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Matera 2019, incontro pubblico col segretario dell’Eu Japan Fest

Nel percorso verso Matera 2019 proseguono gli scambi culturali con il Giappone, avviati dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 a partire dal gennaio 2016. Il 24 novembre il segretario generale dell’Eu Japan Fest, Shuji Kogi, sarà a Matera per l’incontro pubblico “EU Japan Fest meets Matera 2019”, che si terrà presso il centro per la creatività di Casa Cava dalle ore 17:30 alle 20:00.

L’appuntamento organizzato dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 – si legge in una nota –  è pensato per conoscere le attività svolte dall’EU Japan Fest nelle altre Capitali Europee della Cultura e le opportunità di cooperazione con la scena creativa giapponese che possono nascere nell’ambito di Matera 2019. «Da ventitré anni l’EU Japan Festè uno dei momenti salienti delle Capitali Europee della Cultura che finanzia mettendo in relazione la cultura giapponese con quella della Capitale designata – dichiara il Direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Paolo Verri. La collaborazione avviata attraverso il segretario generale Kogi, consentirà di avvicinare due nazioni sintonizzate sui temi della comunicazione e del design, portando sia la cultura italiana in Giappone che quella nipponica qui da noi». L’Eu Japan Fest Committee è un ente senza fini di lucro che ha, fra i suoi principali obiettivi, quello di sostenere le attività culturali e artistiche in Europa e di diffondere la cultura giapponese. Si tratta di un organismo di cui fanno parte tutti gli ambasciatori del Giappone in Europa oltre che rappresentanti di importanti aziende private giapponesi.

L’EU Japan Fest – sottolinea il comunicato della Fondazione Matera-Basilicata 2019 –  supporta alcune iniziative inserite nei programmi delle Capitali Europee della Cultura coerenti con i rispettivi dossier e che hanno a che fare con la multiculturalità e lo sviluppo sostenibile del benessere economico delle comunità. Ad esempio, lo scorso anno nelle Capitali Europee della Cultura del 2015, l’EU Japan Fest Committee ha supportato una mostra di Van Gogh a Mons (Belgio) con opere provenienti da collezionisti giapponesi, uno scambio culturale fra le università del Giappone e quelle delle due città ECoCMons e Pilsen. Quest’anno nella città di San Sebastian in Spagna, Capitale Europea della Cultura 2016, sono stati promossi progetti condivisi: la seconda edizione di Cinema Caravan, con un programma di mostre, film, performance di artisti giapponesi ed europei, e sul tema dello sport, la terza edizione di Basque Japanese meeting.

Alle 17:30 è prevista la registrazione dei partecipanti. L’incontro inizierà alle ore 18:00 e proseguirà fino alle ore 20:00.

70 anni di emigrazione, Centro “Calice”: mostra e convegni in Belgio

Per iniziativa e su invito della Federazione dei Lucani in Belgio, sono stati celebrati i 70 anni di Emigrazione italiana e Lucana nel Limburgo. Lo rende noto il Centro Lucani nel Mondo “Nino Calice” della Regione Basilicata.

“Una serie di manifestazioni  – spiega una nota –  promosse con l’intento di ricordare e raccontare le esperienze vissute sin dai primi arrivi, dai nostri corregionali, attraverso gli occhi e gli sguardi di chi lo ha vissuto in prima persona (su tutti Rocco Berterame, 92 anni originario di Abriola, oggi guida dei visitatori alla miniera di Beringen) che ha avuto il sostegno della Commissione Regionale dei Lucani nel Mondo presieduta da Franco Mollica e dal Centro Lucani del Mondo della Regione Basilicata.

Negli incontri istituzionali la delegazione lucana, che ha portato i saluti ufficiali del Presidente della Regione Marcello Pittella e del Presidente della CRLM Franco Mollica ed i relatori del convegno, guidati dal Consultore dei Lucani in Belgio, Antonio Friggione e dal Presidente della federazione dei Lucani Mario Famularo, hanno potuto verificare il grado di condivisione alla vita sociale ed economica di questa area del nord del Belgio, caratterizzata dalla presenza di comunità lucane ben organizzate e strutturate, come quelle provenenti da Genzano, Acerenza, Palazzo e quelle di Ruoti e del Marmo, che nelle aree di Beringen, Genk, Maasmechelen hanno stabilito la loro residenza e dato un futuro ai propri figli ed alle generazioni seguenti.

E proprio le nuove generazioni sono state protagoniste degli incontri tenuti nelle due sedi comunali e nei convegni che hanno fatto registrare gli interventi e le testimonianze di chi in miniera ci ha lavorato e di chi, pur in presenza di un lavoro duro e massacrante e di un accordo (carbone in cambio di braccia umane) mai rispettato, ha ringraziato chi gli ha dato la possibilità e l’opportunità di guardare al proprio futuro con maggiori certezza.

