Migranti, riunione in Prefettura del tavolo regionale

Ospitalità diffusa per duemila profughi. Presto la sottoscrizione dell’intesa tra Regione Basilicata, Ministero degli Interni, Anci,  Upi  per il Piano che attraverso il metodo Sprar – Sistema di Protezione per i richiedenti asilo e rifugiati – comporterà a regime anche la creazione di 400 posti di lavoro. Oggi a Potenza si è tenuto in Prefettura un tavolo regionale con la partecipazione dei rappresentanti del Ministero dell’Interno per affrontare le questioni connesse all’articolazione del progetto.
“Un progetto – ha sottolineato il prefetto di Potenza Antonio Dacunto – che  governerà i flussi migratori e che darà concretezza dell’attività che svolgono gli enti sul territorio”
“Un territorio che si dimostra essenzialmente accogliente – ha evidenziato il prefetto di Matera.  Dobbiamo necessariamente pensare a progetti di lavoro volontario utile e muoverci bene per dilatare la capienza”. Attualmente sono 441 i migranti presenti nella provincia di Potenza  ripartiti fra il capoluogo, Pignola, Melfi, Sasso di Castalda, Brienza,  Chiaromonte e Melfi. Dal prossimo primo agosto entrerà in vigore il nuovo accordo quadro che stabilisce una diversa distribuzione. Anche il comune di Tito ospiterà 30 migranti, a Potenza che ne conta già 90 il numero aumenterà fino a 150, a Chiaromonte invece gli attuali 70 diminuiranno”.
La gestione degli immigrati non è semplice – hanno puntualizzato i presidenti della Provincia di Matera  e della Provincia di Potenza – la popolazione vive con attenzione il fenomeno, dobbiamo fare in modo di abbassare la tensione e di concentrare le nostre attenzioni sulle attività formative e di integrazione di queste persone”.
A Potenza  l’assessore comunale ai Servizi Sociali Nicola Stigliani ha riferito del progetto comunale del lavoro volontario utile che verrà attuato nelle prossime settimane anche con l’intervento delle associazioni del comparto. L’accoglienza deve essere un’operazione intelligente anche perché – ha spiegato Salvatore Adduce in rappresentanza dell’Anci – vanno evitate le forme assistenzialistiche e va immaginato un percorso che trasformi l’accoglienza in integrazione. I comuni devono fare la loro parte e vanno coinvolti.
Fino ad ora la Basilicata ha dato un’ottima risposta”.
“Lo Sprar – ha detto la responsabile. Nazionale del progetto Stefania Maselli – ha attivato 13 progetti per 408 posti complessivi. Ben 4 progetti sono rivolti ai minori. La Basilicata sta imparando ad accogliere, in molti territori le opportunità sono enormi e spaziano dal settore economico a quello culturale. La nostra capacità di osmosi tende a realizzare al meglio l’integrazione”.
Il presidente  dell’Organismo di coordinamento regionale migranti e rifugiati politici Pietro Simonetti ha posto l’accento sul coordinamento del lavoro dei comuni . Attualmente in Basilicata sono ospitati circa 1200 richiedenti asilo. “L’ex Centro di Identificazione ed espulsione va riconvertito per altri scopi. Serve una struttura capiente che in un primo momento accoglie e poi smista per attuare l’accoglienza diffusa ed integrante. Nelle prossime settimane ci sarà un’accelerazione del fenomeno. Non dimentichiamo che la Basilicata è una regione che si è offerta volontaria per accogliere i profughi. E’ importante sconfiggere la noia degli ospiti, siamo in contatto con la Regione Toscana che ha stanziato una somma esigua per sostenere le attività di volontariato. Vanno programmati i progetti formativi e censite le strutture che devono essere inserite in un catalogo oltre ad un albo dei gestori. Occorre rapidamente siglare l’intesa con le necessarie integrazioni.
L’immigrazione non è un fenomeno che finirà. L’Italia è uno dei Paesi più accoglienti del mondo, gli immigrati continueranno ad arrivare e – ha puntualizzato  Carmine Valente, direttore centrale per i Servizi Civili per l’Integrazione e l’Asilo del Ministero Interni – non è vero che siamo un Paese invaso. Oggi in  Italia ci sono 83.000 persone, se ogni Comune facesse la propria parte si conterebbero appena 8 profughi per territorio. L’accoglienza rende e quello della Regione Basilicata è un ottimo piano”.
Valente ha annunciato un nuovo bando Sprar per ulteriori 10.000 posti mentre Teresa Marzocchi ha illustrato le altre esperienze regionali in corso ed ha valorizzato la proposta della Basilicata che contiene  forti innovazioni e uso ottimale dei comuni e delle capacità di accoglienza e di gestione.
Il direttore generale dell’Ufficio di Presidenza della Regione Basilicata Vito Marsico ha indicato l’esigenza di predisporre i procedimenti amministrativi allo scopo di pervenire rapidamente alla sigla dell’intesa scaturita dal tavolo regionale.
“Un incontro importante – ha concluso il prefetto di Potenza – Facciamo un balzo in avanti per una governance che certamente realizzerà azioni interessanti. La Basilicata è la prima regione del sud  che si distingue per la sua disponibilità ad una perfetta accoglienza”.

