La marcia delle donne e degli uomini scalzi . Matera 11/09/2015

“Non è il momento della paura, ma quello di agire insieme”.
11990671_892247507527347_8446632926339100726_nOggi le parole severe di Juncker al Parlamento di Strasburgo, qualche giorno fa l’appello del Papa affinché ogni parrocchia ospiti una famiglia di profughi.
Ci sono muri che crollano e solidarietà che si rafforzano.
La Basilicata ha aperto le sue porte ancora prima che altri si decidessero a farlo. Ha mostrato di essere più europea di quanto altri dichiarano di essere, nelle parole e non nelle azioni.
E’ anche per questo che ho sottoscritto l’appello alla marcia delle donne e degli uomini scalzi. Venerdì 11 settembre a Matera.
Io sto con le donne e gli uomini scalzi.

Rifugiati: Sharon Stone visita il centro di Betty Williams

La star di Hollywood sarà nei prossimi giorni in Basilicata per visitare la Città della Pace fondata dal Premio Nobel per la Pace

La star di Hollywood sarà nei prossimi giorni in Basilicata per visitare la Città della Pace fondata dal Premio Nobel per la Pace Betty Williams. L’attrice di fama mondiale – spiega una nota della Fondazione –  interverrà il 12 settembre ad una cena di beneficenza per la raccolta fondi su invito personale del premio Nobel per la Pace Betty Williams, Presidente della Fondazione Città della Pace per i Bambini Basilicata, e il 13 settembre visiterà le strutture dove sono accolti i rifugiati e richiedenti asilo ospiti della Fondazione che, a partire dal 2012, ha accolto fino ad oggi oltre 80 persone. Betty Williams, realizzando questo progetto insieme alla Regione Basilicata, ai comuni di Scanzano Ionico e di Sant’Arcangelo, ha voluto creare un rifugio sicuro, un modello di integrazione unico dove le popolazioni locali e i rifugiati possono vincere insieme, dove i bambini ritrovano un‘umanità perduta e la forza di ricostruire una esistenza, un futuro. L’attività della Fondazione, che ha suscitato l’interesse di una delle icone più prestigiose del cinema internazionale, nota attivista per i diritti umani, – sottolinea il comunicato –  vede come protagonista la Fondazione per l’accoglienza, la tutela e l’integrazione nei progetti SPRAR in corso presso Sant’Arcangelo e Scanzano Ionico in partenariato con Arci Basilicata e con la Cooperativa Sociale Il Sicomoro insieme alla Provincia di Potenza ed al Comune di Matera. Sharon Stone, che incontrerà gli ospiti di questi progetti, ha deciso di segnare con la sua presenza in Basilicata una forte testimonianza a favore dei rifugiati che attraversano il Canale di Sicilia, mettendo a repentaglio la loro stessa vita, per fuggire dalle persecuzioni, dai fondamentalisti e dai conflitti che insanguinano il medio oriente e le coste Sud del Mediterraneo Infatti migliaia di bambini ogni giorno fuggono dalla guerra e dalla violenza. Spesso da soli, a volte con la famiglia. Essi hanno visto passare morte e distruzione davanti ad occhi. Orrori, che non dimenticheranno facilmente.
Per questo l’autorevole voce di Sharon Stone – conclude la nota –  si unirà a quella di Betty Williams prima a Matera, capitale europea della cultura nel 2019 e poi a Scanzano Ionico e a Sant’Arcangelo, chiedendo il rispetto dei diritti di questi nostri fratelli in un momento nel quale l’Europa sembra voler erigere nuovi muri invece di sentire il dovere di sviluppare politiche di accoglienza adeguate a fronteggiare questi fenomeni epocali.