Negli interventi dei Sindaci dei due comuni, dal racconto sulla storia dell’emigrazione lucana del Coordinatore del Centro Lucani nel Mondo, Luigi Scaglione, che ha anche illustrato il Museo dell”Emigrazione e le sue storie guida e di Franco Sabia e dalle testimonianze con i servizi televisivi presentati da Renato Cantore, sono emerse la forza di volontà ed il rispetto per il Paese che li ospitava e li accoglieva, dei nostri corregionali. Una caratteristica riconosciuta anche dal Consigliere Commerciale dell’Ambasciata in Belgio, Andrea Samà, intervenuto alla giornata conclusiva delle celebrazioni.

Nessuna nostalgia, nessuna retorica, ma figure come quelle di Pietro Cristiano, Francesco Scatorchia, Francesco Lauria e Michele Di Benedetto, prese in prestito dai nostri corregionali come esempi di laboriosità e capacità di aggregazione delle comunità emigrate, sono il sale di una rinnovata intesa e di un forte riconoscimento solidale tra la Regione di nascita ed il Belgio in questo caso. E anche qui, la conferma, che esistono emigrazioni diverse, storie diverse, esperienze diverse, ma un unico filo conduttore: l’amore per la terra natìa.
Da registrare – conclude il Centro Lucani nel Mondo “Nino Calice” –  numeri record nelle prime tre giornate di visita alla Mostra sull’Emigrazione Lucana in Belgio e nel Mondo”.

Vertenza Ronda, decisivo l’intervento di Pittella

Una telefonata nella tarda mattinata di ieri tra il governatore lucano e il presidente della Cosmopol Carlo Matarazzo ha consentito di sbloccare la trattativa

La firma in calce al verbale di accordo che ha consentito di salvare i 274 posti di lavoro de “La Ronda” è stata apposta ieri sera nella sede del Ministero del Lavoro a Roma. Ma la vertenza era stata sbloccata di fatto qualche ore prima a seguito di una decisiva telefonata tra il presidente della Regione, Marcello Pittella, e il presidente della Cosmopol, Carlo Matarazzo.

Per quanto preso da mille impegni, avendo in agenda prima l’appuntamento in Prefettura per la sottoscrizione dell’accordo quadro per il contrasto al caporalato e, a seguire, l’incontro a Palazzo di Giustizia con il sottosegretario Gennaro Migliore che ha poi consentito, come si sa, di ottenere la rassicurazione da parte del Governo sul futuro della Corte di Appello del capoluogo, il presidente Pittella aveva esplicitamente chiesto al direttore generale Vito Marsico di essere costantemente informato sull’esito della trattativa  portata avanti da sindacati e Cosmopol, con la mediazione  della Regione.

In tarda mattinata la telefonata decisiva tra Pittella e Matarazzo. L’intervento del capo del governo regionale è stato determinante per superare gli ultimi due scogli che avevano impedito sino a quel momento la sottoscrizione dell’accordo. Vale a dire: applicazione integrale dell’articolo 18 e corresponsione di una premialità, pari a uno scatto di anzianità a tutti i lavoratori.

La “moral suasion” posta in essere dal governatore lucano ha consentito di tirare un forte sospiro di sollievo, in un momento nel quale la Basilicata non si può consentire di perdere anche un solo posto di lavoro.  E in questo caso a rischio ve ne erano tantissimi. Al presidente Pittella non è ovviamente sfuggito il ruolo determinante svolto dalle segreterie regionali dei tre sindacati confederali, oltre che dal management della Cosmopol,  che il governatore lucano ha voluto questa mattina ringraziare di persona.
ni.gra.

Enti locali, seminario sull’armonizzazione contabile

L’attività formativa, riservata agli amministratori, ai funzionari e ai revisori dei conti degli Enti pubblici, si terrà il 22 e 23 novembre

Si terrà il 22 e 23 novembre nella sala A del Consiglio regionale, dalle ore 9 alle 14, un’attività formativa riservata agli amministratori, ai funzionari e ai revisori dei conti degli Enti pubblici. Il seminario verterà sull’armonizzazione contabile negli Enti locali e avrà come tema la “Pianificazione strategica ed operativa” con riferimento agli “Adempimento e obblighi relativi al bilancio di previsione 2017”.

Introdurrà i lavori Emilio Libutti, dirigente dell’Ufficio Autonomie locali e Decentramento amministrativo, che ha organizzato l’iniziativa. Le relazioni saranno affidate a Daniela Morgante, magistrato della Corte dei Conti, e a Andrea Zirzuolo, docente universitario di Economia delle aziende pubbliche.

