MATERA 2019, A POTENZA LA TERZA RIUNIONE DEGLI STATI GENERALI

Prosegue il cammino della Regione Basilicata e di tutti gli enti ed organismi interessati verso Matera Capitale europea della Cultura 2019. Oggi a Potenza, nella sala Verrastro del palazzo della giunta regionale si è tenuta la terza riunione degli stati generali, che si incontrano periodicamente per fare il punto sullo stato di attuazione degli interventi di natura infrastrutturale e sulla programmazione culturale. All’incontro, presieduto da Antonio Di Sanza, del Dipartimento Presidenza della giunta regionale e dall’autorità di gestione del Po Fesr Basilicata, Antonio Bernardo erano presenti rappresentanti e dirigenti regionali, del Comune di Matera, della Fondazione Matera 2019, dell’Apt. Ad inizio riunione il sindaco della Città dei Sassi, Raffaello De Ruggieri ha comunicato al tavolo che “nel mese di marzo sono stati appaltati ad imprese lavori per 4 milioni e 777 mila euro, che saranno ultimati tutti entro il 2018”ed ha annunciato “18 interventi per decoro urbano e riqualificazione delle aree interne”. De Ruggieri ha inoltre affermato che “la giunta comunale ha approvato progetti preliminari propedeutici all’inserimento nel piano annuale degli interventi per 16 milioni e 677 mila euro”. In merito alla ripartizione dei 30 milioni di euro assegnati al Comune di Matera e alla Fondazione Matera 2019 da una legge dello Stato – e che serviranno in particolare per migliorare l’accoglienza turistica, per favorire una migliore mobilità con l’aeroporto di Bari e per il programma culturale della Fondazione – il sindaco De Ruggieri ha detto che dei 19 milioni di competenza comunale “2 milioni saranno utilizzati per interventi culturali, 2,5 milioni per i parcheggi, 3 per strade ed accessi, 4,6 milioni per decoro urbani e 6,9 milioni per servizi di mobilità ed accoglienza”. Alcune necessità ed esigenze (come le aree di parcheggio o le rotatorie in punti nevralgici della città di Matera) sono state quindi rappresentate ai rappresentanti della Regione Basilicata, che hanno garantito il loro impegno nella risoluzione delle problematiche con approfondimenti immediati, ma che allo stesso tempo hanno invitati gli enti coinvolti ad accelerare gli iter per la realizzazione dei progetti. La richiesta di risposte in tempi brevi è stata avanzata anche dal direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri e dai dirigenti dell’organismo, soprattutto per quanto riguarda gli spazi, sia per le iniziative da mettere in campo che per il personale. “Le soluzioni – ha detto Verri – non sono semplici. Ad oggi non abbiamo disponibilità di spazi per operare nel programma, per l’implementazione digitale in ambito culturale, per fare accoglienza a Matera. Vorremmo maggiore chiarezza su quali saranno i cantieri aperti per le nostre esigenze ed i tempi di realizzazione”. Il direttore Verri, quindi, ha sollecitato un urgente incontro con le Fal per incrementare il numero delle corse tra Bari e Matera con una contestuale diminuzione del numero delle fermate intermedie. La Fondazione ha chiesto inoltre un intervento a livello ministeriale – con una interlocuzione unanime -per far sì che il finanziamento di 11 milioni di euro di propria competenza venga erogato direttamente e senza ulteriori passaggi. L’autorità di gestione del Fesr, Antonio Bernardo, in merito ha sottolineato che “per le modalità di trasferimento degli 11 milioni l’intervento toccherebbe al Comune”. Gli stati generali si riuniranno in un incontro convocato per il giorno 23 aprile. Da Antonio Di Sanza, in rappresentanza del presidente della Regione è arrivato l’auspicio di un “più serrato dialogo fra tutte le istituzioni presenti al tavolo, a prescindere dagli stati generali, che sono comunque un importante spazio di confronto sullo stato di avanzamento dei lavori”

EMERGENZA NEVE GENNAIO 2017. OPERATIVO IL PIANO INTERVENTI

E’ operativo il Piano degli interventi urgenti, per un importo complessivo di 10,1 milioni di euro, per le eccezionali avversità atmosferiche verificatesi dal 2 al 18 gennaio 2017 nel territorio lucano.