Inclusione sociale, dal Po Fesr ulteriori fondi per i Pois

Migliorare e ottimizzare i progetti conclusi o aventi uno stato di avanzamento del 60 per cento, già finanziati con risorse del Po Fesr Basilicata 2007-2013 nell’ambito dei Piani di Offerta integrata di servizi (POIS). E’ questa la finalità dell’Avviso Pubblico approvato dalla Giunta regionale per l’attivazione di una procedura negoziata per la presentazione e la selezione di progetti nell’ambito delle sette aree Pois (Alto Basento-Basso Bradano, Lagonegrese Pollino, Marmo Platano Melandro, Val d’Agri, Metapontino Collina Materana, Vulture Alto Bradano e Bradanica Medio Basento).    Un milione e seicentomila euro i fondi messi a disposizione dal Po Fesr 2007-2013 a valere sull’Asse VI “Inclusione sociale” nell’ambito dell’obiettivo specifico VI.1 “Potenziamento e qualificazione della rete regionale dei servizi volti alla promozione dell’inclusione sociale”. Il consolidamento delle operazioni infrastrutturali dei Pois, che dovranno concludersi entro e non oltre il prossimo 31 dicembre, è stato possibile grazie alla riprogrammazione delle risorse finanziarie del Programma Operativo Fesr Basilicata 2007-2013. A beneficiare dell’Avviso saranno gli enti locali che avevano già sottoscritto una partnership istituzionale con la Regione Basilicata.     I progetti candidabili dovranno  nello specifico: ottimizzare le strutture finalizzate a prestazioni di servizi sanitari e socio sanitari in favore di specifiche fasce deboli di popolazione; estendere e rafforzare la rete dei servizi attraverso la realizzazione di infrastrutture per l’infanzia e/o sociali assicurando la funzionalità di strutture quali centri di accoglienza, asili nido, case famiglie, centri per anziani e strutture protette; potenziare e qualificare l’offerta di servizi per la comunità attraverso la realizzazione di ‘centri sociali ad uso plurimo’ per lo svolgimento di attività culturali (come spazi attrezzati per attività bibliotecarie, cinematografiche, teatrali ed espositive), sportive e per il tempo libero con priorità nelle aree montane e rurali; oltre a incentivare la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico favorendo l’allungamento dei tempi di apertura delle scuole attraverso il miglioramento strutturale e funzionale dei plessi esistenti, il potenziamento dell’efficienza energetica e la sicurezza ambientale,  sostenendo l’introduzione di nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione. Le istanze e i relativi allegati dovranno essere presentati entro le ore 14.00 di lunedì 3 agosto all’Ufficio Autorità di gestione dei Programmi Operativi Fesr Basilicata. L’Avviso pubblico, già notificato ai capofila dei Pois e ai potenziali beneficiari, è consultabile sui siti www.porbasilicata.it, su www.basilicatanet.it, o su www.pofesr.basilicata.it

