La lettera del Sindaco di Potenza

1897740_855172817901483_4084744812884339402_nHo letto la lettera aperta che il sindaco di Potenza, Dario De Luca, ha inviato ai propri concittadini sull’attuale, difficile momento che il Comune capoluogo sta attraversando. E vi ho trovato una sostanziale, corretta rappresentazione degli eventi, così come si sono succeduti in questi ultimi dodici mesi.
Integro la ricostruzione del sindaco con un passaggio che tutti noi abbiamo ben chiaro. E cioè che a fine aprile, in occasione del Consiglio comunale aperto al quale partecipai con gran parte della pattuglia parlamentare lucana, ho detto – alla presenza dei lavoratori licenziati e dei cittadini che assistevano ai lavori consiliari – le cose che vado ribadendo da sempre. Vale a dire: la Regione non si sottrarrà al dovere di aiutare la Città di Potenza, per garantire i servizi essenziali ai suoi cittadini, a partire dalle fasce più deboli. Così come farà, avendone le risorse, con tutti gli altri Comuni in difficoltà.
Però, nessuno può chiedere al sottoscritto, come purtroppo si continua ad insistere ancora in queste ore, di triplicare le risorse che si hanno a disposizione. La Regione Basilicata, tra non poche difficoltà, si è detta pronta a contribuire al riequilibrio finanziario del Comune capoluogo versando 5,5 milioni di euro nel 2015; 5,5 milioni di euro nel 2016; 8 milioni di euro nel 2017 e la restante somma di 15 milioni di euro nel 2018.
Questa scansione temporale è ovviamente frutto di un delicato, quanto articolato programma finanziario, improntato ad un principio di sana e corretta amministrazione. Per cui chiedere al presidente della Regione di anticipare al 2015-2016 anche i 23 milioni di euro previsti per il biennio 2017-2018 significa di fatto caldeggiare un’operazione impossibile. Semplicemente perché quei 23 milioni non sapremmo dove prenderli. A meno di entrate “straordinarie” che al momento non sono in grado di prevedere. E che correttamente non voglio nemmeno far balenare come possibili agli occhi dei cittadini.
Il sindaco De Luca, che credo ricambi la stima che nutro nei suoi confronti, sa che non ho mai alimentato “illusioni”. Ho sempre detto le cose come stavano, utilizzando il linguaggio della verità e della correttezza.
Proprio per questo, recuperando la linea del dialogo con il Governo e i Parlamentari lucani, anche alla luce di impegni assunti nelle scorse settimane, tenterò sino all’ultimo di perorare la modifica, in sede di conversione, del testo del Decreto Enti Locali che, come si sa, allo stato attuale, limita a tre e non a 5 anni il termine per raggiungere il riequilibrio finanziario
Io farò la mia parte fino in fondo, per evitare che il Comune di Potenza venga commissariato. Spero che anche altri, ai vari livelli di responsabilità, locale e nazionale, facciano altrettanto.