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Venerdì le Maschere Lucane su Rai Uno nella “Vita in diretta”

In collegamento da Satriano di Lucania si parlerà dei riti e dei miti legati alla Basilicata, dove nei piccoli borghi è evidente il legame tra il Carnevale e mondo rurale

Venerdì 24 febbraio le Maschere aderenti alla Rete dei Carnevali lucani saranno protagoniste nel programma “La vita in diretta”, in onda su Rai Uno dalle 15,30 alle  18,45 circa. In collegamento da Satriano di Lucania, nella trasmissione si parlerà della cultura, dei riti e dei miti legati alla Basilicata, dove nei piccoli borghi è evidente il legame tra il Carnevale e mondo rurale lucano. Una rete in cui le tradizioni di diversi paesi raccontano di un passato lontano che non manca ancora di affascinare, facendo riemergere ricordi ancestrali mai completamente sopiti.

A Satriano “La foresta che cammina”  è popolata da persone vestite da alberi. La maschera tipica è denominata Rumita (da “eremita”) ed è un uomo completamente ricoperto di edera, tanto da essere irriconoscibile. Tiene tra le mani un bastone con all’apice un ramo di pungitopo.
Ad Aliano nel Carnevale singolari figure si aggirano per le stradine: sono le “Maschere cornute” che rievocano creature demoniache e goffe, il cui carattere minaccioso è mitigato dai coloratissimi cappelloni che ne decorano il capo.

A Lavello è  protagonista il Domino, vestito con cappuccio, tunica e mantella color rosso, dotato di un sacchetto per invitare a ballare la fanciulla di turno. Secondo la tradizione, le sue movenze ben racchiudono lo spirito goliardico che si animerà di balli e canti nei cosiddetti “festini”.

A Tricarico il Carnevale è caratterizzato dalle maschere delle mucche e dei tori (L’ màsh-k-r, nel dialetto tricaricese) che rappresentano una mandria in transumanza.  Il paese viene, così, svegliato dal suono cupo dei campanacci.

A  Montescaglioso è rinnovata la tradizione dei Cucibocca, personaggi inquietanti vestiti con un lungo mantello o cappotto nero, con una lunga barba di canapa, grandi occhiali realizzati con le bucce di arance e un enorme cappello realizzato coi dischi di canapa dei frantoi.

A San Mauro Forte si festeggia il Carnevale con una sfilata spontanea di suonatori di campanacci. Diverse squadre di portatori di campanacci percorrono le vie del paese al suono rumoroso dei campanacci.

A Cirigliano nel Carnevale sfila un colorito e variegato corteo nel quale ogni maschera rappresenta una coltura tipica di ognuna delle stagioni o dei mesi dell’anno. Il corteo si fa strada al suono assordante dei campanacci.

A Teana, infine, Improvvisazione, istinto, curiosità caratterizzano il Carnevale di Teana, i cui protagonisti principali sono l’Orso e il Carnevale “Quaremma”.

La partecipazione delle maschere lucane del Carnevale alla popolare trasmissione rientra nella convenzione sottoscritta tra Rai e Regione, con l’obiettivo di promuovere le risorse culturali, sociali, artistiche e monumentali della Basilicata.

carnevale lucano