A Melfi l’auto è tornata ad essere uno status symbol

11055344_836576823094416_7090530941290437807_o“A Melfi l’auto è tornata ad essere uno status symbol. A Melfi si celebra il riscatto della fabbrica automobilistica.”

Un’interessante inchiesta di Affari e Finanza sull’ “effetto Melfi” evidenzia come ad aprile gli acquisti nei supermercati lucani sono cresciuti di circa il cinque per cento, più del doppio rispetto alla ricca Lombardia. “Ad agosto 1000 dei 1500 giovani assunti dalla Fca (Fiat Chrysler Automobiles) con contratto interinale dovrebbero firmare il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti previsto dal Jobs Act. Si stima che per ogni posto creato direttamente nell’industria dell’auto ce ne siano non meno di cinque nell’indotto, tra i fornitori delle migliaia di pezzi, ad alta tecnologia e meno, che finiscono dentro un’automobile. A Melfi lavorano in ottomila, con l’indotto si arriva a circa 12 mila persone impiegate direttamente o indirettamente nelle tre linee di montaggio per la Jeep Renegade, la 500 X e la Grande Punto.”
Il lavoro in fabbrica richiede sacrificio e fatica, e le criticità dovute al pendolarismo ci impongono un cambio di passo sulla realizzazione delle infrastrutture per raggiungere Melfi. Ma, nonostante tutto, siamo di fronte ad una reale occasione di sviluppo che, grazie alla fine della cassa integrazione e alla ripresa produttiva a pieno ritmo, ha generato fiducia e acquisti.
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