Medicina di genere: sfida per il servizio sanitario

La Medicina di Genere è un’esigenza del servizio sanitario. La sfida dei prossimi anni sarà rappresentata dallo sforzo di garantire ad ognuno servizi e cure basati sul proprio profilo di salute, tenendo conto della variabilità individuale nel rapporto fra struttura genetica, fattori ambientali, stile di vita e storia dell’individuo. In questo contesto parlare di Medicina di Genere non significa parlare di terapie mirate solo per le donne ma di medicina di uomini e donne con differenti livelli culturali, inseriti in particolari contesti ambientali e sociali capaci di determinare differenti stili di vita e di comportamento.
E’ il concetto ribadito durante il  workshop “Basilicata Women Friendly” nella sala Inguscio della Regione, per mettere a fuoco le azioni intraprese e quelle da intraprendere per tutelare la salute della donna.
“Ci portiamo al centro del mondo – ha esordito  l’assessore regionale alle Politiche della Persona Flavia Franconi – la teoria si trasforma in azioni concrete. La Basilicata si distingue nel panorama nazionale, e non solo, per aver  investito sulla medicina di genere. Nella finanziaria del 2015 la Regione ha destinato 5 milioni e mezzo di fondi  ai punti nascita i cui lavori  saranno ultimati entro il prossimo mese di settembre. Ieri a Matera è arrivato un macchinario per la diagnosi delle malattie genetiche. Uno strumento validissimo che servirà a tutti i lucani. Fino al 1991 è prevalso il pregiudizio di genere. Nel 2013 la medicina di genere è diventata una priorità in Europa. Con la delibera 662 la Regione Basilicata obbliga l’inserimento della medicina di genere nella broncopolmonite coronarica acuta. Presto sarà attivato l’approccio di genere nella sindrome coronarica acuta e  sarà approvato un programma di prevenzione per quanto riguarda la sindrome metabolica e il diabete di tipo II. La Basilicata è la prima regione del Sud Italia e la seconda in Italia che inserisce, fra gli obiettivi assegnati ai direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere, la realizzazione, nell’ambito dei ‘Percorsi diagnostici terapeutici aziendali’, di tutte le azioni terapeutiche, organizzative e innovative volte all’ appropriatezza per il genere di appartenenza, attivando di fatto le politiche ‘Women Friendly'”.
“Naturalmente – ha sottolineato la Franconi – non si può fare medicina di genere se non si formano gli operatori e  il prossimo 20 luglio l’Università della Basilicata approverà insieme all’Ordine dei medici di Potenza e Matera l’istituzione di un master di medicina di genere. Tutto il nostro impegno sarà profuso per salvaguardare la salute e la sicurezza delle persone e il prossimo 30 luglio la Regione Basilicata firmerà a Roma  insieme all’Agenzia delle Nazioni Unite un memorandum  per la Ricerca sul Crimine”.
“Le politiche di genere – ha ribadito l’assessore Franconi – si fanno non solo con i soldi ma cambiando mentalità. Dobbiamo combattere per l’equità dei diritti”.
E’ necessario quindi un cambio  culturale perché la medicina di genere va a sottolineare le specificità.
“La Basilicata ha una chance unica – ha evidenziato nel suo intervento Alessandra Liguori dell’United Nations Interregional Crime and Justice Research Inst itute – molte volte i decisori politici non ascoltano gli scienziati. La Franconi rappresenta il policy maker e la scienziata, la Basilicata avrà un grande futuro perché sta attivando programmi che valorizzano la differenza di genere sul diritto alla salute”.
Angela Blasi, presidente della Commissione regionale pari Opportunità della Basilicata, ha posto l’accento sull’eguaglianza che deve garantire le differenze.  Maria Anna Fanelli, consigliera regionale di parità della Basilicata ha detto che l’azione intrapresa dalla Regione Basilicata porterà a regime iniziative importanti.
“Le diversità vanno sostenute” – ha concluso il presidente della Regione Marcello Pittella, che ha sottolineato le competenze nel campo medico-scientifico dell’assessore Franconi. “Ritengo che le cose fatte in questo anno e mezzo servono a costruire, siamo all’avanguardia. Siamo tutti consapevoli che c’è una spending review e che le norme vanno rispettate. Programmiamo insieme le politiche, facciamo rete. Dobbiamo saper dialogare, approfondire, discutere. Costruiamo tutti insieme una rete d’informazione e comunicazione. Continueremo ad investire nella medicina di genere e  nella prevenzione. Facciamo sintesi delle nostre peculiarità. Aiutiamoci e  andiamo avanti sulla strada imboccata”.