Irccs-Crob: Pittella ricorda Enzo Cervellino

Il governatore lucano è intervenuto alla cerimonia per l’intitolazione dell’Auditorium dell’oncologico di Rionero in Vulture, all’illustre cittadino scomparso dieci anni fa. Presente anche l’assessore Flavia Franconi

“Il futuro del Crob non è a rischio, e non è a rischio proprio grazie all’intuizione di Cervellino, che qualificò questa struttura per specificità, andando oltre l’idea di struttura sanitaria generalista”. Ad affermarlo, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel suo intervento conclusivo nel corso della cerimonia di intitolazione dell’Auditorium dell’Irccs-Crob di Rionero in Vulture, alla memoria di Enzo Cervellino, a dieci anni dalla sua scomparsa. Insegnante, consigliere, assessore regionale negli anni Settanta e sindaco della cittadina fortunatiana, Cervellino fu tra gli esponenti della vita civile e amministrativa che si prodigarono per la realizzazione del nosocomio mono-specialistico ad indirizzo oncologico. All’iniziativa, moderata dal direttore de “La nuova del Sud”, Clemente Carlucci hanno dato il loro contributo – prima che Pittella scoprisse la targa – il direttore generale dell’Irccs-Crob, Giuseppe Nicolò Cugno, il sindaco di Rionero, Antonio Placido, l’assessore regionale alle Politiche per la persona, Flavia Franconi, ed anche Giuseppina, figlia di Enzo Cervellino e lo storico Gianpaolo D’Andrea. “Cervellino – ha detto Pittella – è vissuto in un tempo della politica in cui una stretta di mano aveva più valore di un atto notarile. Ora invece c’è sfiducia, prevale la diffidenza, c’è una spinta alla velocità di espressione che non sempre corrisponde all’approfondimento e alla verità delle cose. Dobbiamo ripartire dall’esempio lungimirante di uomini straordinari come Cervellino. Dobbiamo recuperare valori come il rispetto dell’uguaglianza, della solidarietà, dell’inclusività, dell’appartenenza. Cervellino – ha ribadito Pittella – è stato lungimirante, è stato uno dei primi europeisti. Dobbiamo recuperare la lezione etica che Cervellino ci ha consegnato: ha lavorato per una ricostruzione morale del suo territorio, offrendo le sue qualità di educatore partendo dagli ultimi e dai penultimi. Poi, però, Cervellino ha provato, con la missione politica, a pensare ai primi e ai secondi, a coloro che sono tali per merito e per competenza. Dobbiamo ammirare – ha detto ancora – lo slancio e il coraggio di Cervellino, quando iniziò ad immaginare una struttura sanitaria non generalista. All’epoca non fu capito subito da tutti, ma osò guardare oltre e lontano. Il Crob oggi è un ponte verso l’innovazione e la ricerca, un ponte che ci collega all’Europa e al mondo. Per questo motivo dobbiamo garantire al Crob tutto il sostegno di cui ha bisogno. Abbiamo bisogno di abbracciare la strada delle riforme e del rinnovamento: è il tempo – ha concluso il governatore – di abbracciare le sfide alla Cervellino”. “Essere invitata all’intitolazione di un luogo dove si fa scienza – ha detto l’assessore regionale alle Politiche per la persona, Flavia Franconi – mi commuove. Enzo Cervellino era un uomo di cultura, e la cultura è necessaria e indispensabile anche per fare sanità. E’ importante mettere al centro una cultura gestionale e organizzativa, favorire l’apertura all’innovazione che può portare la scienza. La novità sostanziale – ha aggiunto la Franconi – è che per la nostra regione vogliamo costruire un sistema flessibile, con l’obiettivo di offrire servizi sempre migliori per i cittadini”. In riferimento alle attività del Crob l’assessore ha ricordato “il merito della struttura di non essere rimasta chiusa nei confini di una cittadina, ma di essersi estesa verso la regione e verso l’Italia. Ma adesso, in un’epoca di globalizzazione, bisogna puntare all’Europa e al mondo”.