Lo ha reso noto il Dirigente dell’Ufficio Protezione Civile della Regione Basilicata, Donato Viggiano, nominato Commissario delegato per il superamento dell’emergenza in questione.

Il Piano, per il quale la Regione Basilicata ha stanziato 2 Milioni di euro, interessa 67 comuni, oltre alle amministrazioni provinciali di Potenza e Matera ed Acquedotto lucano. Il provvedimento comprende gli interventi realizzati dagli enti locali nella fase di prima emergenza volti ad assicurare assistenza e ricovero alle popolazioni colpite, le attività di messa in sicurezza delle aree interessate e gli interventi urgenti volti ad evitare situazioni di pericolo o maggiori danni.

Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione sul Bur dell’ordinanza che dispone l’operatività del Piano i comuni e gli enti interessati dovranno inviare al Commissario delegato la rendicontazione della spesa ed i relativi atti di approvazione e liquidazione per gli interventi già eseguiti. Nello stesso termine dovranno inviare i provvedimenti di approvazione dei progetti ed i cronoprogrammi degli interventi ancora da eseguire.

L’erogazione ai comuni, alle due Province e ad Acquedotto lucano delle somme effettivamente spese per gli interventi realizzati e da realizzare avverrà previa verifica della documentazione di spesa con le seguenti modalità: fino al 90% dell’importo dei lavori a misura sarà liquidato sulla base di apposite attestazioni del responsabile del relativo procedimento mentre il 10% dei lavori a misura e le somme a disposizione delle amministrazioni saranno corrisposte ad avvenuto collaudo delle opere eseguite, sempre previa attestazione del responsabile del procedimento. Le spese relative agli interventi già realizzati saranno erogati anche sulla base dell’attestazione del nesso di causalità tra l’evento calamitoso e l’attività espletata.

Elenco degli enti interessati: Abriola, Accettura, Atella, Avigliano, Balvano, Barile, Bella, Bernalda, Brienza, Calciano, Calvello,Campomaggiore, Castelluccio Inferiore, Castelgrande, Chiaromonte, Colobraro, Corleto perticara, Fardella, Ferrandina, Francavilla in Sinni, Gallicchio, Garaguso, Ginestra, Grassano, Grottole, Grumento Nova, Irsina,Lagonegro, laurenzana, Lauria, Marsico Nuovo, Matera, Melfi, Moliterno, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Muro Lucano, Noepoli, Nemoli, Oliveto Lucano, Oppido Lucano, Palazzo S. Gervasio, Paterno, Picerno, Pietragalla, Pignola, Pisticci, Potenza, Rapone, Rionero in Vulture, Rivello, Rotonda, Rotondella, Ruoti, Salandra, San Costantino Albanese, San Severino Lucano, Sant’Angelo le Fratte, Savoia di Lucania, Stigliano, Tito, Tramutola, Tricarico, Trivigno, Tursi, Valsinni, Vietri di Potenza, Provincia di Potenza, Provincia di Matera, Acquedotto Lucano.

PITTELLA, NUOVE SIC ENDOSCOPIA E UROLOGIA S. CARLO E ASM

Prosegue il percorso di integrazione tra ospedale e territorio, con l’avvio di due nuove Sic, Strutture interaziendali complesse di Urologia e Gastroenterologia/Endoscopia Digestiva tra l’Aor San Carlo di Potenza e l’Azienda Sanitaria di Matera. Oggi presso l’azienda ospedaliera potentina, sono stati sottoscritti gli atti da parte dei Commissari Pietro Quinto e Rocco Maglietta, che hanno conferito gli incarichi delle direzioni, ai primari dr. Giuseppe di Sabato e dr. Angelo Sigillito.

I dg del San Carlo e Asm Rocco Maglietta e Piero Quinto nel corso dei loro interventi hanno ringraziato il governo regionale per il costante accompagnamento nel percorso di riorganizzazione sanitaria. Il dr. Rocco Maglietta ha ripercorso la storia delle Sic, “che rappresentano una valida risposta in termini di riordino e garanzia di uguale trattamento per tutti i pazienti”. Anche Quinto ha posto l’accento sui benefici per i cittadini, evidenziando che il risultato è frutto della collaborazione tra i management aziendali.

