La mia lettera al Ministro Orlando: riconsideri la chiusura del tribunale di Melfi

Di seguito, il testo della lettera che ho inviato al ministro della Giustizia, Andrea Orlando per chiedergli di riconsiderare la chiusura del tribunale di Melfi:

 

Illustre Signor Ministro,
ancora una volta, in questi giorni, sulle prime pagine dei quotidiani lucani, trovano ampio spazio le cronache riferite ai delitti di mafia che da anni insanguinano il Vulture-Melfese, a riprova della specificità di un’area nella quale le Forze dell’Ordine sono impegnate in una quotidiana, quanto efficace e preziosa, azione di contrasto alla criminalità organizzata.
Sempre in questi giorni, trovano purtroppo conferma le allarmanti preoccupazioni a suo tempo manifestate al Suo predecessore nello scorso mese di dicembre 2013, con una lettera a mia firma e con un dettagliato rapporto messo a punto dai Sindaci dei Comuni interessati e dagli Ordini degli Avvocati della Basilicata, rispetto ai presumibili disservizi creati dalla soppressione del Tribunale di Melfi e dal conseguente trasferimento di tutti i procedimenti pendenti presso il Tribunale di Potenza. Molte udienze, mi dicono, vengono rinviate per la oggettiva impossibilità dei magistrati di poter operare nella sede del capoluogo di regione in assenza di spazi e mezzi adeguati ed in presenza di una altrettanto evidente difficoltà a reperire le risorse economiche necessarie per porvi rimedio.
Come era facilmente prevedibile, peraltro, la soppressione del Tribunale di Melfi e il suo accorpamento con il presidio di Potenza ha prodotto una dinamica finanziaria a dir poco paradossale con un aggravio di costi di oltre 500 mila euro l’anno e con la necessità di reperire non meno di ulteriori quattro milioni di euro per procedere ad una riprogettazione completa di tutti gli spazi attualmente a disposizione presso il Tribunale del capoluogo.
Mi permetto inoltre di ricordarLe che con l’articolo 9 della legge regionale n. 35 del 21/12/2012, la Regione Basilicata ha stanziato un fondo complessivo di 500 mila euro per erogare contributi ai Comuni sede di presidi giudiziari destinati alla chiusura. Il che significa che ripristinando l’operatività del soppresso Tribunale di Melfi, lo Stato centrale conseguirebbe esattamente quell’obiettivo di riduzione della spesa perseguito dal decreto legislativo n. 155/2012 varato dal precedente Governo, in questo caso vanificato (e di molto) dalle condizioni logistiche dell’immobile sede del Tribunale di Potenza.
Alla luce di queste considerazioni e facendomi nuovamente interprete delle istanze che provengono dai sindaci del Vulture-Melfese, dagli Ordini degli Avvocati della Basilicata e da tantissimi cittadini della mia regione, Le chiedo cortesemente di fissarmi un incontro urgente presso il Suo Ministero, nella consapevolezza di poter contare sulla disponibilità al dialogo e alla collaborazione inter istituzionale di questo Governo e del suo Presidente, Matteo Renzi.
Certo inoltre di poter confidare sulla Sua piena disponibilità nei confronti di una Regione, come la Basilicata, che da oltre 15 anni a questa parte non fa mancare, nell’ambito delle grandi scelte strategiche nazionali, il proprio quotidiano apporto al raggiungimento di obiettivi che richiedono un surplus di solidarietà dei lucani per il bene del Paese, resto in attesa di un Suo cortese e positivo cenno di riscontro.
Nel frattempo, Voglia accettare, con i sensi della mia stima, i più cordiali saluti.
Marcello Pittella