Policoro, Pittella, Oliverio e Emiliano: No alle Trivelle in Mare

Ferma contrarietà alle trivellazioni nel mar Jonio é stata ribadita questa mattina dai governatori di Basilicata, Calabria e Puglia, Marcello Pittella, Mario Oliverio e Michele Emiliano, nel corso di una manifestazione organizzata dal primo cittadino di Policoro, Rocco Leone, tenutasi sul lungomare della cittadina jonica. Presenti numerosi sindaci delle tre regioni tra cui quello di Taranto. Presenti anche i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl Uil e Ugl.
“Metteremo in campo – ha detto il presidente Pittella – tutto ciò che serve per impedire le trivellazioni in mare, sia chiaro. Chi contesta parla dello ‘Sblocca Italia’ che non c’entra nulla con le trivelle in mare. Lo Sbocca Italia- ha spiegato – non é stato impugnato dalla Regione Basilicata per due motivi: per non lasciare un vuoto di un anno e mezzo in attesa della pronuncia della corte costituzionale, periodo in cui ognuno poteva fare qualsiasi cosa, ed in secondo luogo, perché nella interlocuzione positiva con il governo noi siamo riusciti ad ottenere la concertazione, l’intesa con le Regioni sul piano delle aree. Per cui non si può fare una trivella in Basilicata se non c’è la concertazione con la Regione. Nei prossimi giorno incontreremo il ministro dello Sviluppo economico, Guidi, al quale manifesteremo la nostra ferma contrarietà alle trivellazioni in mare”.
Il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio ha detto “ci opporremo con tutte le nostre energie alle trivellazioni e lo faremo per tutelare il mare che costituisce la primaria risorsa per il nostro futuro. Abbiamo impugnato – ha aggiunto- le norme che consentono al governo di avere poteri sostitutivi nei confronti delle Regioni relativamente alle autorizzazioni in materia di trivellazioni. Noi abbiamo detto no con grande chiarezza alle trivellazioni a mare e anche a quelle a terra. Abbiamo impugnato presso il Tar un provvedimento autorizzativi da parte del ministero sottoscritto il 12 giugno scorso. Sono scelte che non possono essere accettate, il governo dovrà ascoltarci ed accogliere le nostre osservazioni”.
Il presidente pugliese Emiliano ha esordito dicendo “abbiamo intenzione di sostenere tutte le Regioni che si opporranno ai decreti autorizzativi delle Trivelle e sono venuto qui a dirvelo senza se e senza ma. Stiamo organizzando un collegamento che parte dall’Emilia e arriva alla Calabria e siamo in grado di far valere le nostre ragioni. Chi é a difesa del mare e del creato e non semplicemente delle proprie piccole ragioni politiche non può non essere con noi. Deve essere con noi. Qui – ha concluso – ci sono le Regioni e i sindaci che si stanno battendo per far valere le ragioni del nostro territorio. Noi pugliesi faremo fino in fondo il nostro dovere”.

Reddito minimo di inserimento, 450 € al mese: la Basilicata apre la strada

Con delibera di Giunta n. 936 del 13 luglio 2015, la Regione Basilicata ha definitivamente approvato l’”Avviso Pubblico per la selezione dei beneficiari Categoria A” e l’”Avviso Pubblico per la selezione dei beneficiari – Categoria B”.

Si tratta dello sblocco ufficiale dell’Esecutivo alle procedure necessarie per stilare le graduatorie degli aspiranti partecipanti al Programma di “reddito minimo di inserimento” .

I soggetti destinatari sono quelli appartenenti alle due categorie, A e B, sopra menzionate:

  • CATEGORIA A: soggetti residenti in Basilicata che risultano fuoriusciti dalla platea della mobilità in deroga e che abbiano un reddito ISEE inferiore a 15.500 € annui;

  • CATEGORIA B: soggetti residenti in Basilicata disoccupati e/o inoccupati da almeno 24 mesi ovvero da almeno 12 mesi e presentino un ISEE relativo al nucleo familiare compreso tra 0 e 9.000 €.

I soggetti beneficiari avranno diritto in media a percepire 450 € mensili (la somma varia a seconda del reddito ISEE e del carico familiare), subordinati tuttavia all’espletamento di attività di pubblica utilità e di politica attiva che la Regione provvederà a mettere in piedi. Il beneficio economico verrà corrisposto se saranno espletate almeno l’80% delle ore di “lavoro”.