“E’ ancora una testimonianza – ha detto il presidente Marcello Pittella – della volontà del governo regionale e delle aziende sanitarie di voler perseguire in questa direzione, in funzione del miglioramento delle performance e non solo come risposta al DM70. Questa norma è stata per noi un obbligo-occasione per superare uno status-quo organizzativo che non ci consegnava virtuosismo, ma in sua assenza lucidamente avremmo dovuto comunque avviare un percorso di riforma. Quanto stiamo facendo va trasferito ai cittadini, per dare giusto merito e conto del lavoro meticoloso che tutti stiamo mettendo in campo”.

Pittella ha concluso esortando a continuare sulla scia della cooperazione e della corresponsabilità, augurando buon lavoro a tutti e in particolar modo ai due primari impegnati nelle direzioni delle Strutture complesse.

ZES BASILICATA-PUGLIA: APPROVATA “POSITION PAPER”

Con l’approvazione da parte della Giunta regionale della proposta di Piano strategico di Sviluppo Strategico per l’Area ZES Interregionale denominato “Position Paper”, elaborata da un apposito Gruppo di lavoro regionale e grazie al coordinamento strategico dell’Assessore alle Politiche di Sviluppo Cifarelli, la Regione Basilicata prosegue a tappe forzate il cammino per la definizione della ZES Ionica di Basilicata e Puglia.

E’ quanto annuncia il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.

“La proposta approvata in Giunta – evidenzia il presidente Pittella – tiene già conto di tutti gli elementi strategici individuati dal decreto del Ministero della Coesione in via di definizione e va nel solco del processo di massima integrazione delle azioni con la Regione Puglia. Tale lavoro ci porterà a definire, entro la prossima settimana, una proposta e un Piano di sviluppo strategico congiunto della ZES Ionica, incentrato sulla retroportualità di Taranto.

Il Piano “Position Paper” – aggiunge il Presidente – è una posizione definita ma non finale, pronta quindi ad interfacciarsi con la posizione della Regione Puglia. Il Piano finale – spiega Pittella – comprenderà una parte comune che riguarderà ad esempio le semplificazioni fiscali e amministrative ed i meccanismi di governance, ciò anche al fine di evitare concorrenzialità di territori limitrofi. Sulla parte degli incentivi, invece, ognuno avrà azioni proprie in ragione degli specifici Programmi Operativi. Nella parte specifica del nostro Piano – sottolinea Pittella – si è proceduto anche a valutare l’impatto socioeconomico prodotto dalla ZES sul territorio lucano. Lo stesso è stato prudenzialmente in circa dieci punti di Pil in undici anni. Ci auguriamo – conclude Pittella- che per le prossime settimane il Piano sia completamente integrato e possa essere inviato al Ministero in modo tale da essere preso in esame nel primo blocco di domande. Per parte nostra siamo già pronti ad attuare tutte le azioni necessarie non appena il decreto uscirà in maniera definitiva.

APPROVATO SCHEMA DECRETO COSTI STANDARD TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

È stato approvato ieri a Roma, in Conferenza unificata, lo schema di decreto ministeriale che adotta i costi standard in materia di Trasporto Pubblico Locale.

Il Presidente Pittella, sin dall’avvio dei lavori istruttori su tale decreto, ha posto il tema delle Regioni di piccole dimensioni demografiche che si configurano non come “aree” ma come intere Regioni a domanda debole e con bassa densità abitativa.

Tali realtà regionali, a partire dalla Basilicata, rischiavano di trovarsi fortemente penalizzate dall’attuazione di regole che assegnano risorse alle Regioni sulla base di costi standard unitari che non tenessero conto delle particolari condizioni territoriali: bassa densità abitativa, grande estensione territoriale, centri urbani rurali e periferici in un contesto orografico che presenta anche elevata variazione altimetrica.

La richiesta, ribadita in tutte le sedi di incontro con il Governo e con le altre Regioni, ha fatto si che la stessa posizione fosse condivisa dalle Regioni Umbria e Molise configurantesi anch’esse come “piccole” Regioni a bassa densità abitativa.