Migranti, assunti 30 lavoratori iscritti in liste prenotazione

Simonetti: se tutti gli imprenditori dell’area facessero lo stesso l’intermediazione dei caporali cesserebbero. Le decisioni assunte a Roma da parte del Governo, in parte anticipate dalla Giunta regionale in Basilicata

La Coldiretti di Palazzo San Gervasio, tramite la Croce rossa italiana che gestisce il Campo di accoglienza, ha richiesto l’assunzione di 30 ospiti del centro iscritti nelle liste di prenotazione del Centro per l’impiego di Lavello. Gli immigrati inizieranno oggi a raccogliere il pomodoro. Si tratta di una buona notizia – commenta Pietro Simonetti (Organismo di coordinamento per le politiche dei migranti della Regione Basilicata) – che dimostra che si può superare intermediazione dei caporali utilizzando i canali pubblici e i centri di accoglienza non abusivi. Infatti buona parte dei 622 lavoratori prenotati, e iscritti al 24 agosto a centro di Lavello, risultano domiciliati in case, centri di prima accoglienza per richiedenti asilo, centri Sprar e nei campi di accoglienza di Venosa e Palazzo che già accolgono un centinaio di ospiti a due settimane dall’apertura ed a pochi giorni dall’inizio effettivo della campagna di raccolta del pomodoro. Superare l’intermediazione del caporalato è possibile se gli imprenditori, associati o no alle organizzazioni di categoria, che l’anno scorso effettuarono 926 assunzioni regolari utilizzando oltre 900 prenotazioni dei lavoratori, assumeranno senza ricorrere alla rete dei caporali locali. Specialmente quelli di Palazzo S. Gervasio e di altri comuni che anche nel 2015 hanno finanziato la costruzione delle baracche a Boreano e Mattinelle nonché strutture in agro di La Castellana, Lupara ed altri luoghi dell’area interessati alla raccolta. Si tratta di una strada senza alternative per la ricostruzione della legalità e per la valorizzazione dei prodotti ortofrutticoli lucani. Infatti monta sempre di più nel nostro Paese ed in Europa la tendenza dei consumatori e delle aziende commerciali a non acquistare prodotti provenienti dalla aree controllate dalla criminalità, anche nella versione dell’industria del caporalato. L’attuale  attività di controllo dell’Ispettorato del lavoro e delle forze dell’ordine sono incentrate alla verifica dei rapporti di lavoro e alla individuazione dei vertici del caporalato locale che si serve della rete degli stranieri per gestire le attività, con gli esiti comunicati che confermano, se ce fosse stato bisogno di una vasta rete con una catena di comando ben conosciuta ma da anni tollerata. Le attività dei giorni scorsi dovrebbero essere propedeutiche ad ulteriori incisivi interventi  anche nei centri abusivi dove regna la illegalità e una gravissima situazione igienico sanitaria che rischia  di condizionare l’intero territorio dell’area interessata alla raccolta del pomodoro. Il vertice governativo tenuto a Roma si è dato quindici giorni di tempo per un provvedimento che include anche il sequestro dei beni dei caporali e delle imprese che utilizzano la rete illegale. La Giunta regionale ha anticipato da tempo alcuni provvedimenti previsti come le liste di prenotazione e il bollino etico. E’ auspicale che gli impegni governativi relativi alla “Rete di lavoro agricolo di qualità”  siano predisposti in tempo prima della fine delle campagne di raccolta.

