevole per il lavoro che sto svolgendo, certamente non da solo, e che mi spinge a fare sempre meglio per difendere gli unici interessi che mi stanno davvero a cuore, i vostri.
Per provare a dare quello slancio di cui la Basilicata ha bisogno, per rispondere a quella richiesta di riscatto rimasta inascoltata per troppi anni, per affrontare senza indugi le emergenze che ci circondano ma guardando anche al futuro con più fiducia.

Come si fa?
Non ho una ricetta preconfezionata per questo, ma solo studio, passione e volontà di farlo.
Le questioni irrisolte e i fronti aperti sono tanti, ma spero che abbiate apprezzato la mia volontà a non mollare, a non indietreggiare, a non sottrarmi a critiche, a rispondere e metterci la faccia sempre, a cercare il bello in ogni cosa, a valutare le opinioni e accettare gli spunti di tutti, anche di quelli che letti bene appaiono pretestuosi e strumentali. Non mi sento uomo solo al comando, come molti credono, prediligo l’ascolto e la condivisione ma certo so quando è il tempo della decisione e della fermezza.
Prima fra tutte questa partita in corso col Governo centrale sul petrolio (che non è certamente solo una partita sul tavolo delle intese economiche), il passo deciso su tutta una serie di riforme della governance regionale, le scelte anche difficili e impopolari che mi hanno visto cambiare un po’ di assetti, la caparbietà con la quale provo ad affrontare la più grande delle urgenze, quella che riguarda l’occupazione dei nostri figli, attraverso la definizione di nuove politiche per il lavoro. Lo sguardo attento al bello e al buono di una regione che andrebbe amata di più. Tutto questo e altro ancora occupa le mie giornate.
E se il riconoscimento per questo impegno è tale dopo così poco tempo di governo, mi auguro possa crescere col tempo. Insieme alla fiducia nelle nostre possibilità.

Le nuove regole del voto si scrivono insieme. Da Renzi buon segnale di apertura

Giornate romane intense e ricche di incontri. Una coda di settimana passata tra ministeri, direzione nazionale del partito, appuntamenti decisivi per la nostra regione. Sono convinto sia importante soprattutto in questa fase di avvio di legislatura mantenere più vive e vigili le relazioni con il governo centrale, mostrarsi attenti e presenti perché il rapporto con le istituzioni nazionali va rinvigorito, rinnovato, perché le scelte che ci riguardano e che si prendono ai tavoli romani devono vederci interlocutori essenziali. Instaurare relazioni alla pari e sottolineare, quando necessario, quanto peso assume la nostra Regione nella costruzione di alcune dinamiche di sviluppo nazionale è essenziale ed io sarò sempre in prima linea per ribadirlo.
Quella che respiro oggi è poi un’aria particolarmente strana nella città più bella del mondo, rarefatta quasi, tra l’attesa e la certezza che qualcosa sia già cambiato anche solo nell’annuncio dell’incontro tra Renzi e Berlusconi, per la prima volta nella sede del Pd. Al netto di critiche o posizioni favorevoli, io credo che la scelta del segretario sia da leggere comunque come un buon segnale di apertura e vada riconosciuto a Renzi il merito di fare quello che pensa e dice. Il dialogo anche con gli avversari non potrà che accelerare il processo di avvio delle riforme più urgenti, in testa quella della legge elettorale, e concretizzare finalmente quello che in molti hanno solo profetizzato. Le nuove regole del voto si scrivono insieme e l’accelerazione impressa da Renzi alla trattativa tra i partiti ci ricorda, se ce ne fosse bisogno, che occorre fare presto. Che serve sistemare l’impalcatura istituzionale del nostro paese e affrontare al contempo i problemi che stanno a cuore ai cittadini: il lavoro prima di tutto.

Buone notizie per le buone idee dei giovani. Occasioni anche in Basilicata

Ai giovani il dovere di non rinunciare ai propri sogni. A noi quello di saper individuare la forza di certe belle idee, di crederci e saper contribuire alla loro realizzazione.
Ai giovani il diritto di vedersi riconosciuti capacità, meriti, spirito d’iniziativa, coraggio, a noi ancora il dovere di prendere per mano progettualità in erba e farle diventare occasioni di lavoro, crescita e sviluppo per questa regione.
Le opportunità, le agevolazioni, gli incentivi perché grandi cose si concretizzino ci sono anche in Basilicata e sono in linea con le numerose iniziative che guardano proprio alle nuove generazioni messe in campo a livello nazionale e internazionale.
Autoimpiego, nuova imprenditorialità, microcredito saranno ancora parole guida della nostra nuova programmazione mirata, moderna che possa consentire a chi possiede una buona idea creativa, innovativa di cominciare a partire, di affacciarsi sul mercato, di mettersi in gioco, di provarci.
Dalle opportunità e agevolazioni per l’autoimpiego che Invitalia riserva ad alcune regioni del Sud tra cui la Basilicata a quelle per start up e imprese innovative. Ci sono fondi per accedere agli incubatori e incentivi per brevettare. Ci sono bandi per nuovi fermenti, per talenti. Ci sono buone notizie per buone idee. Anche qui da noi.
Leggo tanti vostri commenti e messaggi e, soprattutto voi giovani, mi chiedete concretezza, a domande precise chiedete risposte precise e immediate. Mi chiedete di dire cosa si sta facendo, come si intendono affrontare concretamente alcune questioni. Queste sono cose concrete e sono contento di potervele segnalare.
E mi piace pensare a questo spazio virtuale anche come uno spazio per potervi informare. Sulle buone notizie, sulle opportunità che ci sono e che aspettano di essere colte.
La strada da seguire a questa regione la indicherete voi giovani, ed io vi ascolterò. #buonenotizie #buoneidee