La richiesta di prevedere specifiche tutele su tali realtà regionali è stata ritenuta legittima e condivisa dagli altri governatori italiani, tanto da avviare un tavolo tecnico politico presso la Conferenza Unificata con un confronto anche con il Governo. I lavori seguiti e coordinati, per conto delle piccole Regioni, dalla vice presidente Flavia Franconi, ha condotto all’approvazione di due ulteriori modifiche al testo del decreto accolte ieri dal Governo in sede di Conferenza Unificata.

Per quel che attiene l’assegnazione di risorse da parte dello Stato sul Trasporto Pubblico Locale le nuove regole determinate dal decreto di Manovra finanziaria del 2017 (art. 27 del decreto legge n. 50) constano di altri decreti che saranno in approvazione nei prossimi mesi, ma le modifiche apportate al Decreto odierno rappresentano un primo tassello di tutela per la Basilicata.

PO FESR: AVVISO PER APPARATI WI-FI IN COMUNI E OSPEDALI

Accesso ad internet nelle piazze, biblioteche, edifici pubblici, parchi, musei e località turistiche, strutture sanitarie e centri di aggregazione. E’ questa la finalità della manifestazione di interesse avviata dal Dipartimento Programmazione e Finanze – Ufficio Autorità di Gestione dei Programmi Operativi FESR Basilicata 2014/2020 e rivolta ai Comuni e alle Aziende sanitarie ed ospedaliere regionali che siano interessati a fare installare apparati Wi-Fi per l’accesso ad Internet.

La partecipazione a questo Avviso consentirà di delineare la mappatura delle reti Wi-Fi già esistenti e indagherà sui punti prioritari in cui gli Enti Locali e le aziende sanitarie e ospedaliere desidererebbero installare le reti Wi-Fi a servizio dei propri cittadini, utenti, turisti e visitatori. Sulla base delle informazioni e delle indicazioni acquisite, sarà possibile redigere un Bando dedicato riservato ai soli Enti che abbiano manifestato interesse, utilizzando risorse finanziarie allocate grazie alla riprogrammazione del POR FESR Basilicata 2014/2020, a valere sull’Azione 2C.2.3.1 dell’Asse 2 -“Agenda Digitale” del programma.

I Comuni e le Aziende sanitarie ed ospedaliere regionali interessati potranno presentare la propria manifestazione di interesse compilando le domande esclusivamente online dalle ore 09:00 del 15 marzo 2018 e fino alle ore 12:00 del 16 aprile 2018. Le modalità di accesso e compilazione delle domande sono illustrate al seguente indirizzo: http://portalebandi.regione.basilicata.it/PortaleBandi/infoPartecipa.jsp.

Nella stessa pagina sarà possibile consultare il manuale per la corretta compilazione della domanda. Eventuali informazioni o chiarimenti possono essere richiesti esclusivamente via PEC al seguente indirizzo: ufficio.autorita.gestione@cert.regione.basilicata.it.

“Si tratta – ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella – di una iniziativa che si aggiunge e ben si integra con gli investimenti per portare la Banda Ultra Larga su tutto il territorio regionale. Oltre ad infrastrutturare con questo avviso vogliamo mettere le strutture pubbliche e i cittadini nelle condizioni di poter effettivamente connettersi ad internet e beneficiare degli investimenti notevoli da noi fatti.

