Reddito minimo inserimento, firmate le convenzioni comuni – LAB

Dopo la presentazione del Reddito minimo di inserimento, oggi, nella sala A del Consiglio regionale si è proceduto alla sottoscrizione delle convenzioni tra la Lab, la neo Agenzia regionale del Lavoro e Apprendimento in Basilicata, ed i primi 55 comuni lucani impegnati a dare concreta attivazione al programma.

“All’interno di questo percorso intendiamo evidenziare anche un meccanismo di premialità perché – ha detto il presidente della Giunta, Marcello Pittella – da qui in avanti sarà sempre più importante innalzare il livello di qualità delle performance dei servizi offerti dall’azione amministrativa, anche per quel che riguarda gli interventi di contrasto alla povertà, di inclusione e coesione sociale. Per fare tutto questo è necessario, tra l’altro, proseguire sulla strada del contatto diretto e della più stretta sinergia possibile con le realtà del territorio. Avvieremo, infatti, molto presto – ha annunciato il presidente Pittella – un giro attraverso i luoghi simbolici della nostra regione: quelli del degrado, del disagio sociale, ma anche fra le tante eccellenze. Una occasione per comprendere ancora di più e ancora più in profondità le azioni da intraprendere. Sarà un giro a cui parteciperà il Governo regionale e aperto alla partecipazione di chiunque”. Nel richiamare i provvedimenti approvati oggi in Giunta il presidente Pittella ha, infine, indicato come priorità “il superamento della battuta d’arresto che oggi si registra sul fronte della costituzione delle Unioni di Comuni: siamo ancora indietro, ad oggi ne abbiamo solo tre. Dobbiamo compiere uno sforzo in più – ha concluso Pittella – nel percorso che porta a ragionare in termini di macroaree o aree complesse”.

“Quello di oggi è un momento importante perché – ha detto l’assessore alle Attività produttive, Roberto Cifarelli – dopo aver superato ostacoli non indifferenti, a partire dal recupero sul bilancio regionale di 90 milioni di euro, dalla rimodulazione delle risorse della card carburante, con cui sarà garantita continuità al programma per i prossimi tre anni (30 milioni all’anno), siamo riusciti ad accelerare il più possibile richiedendo anche agli stessi Comuni uno sforzo consistente. Da oggi in avanti possiamo partire, offrendo supporto, con la firma odierna di parte dei comuni interessati, ad una platea di circa 1.800 unità, il 45% del totale dei beneficiari. Intervenire in sostegno dei cittadini più bisognosi – ha sottolineato Cifarelli – era quanto mai doveroso. La soluzione è arrivata, anche e soprattutto, grazie al metodo della concertazione tra Regione e Comuni, rappresentanze sindacali e imprenditoriali. Già dalle prossime ore accelereremo ulteriormente il percorso di sottoscrizione delle convenzioni anche da parte degli altri Comuni, in particolare dei due Capoluoghi di provincia che stanno cercando di superare quelle difficoltà in più, legate proprio al più elevato numero di beneficiari: a Potenza circa 400; a Matera circa 350”.

“E’ un grande momento – ha detto l’assessore alle Politiche per la Persona, Flavia Franconi – perché oggi tutti insieme formalizziamo il compimento di un primo passo concreto in sostegno di quanti versano in uno stato di grande disagio economico e sociale. Siamo giunti a questo traguardo dopo aver superato tante difficoltà soprattutto dal punto di vista tecnico: ma si è trattato – ha concluso Franconi – di un passo assolutamente doveroso là dove è finalizzato proprio a valorizzare le singole persone, considerate nella loro individualità”.

“Era dicembre 2014 quando cominciammo a parlare di questo programma annunciato già in campagna elettorale dal presidente Pittella e divenuta tecnicamente fattibile – ha detto Vito Marsico, dirigente generale del Dipartimento Presidenza della Giunta – solo a gennaio 2017. Un arco temporale lungo proprio a fronte delle molteplici difficoltà tecniche. Il percorso non è stato semplice – ha sottolineato Marsico – e ora siamo orgogliosi di essere arrivati a questo punto, tra l’altro in anticipo anche sulle scelte del Governo nazionale. Tutto il lavoro preparatorio è stato complesso in alcuni passaggi. In particolare per quanto riguarda la vicenda dei lavoratori ex Copes. Gli Uffici della Giunta regionale – ha evidenziato Marsico – sono al lavoro, anche in queste ore, proprio per capire come poter dare supporto anche a loro. E allo stesso tempo stiamo valutando – ha concluso il Dirigente generale della Giunta – possibili soluzioni anche per i circa 2mila lavoratori in mobilità per effetto del Decreto Poletti”.