I fondi stanziati ammontano complessivamente a 7.700.000,00 € di cui, 2.700.000,00 destinati alla Categoria A, e 5.000.000,00 destinati alla Categoria B.

Le domande di partecipazione potranno essere compilate a partire dalle ore 9,00 del prossimo 29 luglio 2015 dietro l’assistenza dei CAAF (Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale) che abbiano sottoscritto la Convenzione con la Regione Basilicata approvata con Delibera della Giunta Regionale n.431/2015.  I dossier di candidatura dovranno essere inviati esclusivamente online  entro e non oltre le ore 12,00 del 15 settembre 2015.

Per consultare gli Avvisi pubblici:

http://portalebandi.regione.basilicata.it/PortaleBandi/detail-bando.jsp?id=241444

http://portalebandi.regione.basilicata.it/PortaleBandi/detail-bando.jsp?id=241446

 

Presentate linee guida piani intercomunali servizi sociali

Cambiamento nel metodo, negli obiettivi e attori, vertendo nella sussidiarietà verticale e orizzontale, nella ridefinizione della governance e dell’articolazione territoriale (gli ambiti territoriali passano da 15 a 9) nelle forme e nei contenuti del nuovo welfare territoriale della Regione. Sono queste le linee guida per la formazione dei nuovi Piani intercomunali dei Servizi sociali e sociosanitari 2016-2018.
Con la realizzazione dei Piani intercomunali dei servizi sociali e sociosanitari, la Regione Basilicata valorizza il livello di programmazione territoriale delle politiche sociali e sociosanitarie intendendo a questo livello definire metodi, regole e contenuti della pianificazione di tali politiche, correlando tra loro i servizi e gli interventi già consolidati con la capacità di offrire risposte innovative e flessibili anche a fronte delle emergere di bisogni nuovi e migliorare i servizi esistenti.

“Oggi dobbiamo celebrare – ha detto l’assessore alla Sanità, Flavia Franconi – un lavoro fatto da tante persone. Le linee guida sono fatte per lavorare tutti insieme. É essenziale che dobbiamo imparare a lavorare uniti, solo così possiamo costruire un nuovo welfare in Basilicata. Oggi – ha tenuto ad evidenziare – si deve parlare non tanto di bisogni, ma di diritti ai cittadini e quindi si rende necessaria una forte integrazione tra il sistema sanitario e il sistema sociale attraverso una programmazione costante per dare servizi sempre adeguati alle necessità di una popolazione che invecchia e dall’altra parte ad una popolazione che diventa sempre più multietnica con sempre nuove esigenze. Saranno costruiti nuovi metodi per misurare l’integrazione come i livelli di assistenza sociale minimi e il fascicolo sociale. La Regione – ha continuato l’assessore – ha deciso di mettere completamente in gioco se stessa e le proprie strutture come parte integrante della rete territoriale, donandosi degli organi necessari ad essere un punto permanente di interlocuzione e di interazione con il sistema territoriale pur nel rispetto dei ruoli e dei poteri fissati dalla legge. I nuovi Piani intercomunali dei servizi sociosanitari divengono, così, lo strumento primario di programmazione di tutti gli interventi integrati sul territorio e consentiranno di sperimentare, con metodo “bottom up”, la realizzazione di sistemi integrati di servizi sociali territoriali efficienti e funzionali, ovvero – ha concluso Franconi – rispondenti alle effettive esigenze dei cittadini e delle cittadine nelle loro diverse realtà è fasi di vita e di lavoro”.

