PITTELLA E PIETRANTUONO SU REINIEZIONE POZZOCOVA

“Assumiamo ancora una volta provvedimenti robusti e significativi nei confronti di Eni: alla compagnia petrolifera chiederemo le motivazioni del fenomeno e come vorrà procederà in seguito alla sospensione delle attività di reiezione”. Lo ha detto il governatore della Basilicata, Marcello Pittella, a conclusione dell’incontro con i giornalisti convocato per illustrare le motivazioni tecniche ed i contenuti della delibera con la quale l’esecutivo ha deciso di sospendere “l’attività di reiniezione in unità geologica profonda delle acque di strato mediante il pozzo Costa Molina 2 in agro di Montemurro (Potenza)”, utilizzato per le attività estrattive del Centro Olio di Viggiano (Cova).

La giunta regionale ha deliberato in seguito ad una segnalazione dell’Agenzia regionale per l’Ambiente della Basilicata (Arpab) che aveva rilevato la presenza “di sostanze pericolose (Tec e Medea, appartenenti alla categoria delle ammine) in una delle vasche di stoccaggio e nella testa pozzo”. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche l’assessore regionale all’Ambiente Francesco Pietrantuono ed i direttori generali del Dipartimento Ambiente, Carmen Santoro e dell’Arpab Edmondo Iannicelli. La sospensione delle attività di reiniezione nel pozzo Costa Molina 2 è stata disposta per 90 giorni e potrebbe essere prorogata o revocata a seconda delle evoluzioni che avrà la vicenda. L’Eni nel frattempo dovrà inviare al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata una relazione tecnica che specifichi le modalità operative con cui intenderà smaltire le acque di strato. “Vorrei sottolineare a tal proposito – ha detto ancora Pittella – l’ottimo lavoro di monitoraggio e controllo continuo e costante dell’Arpab e del Dipartimento Ambiente: il nostro grado di allerta è sempre al massimo e vogliamo continuare a mantenerlo tale. E’ fondamentale consegnare sicurezza ai cittadini”. Il presidente Pittella ha anche ricordato che ieri, nello stesso giorno, la giunta regionale “ha deliberato il parere negativo nei confronti della Total relativamente al progetto di trasporto del greggio con le autobotti, per motivazioni comprensibili – ha messo in chiaro il governatore – di impatto ambientale e di sicurezza. Da questo punto di vista proviamo ad essere coerenti ed allo stesso tempo ad aprire ulteriormente il dialogo con la vicina Regione Puglia e con il Comune di Taranto, perché insieme condividiamo sfide significative che possono essere utili al Mezzogiorno e all’Italia”.

“L’Arpab – ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pietrantuno in apertura dei lavori della conferenza stampa – ha riscontrato la presenza di sostanze legate alla lavorazione dell’olio che non avrebbero dovuto essere presenti nel flusso che va alla reiezione. Questo – ha evidenziato – ci ha portato ad un atto immediato che prevede la sospensione della reiezione sul pozzo Costa Molina 2 e la contestuale diffida e che concede 20 giorni di tempo a Eni per dare la giustificazione di un fenomeno che non ci aspettavamo e che consideriamo grave. Per questo – ha detto ancora l’assessore – abbiamo richiesto con assoluta forza alla compagnia petrolifera di mettere in campo risorse straordinarie e ogni intervento per garantire un funzionamento efficiente di quell’impianto. La Regione sta ancora una volta dicendo ad Eni che le cose devono essere fatte bene”.

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