FRANA DI STIGLIANO, IN ARRIVO DAL GOVERNO 2,3 MILIONI DI EURO

Un contributo mensile per le famiglie sgomberate che va dai 400 ai 900 euro a seconda del numero dei componenti; un’opera di ricognizione del patrimonio immobiliare per intervenire sulle infrastrutture a servizio della comunità, sugli edifici pubblici, ma anche su quelli privati o utilizzati per attività produttive; la possibilità di sospendere i mutui contratti con le banche in caso di abitazioni distrutte o rese inagibili. Sono alcuni punti importanti dell’ordinanza che il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha inviato al governatore lucano, Marcello Pittella, a sancire l’avvio degli “interventi urgenti di protezione civile, in conseguenza dell’aggravamento del vasto movimento franoso nel territorio del comune di Stigliano (Matera)”. Tutto questo, con un finanziamento straordinario di 2,3 milioni di euro. Da qui, la soddisfazione del presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, che si è mosso in prima persona per accelerare l’iter necessario ad avviare il piano straordinario di intervento e ad individuare ulteriori risorse dopo quelle finora messe in campo. Già da alcuni mesi, il governatore lucano aveva avviato un’intensa collaborazione con il Dipartimento della Protezione civile, per ottenere la dichiarazione di Stato di emergenza, riconosciuta dal Consiglio dei ministri a dicembre dello scorso anno. In seguito, a gennaio, c’è stata un’intesa fra il Dipartimento della Protezione civile e la Regione Basilicata che ha dato ulteriore impulso al procedimento. I 2,3 milioni di euro messi a disposizione dal governo (Ministero dell’Economia e delle finanze) si aggiungono ai circa tre milioni di euro già investiti dalla Regione Basilicata e ai due interventi del commissario straordinario per la mitigazione del dissesto idrogeologico, che ammontano a sette milioni di euro. Il Capo del Dipartimento della Protezione civile ha nominato “commissario delegato, il dirigente dell’Ufficio protezione civile della Regione Basilicata, che potrà impartire direttive al sindaco di Stigliano” e che dovrà disporre entro 30 giorni il Piano di intervento “indicando le necessarie attività di riduzione del rischio residuo, di monitoraggio, di previsione e di mitigazione delle conseguenze del movimento franoso”. Il commissario delegato, allo stesso tempo “è autorizzato – si legge nell’ordinanza – ad assegnare ai nuclei familiari la cui abitazione principale sia stata distrutta in tutto o in parte, oppure sia stata sgomberata, un contributo per l’autonoma sistemazione nella misura di 400 euro per i nuclei monofamiliari, di 500 euro per le famiglie con due persone, di 700 euro per i nuclei familiari composti da tre unità, di 800 per quelli con quattro persone, fino ad un massimo di 900 euro mensili per le famiglie da cinque o più unità. Qualora siano presenti persone con più di 65 anni di età o disabili è concesso un contributo aggiuntivo nel limite di 200 euro mensili per ognuno dei soggetti, fino ad un massimo di 900 euro per il nucleo familiare”. Il piano di emergenza dovrà prevedere, inoltre “una ricognizione del patrimonio pubblico, necessario per gli interventi di recupero degli edifici strategici danneggiati e di ripristino delle infrastrutture a rete nei settori dell’elettricità, del gas, delle telecomunicazioni, dei trasporti e per le opere di sistemazione idraulica ed idrogeologica a tutela della pubblica incolumità”. Capitolo mutui. In ragione del grave disagio socioeconomico derivante dall’evento “che costituisce causa di forza maggiore, i titolari di mutui relativi ad edifici distrutti o inagibili ovvero per la gestione di attività di natura commerciale ed economica, previa presentazione di autocertificazione del danno subito hanno diritto di chiedere una sospensione delle rate dei muti agli istituti di credito, fino alla ricostruzione o alla abitabilità dell’immobile e comunque non oltre la data di cessazione dello stato di emergenza”. Per quanto riguarda “le attività economiche e produttive, la ricognizione comprende il fabbisogno necessario per il ripristino delle strutture, degli impianti, dei macchinari e delle attrezzature danneggiati, il prezzo di acquisto di scorte di materie prime o semilavorate, i prodotti finiti, ma danneggiati e non più utilizzabili.

UNIBAS, PITTELLA: FONDAMENTALE RUOLO DI PRESIDIO SCIENTIFICO

L’Università è la casa del futuro, capace di coltivare le menti ed accrescere il capitale umano ed intellettuale, indispensabile per guardare ad un domani di innovazione”.

Lo ha affermato il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, intervenendo, questa mattina, all’inaugurazione del 35° anno accademico dell’Università degli studi della Basilicata.

“La Regione Basilicata – ha continuato – crede con fermezza nella sua Università e nel fondamentale ruolo di presidio scientifico di eccellenza, del quale una Regione che vuole essere laboratorio di sperimentazione di buone pratiche “nel e per il mezzogiorno d’Italia” – e che è già oggi portabandiera della cultura europea per il 2019 – non può far a meno”. “Assieme alla Magnifica Rettrice Aurelia Sole, che guida con tenacia e saggezza il nostro ateneo, lavoreremo insieme per rintracciare forme di sostegno ulteriori, oltre l’annuale contributo regionale, e per affermare sui tavoli nazionali il principio che i piccoli Atenei non solo devono essere difesi ma anzi rinvigoriti, riconoscendo loro un portato di eccellenza sul territorio ed identificandoli come baluardo contro il depauperamento e lo spopolamento di aeree come la nostra”.