Osservatorio regionale Spettacolo: eletti rappresentanti operatori

Nel corso di un incontro che si è tenuto a Potenza nella sede della Regione Basilicata sono stati individuati i componenti dell’organismo, che avrà un ruolo consultivo nell’elaborazione del Piano triennale per lo Spettacolo.
Saranno Dino Quaratino e Rocco Calandriello a rappresentare all’interno dell’Osservatorio regionale dello Spettacolo – organismo consultivo istituito dalla Regione Basilicata nell’ambito della legge n. 37 del 2014 – i soggetti iscritti nei due elenchi dell’Albo degli Operatori dello Spettacolo (approvato a fine giugno e composto da due sezioni: una dedicata agli operatori dello spettacolo riconosciuti dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, e l’altra agli operatori non riconosciuti). La designazione è avvenuta oggi a Potenza (con una votazione degli operatori presenti fra alcuni candidati) al termine di un incontro convocato da Patrizia Minardi, dirigente dell’Ufficio regionale Sistemi culturali e turistici, ed al quale ha partecipato anche il governatore lucano, Marcello Pittella.
“Compito dell’Osservatorio – ha spiegato la Minardi nel corso della riunione – è quello di supportare la programmazione regionale nell’individuare gli asset strategici di medio-lungo termine del Piano triennale dello Spettacolo, oltre che monitorare i numeri di un mercato del lavoro che sempre più si orienta verso la creatività e l’investimento in cultura. Bisognerà valutare la coerenza dei diversi progetti con lo spirito di una programmazione che guarda al futuro, e condividere le condizioni più favorevoli per fare massa critica sul settore per costruire una reale risposta alla domanda di valorizzazione e di fruizione culturale regionale. Tutto questo per creare le condizioni affinché nasca una vera e propria impresa dello spettacolo. In questo momento – ha evidenziato la dirigente Minardi – siamo in una fase di partenza: ma il Piano triennale è particolarmente importante perché guarderà agli effetti di investimento ed occupazionali di medio e lungo termine e anche perché coinciderà con la programmazione di Matera Capitale europea della Cultura 2019”. Nel rispondere ad alcune domande degli operatori sui fondi a disposizione con la legge sullo spettacolo, che ad oggi ammontano a 500 mila euro, il presidente Pittella ha detto che “quella è stata la somma che abbiamo potuto individuare in una fase di partenza: adesso bisogna capire le reali esigenze ed i reali progetti, anche in base a quelli che saranno presentati entro il primo agosto, data ultima per accedere ai finanziamenti. Le risorse finanziarie non mi preoccupano: se capiremo che il meccanismo che implementa e fa crescere le imprese creative funziona, e che la qualità delle proposte è rilevante per le sfide occupazionali e di investimento sull’asset cultura, allora rimpingueremo la dotazione finanziaria”.

Pittella querela Leggieri

Nota del presidente della Regione Marcello Pittella in risposta al comunicato di oggi del consigliere regionale Leggieri (Movimento 5 Stelle):

“Ho dato mandato ai miei legali di querelare per diffamazione il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Gianni Leggieri.
La pazienza ha un limite. E l’ennesima, offensiva menzogna contenuta in un comunicato di oggi a firma dell’esponente politico grillino non mi offende soltanto sul piano personale, ma getta fango e discredito sull’Istituzione che rappresento, facendo strame della dignità e del lavoro di quanti operano in Regione con impegno e professionalità.
Il consigliere Leggieri impari a documentarsi meglio e a svolgere con serietà e consapevolezza il proprio ruolo di esponente dell’opposizione, prima di mettere in dubbio l’altrui moralità. Sul piano dell’onestà e della correttezza ha solo da imparare da parte di chi gli sta di fronte tra i banchi del consiglio regionale.
Nel merito delle sciocchezze scritte dal consigliere Leggieri, a proposito del presunto, mancato ricorso in tempo utile al Tar del Lazio e alla Corte Costituzionale sul decreto ministeriale del Mise che scadeva lo scorso 5 luglio, saranno gli Uffici competenti a rispondergli formalmente, posto che contrariamente a quanto egli ha scritto l’Ufficio Legale della Regione ha correttamente notificato gli atti a chi di competenza in data 3 luglio 2015.
A me preme ribadire che non tollereremo più le continue scorrettezze di una opposizione vacua e distruttiva che non sa leggere le carte, parla a vanvera e sa solo offendere le persone. Non è così che si fa politica. Non è questo il mandato ricevuto dagli elettori. Le Istituzioni sono una cosa seria, checché ne pensino il consigliere Leggieri e quanti, come lui, gettano discredito sul lavoro altrui”.

