Emozione e un po’ di orgoglio. Non li nascondo.
Una ricerca di un istituto indipendente mi dà al secondo posto per gradimento tra i Presidenti di Regione italiane nel secondo trimestre 2014.
I sondaggi, si sa, vanno presi per quelli che sono, anche quelli che specificano note metodologiche approfondite. Magari questo che mi colloca sul podio dei governatori più apprezzati corrisponde al vero solo in parte, ma resta il piacere di leggere di un giudizio così favorevole per il lavoro che sto svolgendo, certamente non da solo, e che mi spinge a fare sempre meglio per difendere gli unici interessi che mi stanno davvero a cuore, i vostri.
Per provare a dare quello slancio di cui la Basilicata ha bisogno, per rispondere a quella richiesta di riscatto rimasta inascoltata per troppi anni, per affrontare senza indugi le emergenze che ci circondano ma guardando anche al futuro con più fiducia.
Come si fa?
Non ho una ricetta preconfezionata per questo, ma solo studio, passione e volontà di farlo.
Le questioni irrisolte e i fronti aperti sono tanti, ma spero che abbiate apprezzato la mia volontà a non mollare, a non indietreggiare, a non sottrarmi a critiche, a rispondere e metterci la faccia sempre, a cercare il bello in ogni cosa, a valutare le opinioni e accettare gli spunti di tutti, anche di quelli che letti bene appaiono pretestuosi e strumentali. Non mi sento uomo solo al comando, come molti credono, prediligo l’ascolto e la condivisione ma certo so quando è il tempo della decisione e della fermezza.
Prima fra tutte questa partita in corso col Governo centrale sul petrolio (che non è certamente solo una partita sul tavolo delle intese economiche), il passo deciso su tutta una serie di riforme della governance regionale, le scelte anche difficili e impopolari che mi hanno visto cambiare un po’ di assetti, la caparbietà con la quale provo ad affrontare la più grande delle urgenze, quella che riguarda l’occupazione dei nostri figli, attraverso la definizione di nuove politiche per il lavoro. Lo sguardo attento al bello e al buono di una regione che andrebbe amata di più. Tutto questo e altro ancora occupa le mie giornate.
E se il riconoscimento per questo impegno è tale dopo così poco tempo di governo, mi auguro possa crescere col tempo. Insieme alla fiducia nelle nostre possibilità.