AMBIENTE E PETROLIO

L’obiettivo è favorire la crescita economica e lo sviluppo facendo in modo che il patrimonio naturale continui a fornire le risorse e i servizi ecosistemici indispensabili per il benessere. Andrà, per questo rafforzata la partecipazione dei portatori di interesse ambientale. Accanto a questo, bisognerà trasformare in sviluppo economico duraturo l’enorme contributo che la Regione Basilicata offre al Paese e al sistema industriale estrattivo. In due parole: “Petrolio in cambio di sviluppo”.

  • Priorità a salute dell’uomo e dell’ambiente e più sviluppo per le comunità.
  • Conferma del completo stop all’apertura di nuovi siti di estrazione;
  • Rinegoziazione del memorandum petrolifero;
  • Sviluppo di una pianificazione locale che incentivi l’occupazione locale;
  • Programmazione royalties con comunità locali;
  • Riforma Arpab con maggiori sistemi di controlli;
  • Valorizzazione e tutela di acqua e boschi;
  • Aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti che si ispiri alla riduzione e al recupero;
  • Finanziamenti per filiere del riciclo;
  • Bonifica siti inquinati e anagrafe siti contaminati;
  • Anticipazione introiti dalle estrazioni per prestiti pluriennali (Petrol Bond) a fronte di progetti ad elevata ricaduta occupazionale;
  • One stop shop – rete di servizi per imprese che investono nei settori oil & gas.

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ISTRUZIONE E FORMAZIONE

Nella Basilicata che vogliamo la qualità della formazione dovrà essere adeguata ai processi di trasformazione prodotti dall’innovazione e dalla globalizzazione. Vogliamo sostenere progetti calibrati sulle necessità del mercato del lavoro e la domanda delle imprese. Altro obiettivo è caratterizzare il nostro polo universitario,specializzandolo verso la nuova economia creando un sistema stabile di relazione fra università, centri di ricerca ed imprese:

  • Ampliamento mirato dell’offerta formativa universitaria;
  • Coinvolgimento di competenze universitarie nella vita amministrativa regionale;
  • Osservatorio per diritto allo studio scolastico e universitario;
  • Programma aggiornamento professionale per docenti;
  • Buono famiglia per acquisto libri scolastici;
  • Ri-orientamento del sistema della formazione professionale;
  • Protocolli d’intesa fra scuole tecnico/professionali-Regione-associazioni di categoria.

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WELFARE E SANITA’

Nessuno va più lasciato solo. Nessuno va più lasciato indietro. Il rapidissimo degrado della condizione di fragilità economica e di rischio di povertà delle famiglie lucane impone il riconoscimento delle differenze e la necessità di ripartire dalla dignità di ogni essere umano. Vanno rimesse al centro delle politiche per la salute le persone e i loro diritti fondamentali e vanno rivoluzionati i modelli organizzativi, migliorando la qualità dei servizi:

  • Servizi sociali, legge regionale per sostegno e accoglienza rifugiati;
  • Sostegno associazioni sportive no-profit;
  • Industria del sociale;
  • Potenziamento cooperazione sociale regionale;
  • Buono-Famiglia e Fondo di Garanzia per i lavoratori atipici:
  • Promulgazione legge regionale sulla cittadinanza di genere;
  • Legge regionale contro la violenza di genere e promozione attività di prevenzione, accoglienza, protezione e solidarietà alle vittime;
  • Voucher per la conciliazione;
  • Introduzione del Family Audit;
  • Progetto tate familiari.
  • Rivoluzionare i modelli organizzativi e migliorare la qualità dei servizi;
  • Snellimento procedure prenotazioni e visite;
  • Realizzazione cartella sanitaria elettronica;
  • Revisione sistema dei ticket che tenga in conto equità e solidarietà sociale;
  • Analisi della mobilità sanitaria interregionale per ridurre i “viaggi della speranza”;
  • Rafforzamento IRCCS-CROB;
  • Umanizzazione;
  • Specializzazione nelle prestazioni;

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LAVORO

L’emergenza è il lavoro, quello dei giovani, delle donne, degli over 50 e delle categorie più professionalizzate. E’ da lì che dobbiamo ripartire creando più opportunità e meno assistenza, valorizzando merito e competenze:

  • Potenziamento del sistema del micro credito, prestiti a sportello sempre aperto a favore di soggetti non bancabili;
  • Rilancio dei centri per l’impiego e messa in piedi di sistemi di customer satisfaction;
  • Rafforzamento dello strumento dell’apprendistato  finalizzato alla formazione professionale e all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro;
  • Incentivi per rilancio di stabilimenti e imprese in crisi;
  • Buoni lavoro per progetti di pubblica utilità e reddito minimo collegato a periodi di formazione garantito per giovani inoccupati;
  • Rilancio settore edile attraverso un programma di efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati.

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AGRICOLTURA

Rappresenta un settore fondamentale dell’economica lucana che va reso maggiormente competitivo, auto-sostenibile e multifunzionale. Vantiamo produzioni diversificate, di qualità e di nicchia che fanno del territorio, delle tradizioni e della cultura i punti di forza e che vedono una stretta relazione con il settore turistico e dell’accoglienza turistica. Su queste occorre investire attraverso:

  • Controllo qualità filiera dei settore dell’agroalimentare e dell’economia rurale.
  • Creazione e promozione del Brand Basilicata ed incremento delle funzioni dello sportello Sprint;
  • Accordi di partenariato istituzionale per sostenere rapporti di collaborazione bilaterali;
  • Incentivi alle imprese che esplorano nuovi mercati. mappatura on line aree produttive lucane.
  • Maggiore diffusione delle filiere corte che avvicinino produttori ai mercati locali;
  • Assistenza tecnica e consulenza a favore di neoimprenditori;
  • Rilancio dei consorzi;
  • Riorganizzazione della governante e rafforzamento della missione dell’Alsia;
  • Promozione dei prodotti tipici attraverso i distretti agroalimentari;
  • Potenziamento autoproduzione energetica da biogas o biomasse.

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INNOVAZIONE – INTERNAZIONALIZZAZIONE – RICERCA

Sono le strade obbligate da percorrere per rilanciare il livello di competitività delle imprese nel mercato globale. Per questo sarà necessario creare un laboratorio regionale per l’interazione tra impresa-ricerca ed università.
Ai settori produttivi dovrà imprimersi maggiore specializzazione e alle eccellenze consentire di emergere.

  • Reti, accesso e mobilità ecosostenibile;
  • Bando per giovani under 35 per idee di impresa in creatività e innovazione sociale (start up e spin off);
  • Scuola dell’artigianato (incontro tra vecchio artigianato e artigiani del nuovo millennio);
  • E-school del design;
  • Bandi a sportello sempre aperto;
  • Programmi di rilancio per aree industriali in crisi.
  • Attuazione della legge sulle reti di impresa e aggiornamento ddl su distretti e sistemi produttivi locali;
  • Polo Fiat che realizzi un piano speciale per il settore automobilistico e le maestranze;
  • Rilancio mobile imbottito verso i nuovi materiali; certificazione prodotti agricoli di alta qualità e rafforzamento strategie di marketing;

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