I dati dell’Istat sull’occupazione in Basilicata

11392932_845027745582657_2611209116931809951_oLeggo i dati sull’occupazione regione per regione, pubblicati ieri dall’Istat. E credo che sia una delle poche volte, da molti anni a questa parte, in cui la Basilicata non sfiguri. Al contrario, proprio il raffronto con le aree economiche storicamente più forti del Paese, come Lombardia, Piemonte, Veneto, Lazio, ci fa guardare al futuro con maggiore ottimismo. Nel raffronto tra il primo trimestre 2014 e il primo trimestre 2015 – cioè nel primo anno della mia presidenza – il numero degli occupati in Basilicata è aumentato di 7.000 unità, passando da 175 mila a 182 mila. Un’altra Fiat, o quasi, in valore assoluto. In termini percentuali, si tratta di un incremento tra i più alti in Italia: 4%, a fronte di uno 0,8% della media Mezzogiorno e di uno 0,6% della media Nord. Le persone in cerca di occupazione sono passate da 35 a 32 mila, anche qui con un dato percentuale tra i più lusinghieri sul piano nazionale. E il tasso di disoccupazione è calato quasi di 2 punti, passando dal 16,8% del 2014 al 14,9% del primo trimestre 2015, a fronte di una media nazionale molto più bassa.

Senza enfasi, ma anzi con la piena consapevolezza che ci sia ancora molto da fare per uscire definitivamente da una delle crisi più lunghe della storia italiana, credo di poter dire in tutta coscienza che Giunta e Consiglio regionale di Basilicata abbiano fatto nell’ultimo anno un buon lavoro, approvando provvedimenti anti-crisi a sostegno della occupazione e per la ripresa del sistema produttivo. Sono poi convinto che anche nella nostra regione, oltre che nel resto del Paese, le azioni poste in essere dal Governo Renzi, a partire dal jobs act, si siano rivelate vincenti e stiano cominciando a dare i primi frutti.

Con Matera Capitale della Cultura nel 2019, Melfi leader europea nel settore dell’automotive e con la città di Potenza impegnata, con l’aiuto di tutti, a superare il difficile momento di crisi che sta attraversando per offrire quei servizi avanzati che sono propri di un capoluogo di regione, ci sono tutti i presupposti per lavorare con maggiore lena, con una visione chiara di sviluppo, avendo di mira solo il bene dei lucani.