Pittella partecipa al seminario dell’Ordine dei Giornalisti

 Il presidente della Regione, intervenendo ad un seminario dell’ordine dei Giornalisti, ha detto che “entro la pausa estiva il disegno di legge sarà portato in giunta, per arrivare all’approvazione in Consiglio regionale prima della fine dell’anno”

“Abbiamo intenzione di accelerare i tempi, per portare in approvazione in giunta, prima della pausa estiva, il disegno di legge sull’editoria”. Lo ha detto oggi a Potenza, il governatore lucano Marcello Pittella, nel concludere i lavori .-insieme al presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza – del seminario organizzato dall’Ordine dei Giornalisti -nella sala convegni della Biblioteca nazionale, per discutere proprio della nuova legge regionale sull’editoria che sarà promulgata nei prossimi mesi. “Nell’elaborazione finale – ha spiegato il presidente -cercheremo di tenere dentro gran parte delle considerazioni che sono arrivate quest’oggi da parte dei giornalisti e degli addetti ai lavori. Dopo l’estate ci sarà il necessario lavoro di approfondimento, anche attraverso le audizioni delle commissioni consiliari, affinché si possa far partire il dispositivo entro la fine dell’anno. Per quanto riguarda le risorse – ha detto ancora – saranno utilizzabili fondi comunitari ma anche nazionali”. Secondo il presidente della Regione “è necessario creare i presupposti per la profondità di analisi. Nel tempo della velocità del mondo dell’informazione dobbiamo essere in grado di fare un’azione di accompagnamento alla profondità e alla consapevolezza. In molte occasioni, in riferimento a fatti specifici e argomenti sensibili, come ad esempio quelli che concernono le estrazioni petrolifere – ha proseguito Pittella – ho sottolineato come sia indispensabile fare informazione vera. L’obiettivo della legge è quello di abbandonare il disfattismo, nella volontà e nello sforzo profondo di creare consapevolezza, in una società che è sempre più distante dalla lettura e dall’approfondimento. Non possiamo più accontentarci di un tweet, di mezze informazioni raccolte al bar, di semplificazioni. Dobbiamo – ha ribadito il governatore -puntare all’approfondimento attraverso la professionalità dei giornalisti, nell’ottica della consapevolezza e della crescita culturale della società. Questa legge – ha continuato – sarà un’occasione per creare occupazione, per stabilizzare quella esistente, per consentire un sostegno giusto agli editori, ma anche per garantire la diversità della comunicazione e per la crescita della consapevolezza diffusa della nostra società”. Il governatore, inoltre, ha ricordato che la Regione Basilicata “si è già mossa con investimenti significativi nelle infrastrutture immateriali, ad esempio con la banda ultralarga, che consente di portare Internet veloce in 35 comuni e in quattro aree industriali”.

Rete Infrastrutture in Basilicata, Pittella scrive a Del Rio

Dopo l’incontro del 18 giugno, il governatore puntualizza, in una nota al ministro, gli interventi considerati strategici per la regione 

Dopo l’incontro tenutosi a Matera lo scorso 18 giugno, il presidente della Regione, Marcello Pittella, in una nota  firmata congiuntamente con l’assessore Aldo Berlinguer, ha puntualizzato al ministro alle Infrastrutture Graziano Del Rio le priorità di intervento sulla rete infrastrutturale, ferroviaria e aeroportuale necessarie per collegare la Basilicata ai grandi corridoi nazionali.
Tra gli interventi strategici, alcuni sono di più agevole ed immediata realizzazione e perciò ritenuti più urgenti e indifferibili. “Si tratta in particolare – si legge nella nota – della velocizzazione del treno Intercity-Ta-Pz-Roma con l’effettuazione del servizio con n.4 coppie Frecciabianca, degli ulteriori interventi di velocizzazione linea ferroviaria Potenza-Foggia (rettifica di tracciato su zona industriale di Melfi) e del contributo per il raccordo autostradale n.5 e S.S. 407 “Basentana” e per le strade provinciali”.
Le altre richieste della Regione riguardano il collegamento ferroviario Potenza-Matera-Bari, l’adeguamento dell’aviosuperficie Mattei a Pisticci, la copertura finanziaria per la Potenza-Melfi e il corridoio Murgia Pollino.
Nella nota, infine, Pittella e Berlinguer evidenziano che i lavori in corso sulla tratta ferroviaria Potenza-Foggia “stanno causando ingenti disagi ai pendolari” e che il problema si acuirà “durante le lavorazioni in territorio lucano”. Per questo si chiede che “i lavori vengano svolti in periodo notturno, con evidente, ulteriore risparmio sul versante dei servizi sostitutivi”.