Una volontà di collaborazione ribadita dalla stessa Magnifica Rettrice che ha sottolineato il grande sostegno offerto in questi anni dalla Regione, grazie al contributo di 10 Meuro annui, fino al 2024, “nato per accompagnare il necessario sviluppo dell’Università e diventato invece, per effetto dei tagli al fondo di finanziamento nazionale, indispensabile supporto alla stessa sopravvivenza dell’istituzione”.

“La collaborazione e lealtà che ha contraddistinto il rapporto tra Regione ed Università – ha aggiunto il Presidente Pittella – ci ha permesso di sostenere gli interventi infrastrutturali dei poli universitari e di dar vita a percorsi ed iniziative esemplari per consolidare il legame “ateneo-territorio”: dall’inaugurazione della struttura di trasferimento tecnologico T3 Innovation, con partner di livello mondiale come google, ai 16 dottorandi Industria 4.0 sostenuti dalla Regione con 1, 2 Meuro. Nelle prossime settimane, inoltre, sarà emanato un nuovo bando a favore delle imprese per l’assunzione di ricercatori, tramite l’attivazione di contratti con università ed organismi di ricerca. Non va inoltre dimenticato che l’Unibas è membro del Tavolo della Ricerca, ha un ruolo rilevante nella costruzione dei Cluster regionali previsti dalla Smart Specialitation Strategy ed è coinvolta attivamente nel percorso culturale di Matera2019. Un altro risultato importante, frutto della sinergia fra le istituzioni e tutta la comunità accademica, è il finanziamento della nascita del centro di Dialettologia, che sarà punto di riferimento per l’Europa e nel Mediterraneo”.

“Tutto ciò – ha sottolineato ancora Pittella- è per noi un modello di cooperazione che porta valore aggiunto alla Basilicata. Siamo la terra dell’energia, la capitale dell’automotive, punta avanzata per l’aerospazio e Capitale europea della Cultura. Riconoscimenti e responsabilità che devono rappresentare uno stimolo per consolidare percorsi di crescita dell’ateneo, per incrementare il 3% annuo di nuovi iscritti ed il 30% di studenti provenienti da fuori regione. Possiamo e dobbiamo fare di più, dando fiducia alla nostra Università e diffondendo sul nostro territorio, soprattutto tra i giovani, l’orgoglio per essa”.

Nel concludere il suo discorso, il Presidente della Regione ha auspicato “la prosecuzione di un prezioso lavoro di squadra per affermare la coesione territoriale e sociale e per rafforzare i luoghi della cultura, unico baluardo per la crescita sana, equa e solidale delle nostre comunità

COORDINAMENTO POLITICHE MIGRANTI SU CONVEGNO CONTRO AGROMAFIE

Sono utili e positive le indicazioni emerse dal convegno svolto stamani su agro-mafie e caporalato organizzato da Coldiretti a Bernalda.

L’agromafia – dichiara Pietro Simonetti, presidente Coordinamento politiche migranti della Regione Basilicata – è l’azione criminale del caporalato in tutto il territorio nazionale ed in particolare nel Sud danneggia gravemente i lavoratori ed i produttori. Le recenti iniziative delle catene di grande distribuzione, in alcuni Paesi del nord Europa, di revocare contratti di importazioni dalle aree italiane interessate dal fenomeno illegale, segnano una fase di svolta che deve preoccupare e trovare risposte a tutti i livelli.

In questo contesto occorre rafforzare le iniziative degli organi amministrativi e delle parti sociali a partire dalle prossime settimane nelle aree del Mezzogiorno maggiormente interessate allo sfruttamento dei lavoratori, in modo particolare i migranti, è alla presenza di ghetti dove prevale la gestione delle nuove forme di schiavitù e la tratta.

Gli ultimi interventi decisi dal governo con la nomina di commissari prefettizi in zone come Rignano, Caserta e Piana di Gioia Tauro, la disponibilità di risorse della Ue per interventi urgenti per l’eliminazione dei ghetti, per l’alternativa abitativa, la realizzazione dei servizi a partire dai trasporti, può determinare quella svolta richiamata dalla Coldiretti e da tutte le parti sociali che deve concretizzarsi nei territori.