“E’ stato fatto indubbiamente un ottimo lavoro iniziale, grazie all’impegno professionale ed alla dedizione di tutto il personale dell’Agenzia. Regionale Lab, ora dobbiamo accelerare per quel che riguarda – ha detto il direttore generale di Lab, Antonio Fiore – l’attivazione dei percorsi di formazione e le azioni di monitoraggio, anche grazie alle sinergie con i Centri per l’Impiego e l’Ispettorato del Lavoro. Stiamo lavorando anche per offrire un servizio di visibilità capillare e di riscontro per tutte le attività previste nei comuni, con reportage fotografici e descrittivi sulle attività in corso , direttamente con il coinvolgimento dei beneficiari Dalle prossime settimane si potrà procedere all’attivazione dei corsi: ne abbiamo predisposti 128, destinati a circa 30 allievi ciascuno. Mentre, al massimo entro un mese, la Banca Tesoriera della Regione Basilicata – ha concluso Fiore – potrà essere in grado di procedere ai primi pagamenti attraverso una card personalizzata e prepagata offerta a tutti i beneficiari dalla Regione Basilicata attraverso la Lab. Nel percorso, se ci saranno prevedibilmente problematiche saremo vicini alle comunità locali per accompagnare queste alla risoluzione dei problemi”.

Tra i referenti delle amministrazioni comunali hanno preso la parola il sindaco di Pignola, Gerardo Ferretti, per il quale: “Oggi possiamo tirare un respiro di sollievo: i progetti di pubblica utilità, nell’ambito delle aree di intervento individuate (come ad esempio custodia degli immobili comunali; apposizione dei numeri civici delle abitazioni; manutenzione urbana) saranno preziosi non solo per i beneficiari del programma, ma anche per le stesse comunità e le Amministrazioni che potranno così usufruire di un notevole risparmio in termini di spesa”; e il sindaco di Grottole, nonché Presidente della Provincia di Matera, Francesco De Giacomo, per il quale “Soprattutto in questa fase di crisi, un simile progetto è certamente un sollievo per i nostri piccoli comuni e per la platea di persone che versano in condizioni di grande difficoltà: i cosiddetti ‘ultimi’ a cui necessariamente la politica deve dare risposte concrete e dignitose attraverso l’impegno in prestazione di servizi di pubblica utilità”.

“Siamo soddisfatti – ha detto Carmine Vaccaro segretario regionale Uil Basilicata – di aver contribuito con un importante lavoro sinergico a questa felice intuizione che, tra l’altro, vede la Basilicata prima regione in Italia ad aver formalizzato un simile percorso di contrasto alla povertà, quanto mai doveroso, attraverso iniziative di pubblica utilità che servono alla vita quotidiana delle nostre comunità. E’ certamente un fatto innovativo. Dobbiamo solo cercare di trovare una soluzione – ha concluso Vaccaro – anche per i lavoratori che scontano gli effetti negativi del Decreto Poletti”.

“E’ molto importante aver predisposto una programmazione triennale – ha detto Angelo Summa segretario generale Cgil Basilicata – in maniera tale da garantire continuità a questa serie di interventi che danno una valida risposta ai tanti bisogni della povertà. La Basilicata può essere davvero laboratorio sperimentale per immaginare nuove strategie utili a dare dignità alle persone senza reddito e nuove perimetri alle amministrazioni locali entro cui creare nuove opportunità di lavoro nel sociale”.

“La parola coerenza sintetizza questo risultato odierno – ha detto Gennarino Macchia segretario generale aggiunto Cisl Basilicata – perché quanto annunciato dal presidente Pittella prima in campagna elettorale e poi all’atto del suo insediamento, oggi trova conferma e formalizzazione. Si tratta di un investimento di medio termine: un investimento in ricchezza sociale che ha comunque lo svantaggio di non poter contare su esperienza precedenti. Il percorso da qui in avanti sarà lungo e a noi spetta il compito di continuare a dare le risposte più adeguate alle necessità sociali dei lucani, certamente consapevoli che per risolvere problemi complessi servono risposte altrettanto complesse”.

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