Ecco i temi da affrontare alla ripresa delle attività

“In partenza per Malta, in compagnia dei miei due figli più grandi per una breve vacanza-studio di inglese, mi arriva l’eco di polemiche ferragostane che, per quanto mi riguarda, ho già iscritto nell’elenco delle pratiche definitivamente archiviate.
Penso piuttosto che dovremmo tutti concentrarci sui temi della ripresa e sulle prime cose da fare, di qui ad una settimana, in un auspicabile clima di grande unità e di ritrovata serenità, personale e politica.
Porto con me in vacanza un “brogliaccio” di idee e di proposte concrete da sottoporre alla valutazione dei miei colleghi governatori , prima, e se, come mi auguro, condivise, a quelle del presidente del Consiglio e dei suoi ministri, poi.
Su questi temi, tra l’altro, sarò intervistato venerdì prossimo a Nova Siri dal direttore di Telenorba, Enzo Magistà, insieme con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Se sollecitati dall’autorevole giornalista, ribadiremo il nostro “no” alle trivellazioni in mare notificato ufficialmente nelle scorse settimane al Ministero dello Sviluppo Economico, nell’ambito di un corretto rapporto istituzionale improntato al dialogo, ma anche alla difesa irremovibile dei bisogni delle nostre comunità.
Per lunedì 31 agosto, ho già fatto convocare, dai miei collaboratori, lo stato maggiore di tutti i Dipartimenti regionali, in uno con le tre Autorità di Gestione dei fondi europei, per stabilire il cronoprogramma delle cose da fare subito, sin dai primi giorni di settembre, in tema di lavoro, rifiuti, efficientamento energetico, dissesto idrogeologico, infrastrutture, digitalizzazione delle scuole, sanità.
Ripeto, queste sono le cose su cui dovremmo confrontarci. Non altre.
Le sfide che abbiamo dinanzi sono tante. E potremo affrontarle e vincere solo se con grinta e determinazione adempiremo al mandato, per me sacro, ricevuto dagli elettori: far crescere questa regione. Dare un futuro ai giovani. Non lasciare nessuno per strada, in una Basilicata che accetta di misurarsi sul terreno della produttività, della ricerca e dell’innovazione, senza però dimenticare quella che per noi deve essere la vera stella polare dell’impegno politico: la solidarietà e la giustizia sociale.
Diamo un taglio alle polemiche inutili. Diciamo basta a quell’ansia divisiva ed eternamente conflittuale che attualmente sembra prevalere nel chiacchiericcio politico. I lucani ci chiedono altro. Ci chiedono di lavorare con umiltà, impegno e soprattutto con una grande unità di intenti. Io proverò a farlo con tutte le mie forze. Spero di ritrovarmi in buona compagnia”.

Progetto Banda Larga nelle aree rurali

Con l’intervento per l’abilitazione della Banda Larga nelle aree rurali, di certo esempio di efficace utilizzo di fondi europei, la Basilicata compie un ulteriore passo avanti verso l’azzeramento del digital divide di prima generazione, già oggi al 95%. Agendo per di più proprio sulle aree interne e rurali, quelle più complesse e più isolate, dove il digitale, attraverso la connessione alla rete, può costituire una speranza di rinascita, un’opportunità di giovani e imprese per riconnettersi al mondo, sviluppando potenzialità inespresse dei territori e delle persone.
Voglio cogliere l’occasione per fare i complimenti a tutta la struttura di gestione dei fondi Feasr e all’Ufficio Società dell’informazione, che sta guidando dall’interno questo processo
di copertura digitale, che prevede la concertazione con le comunità territoriali, con le aziende appaltatrici, con i cittadini e con le amministrazione locali, in un delicato sovrapporsi di interessi a volte divergenti.
Ringrazio anche l’assessore Braia che, fin dal primo giorno, non ha perso occasione per mostrarsi attento ai processi in atto, accompagnandoli con una nuova energia verso il completamento. Quell’energia di cui noi tutti, oggi più che mai, dobbiamo dotarci, affinché si portino a compimento i tanti progetti per rendere la nostra bellissima regione più dinamica e più connessa, dotandola di idee e strumenti nuovi per agganciare la ripresa e le sfide globali.