La Regione Basilicata sta lavorando con le altre Regioni, con Ministeri competenti e con le Prefetture per l’attuazione delle misure necessarie anche ricadenti dalle ultime normative e protocolli sottoscritti.

Occorre anche che le parti interessate definiscano i rinnovi contrattuali per la prossima campagna del pomodori con prezzi adeguati e mantengano gli impegni ad assumere regolarmente i lavoratori senza l’ausilio dei caporali.

L’esperienza lucana, presa a riferimento a livello nazionale, – conclude Simonetti – sarà ulteriormente nutrita di ulteriori innovazioni che saranno definite nel tavolo regionale anticaporalato

LAVORO È…AMBIENTE” AL CENTRO DEL CONGRESSO REGIONALE UILTEC

“Lavoro è …Ambiente”, una sfida per la comunità. Questo lo slogan del Congresso regionale della Uiltec Basilicata che si è tenuto questa mattina a Potenza. Dopo l’insediamento della presidenza, la nomina delle commissioni e gli adempimenti statutari, si è aperto il confronto su tematiche centrali per la regione. La relazione introduttiva del segretario regionale Giuseppe Martino ha racchiuso tutte le tappe che hanno portato alla crescita del sindacato e dei suoi iscritti, ripercorrendo le battaglie per i lavoratori nei settori dell’energia, e sottolineando l’importanza dei concetti di “coraggio, passione e partecipazione” per migliorare le condizioni di vita in questa regione.

Un invito a riflettere su politiche industriali adeguate e su una maggiore considerazione per la Val Basento, così come all’innovazione tecnologica,

Al governo regionale, nel corso del dibattito, l’invito di Martino per l’apertura di una discussione con Eni sulle politiche occupazionali, esortando la compagnia a investimenti diversificati. L’obiettivo della Uiltec Basilicata sul processo delle estrazioni, – è emerso dal dibattito congressuale – è quello di chiudere il decennio e guardare al futuro con una nuova visione incentrata sulla sorveglianza, programmando per tempo l’uscita dal combustibile fossile e salvaguardo i livelli occupazionali. Tra le richieste alla Regione anche la giusta funzionalità del Tavolo della Trasparenza, ritenuto uno strumento utile alla concertazione. Rendere la ricchezza petrolio un’opportunità, la battaglia della Uiltec è stata sottolineata anche dal segretario generale Paolo Pirani che ha insistito sull’inserimento della Basilicata nel contesto meridionale, partendo da Taranto fino alla Val d’Agri, con progetti e soluzioni compatibili con l‘ambiente e in accordo con le popolazioni. Il cambio di appalto è un problema da superare perché “non è accettabile che nell’azienda madre ci sia una girandola che colpisca il lavoro e che crei elementi di precarietà e svilimento di capacità professionale”.

Il presidente della Regione Marcello Pittella condividendo gli obiettivi della Uiltec ha manifestato stima per un sindacato che ha sempre saputo “mantenere autorevolezza nelle sue funzioni, con tratti di sobrietà e rispetto dei ruoli, conservando il tratto di terzietà ed autonomia”.

Insistendo sull’importanza della conoscenza il presidente ha parlato del nuovo approccio con le compagnie petrolifere: “Il governo regionale continuerà a dialogare con i sindacati per le grandi sfide che ci attendono. Sul tema ambientale abbiamo fatto grandi passi in avanti. Dall’irrobustimento dell’Arpa che prima aveva una identità non ben definita, alle azioni messe in campo come la chiusura dei pozzi per inquinamento. Si tratta di azioni inedite rispetto al passato, certamente dovute ai cittadini ma che sottolineano una nuova fase”.

Sui contratti in scadenza nel 2019 con Eni e Shell il presidente Pittella ha evidenziato la contrarietà del governo regionale circa la possibilità di un rinnovo decennale.

“Prima della firma di qualsiasi tipo di accordo – ha detto – dovrà consumarsi il massimo dialogo con i sindacati, associazioni ambientaliste, sindaci e cittadini. Le royalties sono garanzia di sviluppo, solo insieme all’innovazione industriale e alla sicurezza, al centro delle scelte future ci sarà sempre la salute dell’ambiente e delle persone”.