Nuovo centro per l’Alzheimer a Venosa

Un Centro di eccellenza per l’Alzheimer, il primo a livello regionale dedicato a questa patologia, sarà inaugurato a Venosa il prossimo 30 ottobre.
E la Giunta regionale, che ancora non si è fermata per la pausa estiva, ha autorizzato con una delibera il Direttore generale dell’Asp ad avviare le procedure di mobilità intraziendale per ottimizzare le figure professionali esistenti in organico.
Si tratta di un progetto particolarmente innovativo. Del primo esempio di approccio integrato del Servizio sanitario regionale alla malattia dell’Alzheimer. Su tale progetto, che si avvarrà necessariamente di tecniche avanzatissime, la Regione vuole investire risorse importanti nel dichiarato intento di rendere, da un lato, un servizio di qualità all’intera comunità lucana e, dall’altro, di tenere fede agli impegni assunti con il Comune di Venosa.
E’ uno sforzo importante che testimonia dell’attenzione che intendiamo rivolgere al territorio venosino all’interno di un quadro organico, strutturato e sostenibile della sanità lucana, tra esigenze di razionalizzazione e offerta di prestazioni di eccellenza. 

Saranno dieci i posti letto residenziali e dieci i semiresidenziali. Al momento sono in fase di ultimazione i lavori finalizzati a dotare il Centro dei necessari adeguamenti ipertecnologici per far fronte ai progetti innovativi che saranno condotti al suo interno e che richiederanno l’utilizzo di tecnologie e tecniche tra le più avanzate.

#LaBellaStagione

Dar conto ai cittadini di quanto abbiamo fatto in questa metà anno e di come lo abbiamo fatto. Usando due espedienti comunicativi per evitare una mera elencazione di provvedimenti.
Slide sulle “Le cose di cui non sentirete più parlare” e sulle “cose di cui sentirete parlare ancora più spesso”alle quali abbiamo aggiunto dati e tabelle sulle esportazioni, l’occupazione, la qualità dei servizi in Basilicata.
Le abbiamo presentate alla stampa, ieri sera a Trecchina. Tutti voi le trovate a questo link.

 

Guardate il video integrale de ‪#‎LaBellaStagione‬
La chiacchierata avuta con alcuni direttori di stampa e tv locale, domenica a Trecchina.
(Grazie a Mario Lamboglia per la disponibilita).

 

#‎ilsudsiamonoi‬

C’è una cosa che la Svimez non misura: la resilienza. 
La forza interiore che, se sprigionata, da sola può fare ripartire il Sud. La mia Basilicata si gioca tutto su innovazione e digitale: cerchiamo capitani coraggiosi. ‪#‎ilsudsiamonoi‬

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Traguardi per il settore dell’Artigianato

Sto tornando a Potenza da Roma, dopo alcuni importanti incontri a Palazzo Chigi. Ho appena sentito al telefono l’assessore Raffaele Liberali. E mi sono complimentato con lui e i suoi collaboratori. Il Consiglio regionale ha approvato due importanti provvedimenti predisposti dal Dipartimento Attività Produttive e Formazione che la comunità lucana attendeva da anni. Il primo riguarda la legge di riforma dell’Artigianato, che semplifica l’avvio dell’attività di impresa, sviluppa un sistema di garanzie per l’abbattimento del costo delle operazioni di finanziamento e crea le condizioni per incrementare i livelli occupazionali. 

L’altra norma approvata oggi riguarda il “ Sistema integrato per l’apprendimento permanente ed il sostegno alle transizioni nella vita attiva”, che estende i diritti dell’apprendimento, qualifica i sistemi e migliora l’uso delle risorse economiche.

Sono due importanti traguardi raggiunti grazie all’impegno della struttura amministrativa e al corale e costruttivo apporto dell’intero parlamentino lucano. Credo che soprattutto il settore dell’Artigianato – per il ruolo chiave che riveste nell’economia della Basilicata – possa guardare al futuro con maggiore fiducia e rinnovato slancio. Il mio plauso anche alle Associazioni di categoria che con noi si sono interfacciate per conseguire un risultato atteso da almeno un decennio.