Lotta al caporalato, firmata intesa attuativa

Pittella: “La Basilicata regione virtuosa in materia di accoglienza dei migranti e di lotta al caporalato”

È stato firmato questa mattina, nella Prefettura di Potenza, l’accordo quadro attuativo del protocollo sperimentale nazionale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura “Cura, legalità, uscita dal ghetto”. A sottoscriverlo il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, i prefetti di Potenza e Matera, i rappresentanti della Direzione Territoriale del Lavoro e della Direzione generale dell’ASP di Potenza oltre ai segretari regionali delle sigle sindacali di categoria, ai responsabili delle associazioni datoriali del comparto agricolo e delle associazioni di volontariato e del terzo settore impegnate in materia di assistenza sanitaria ed umanitaria.

L’accordo, proposto dalla Regione Basilicata e ad approvato dal Ministero dell’Interno, è finalizzato alla piena integrazione dei lavoratori stranieri stagionali e alla repressione dei fenomeni di illegalità nell’intermediazione della manodopera e nella gestione dei rapporti di lavoro. Inoltre, è finalizzato a promuovere la legalità e la sicurezza nel settore agricolo e a diffondere pratiche per la valorizzazione delle aziende impegnate nella lotta al caporalato.
“Proviamo a far diventare questa terra ‘laboratorio’ . Spesso non è facile perché le emergenze sui migranti sovrastano Italia, Europa e a maggior ragione la Basilicata, ma, sulla lotta al caporalato, abbiamo svolto un ottimo lavoro grazie alla nostra task force e all’azione straordinaria delle Forze dell’Ordine insieme alle prefetture . Basti pensare a come negli ultimi due anni siano state superate le forti criticità legate al caso Boreano”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, aprendo i lavori del tavolo di coordinamento.

“Con questo accordo – ha aggiunto Pittella – mettiamo in campo un ulteriore tassello sul tema della lotta al caporalato e intorno al grande dibattito sull’immigrazione. Il protocollo è attuativo di un’intesa più ampia che noi continueremo ad irrobustire con la nostra attività. C’è una responsabilità che la Regione Basilicata, come istituzione, ha inteso fortemente assumere attraverso la task force. La lotta al caporalato rappresenta la cifra più avanzata della nostra civiltà politica ed istituzionale. È una battaglia che abbiamo inteso assumere – ha aggiunto – provando a recuperare una centralità scomoda nel panorama nazionale e che dobbiamo sostenere con la concertazione e la sinergia di tutti gli attori coinvolti. Ognuno di noi è indispensabile per conseguire buoni risultati”.

“Abbiamo stanziato 300mila euro – ha aggiunto il presidente – e saremo pronti, nell’avanzamento della progettualità, a stanziare e a recuperare altre risorse sul PON sicurezza, oltre ai due milioni di euro che avevamo già previsto a copertura di questo programma. Il tavolo di coordinamento arriva dal protocollo nazionale perché la manodopera agricola deve essere sotto l’egida della legalità e della sicurezza”, ha sottolineato il prefetto di Potenza Marilisa Magno, soffermandosi sulle linee di accoglienza contemplate dall’accordo quadro: assistenza sanitaria, trasporti, lavoro e integrazione. L’accordo prevede, inoltre, la realizzazione, in entrambi i territori delle province di Potenza e di Matera, di aree di ospitalità temporanea dei braccianti stranieri stagionali all’interno di moduli abitativi prefabbricati, l’attivazione di presidi sanitari ambulatoriali per interventi di prevenzione, l’attuazione di servizi di trasporto gratuito da e verso i luoghi di lavoro, nonché di progetti di integrazione socio-culturale.

Le azioni, tese a garantire ai lavoratori condizioni di vita e di lavoro dignitose, che possano contribuire a contrastare il fenomeno del caporalato, saranno sostenute in parte con risorse regionali e in parte con fondi statali a valere sul fondo FAMI, nel rispetto delle procedure e della normativa di riferimento. Il presidente Pittella ha, infine, ricordato che il prossimo primo dicembre al Senato della Repubblica sarà chiamato a relazionare, in qualità di regione virtuosa e avanguardista, sul tema migranti dove coglierà l’occasione per evidenziare le frontiere da raggiungere in termini di grande qualità e civiltà: salute, lavoro, percorsi di informazione, diritti e doveri dei lavoratori, lotta al caporalato e accoglienza su cui la Basilicata ha già iniziato a lavorare.

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Pittella: “La biblioteca provinciale di Matera non chiuderà”

La regione Basilicata pronta a fare la sua parte.

“La biblioteca provinciale di Matera non può e non deve rischiare la chiusura non solo perché si trova nella capitale europea della cultura, ma anche e soprattutto perché rappresenta un importante presidio culturale di cui ogni comunità non può fare a meno”. Lo afferma il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, commentando le recenti notizia di stampa circa la paventata chiusura della biblioteca. “La Regione Basilicata – aggiunge Pittella – nelle prossime ore metterà in campo ogni utile azione, sia finanziaria che organizzativa, per rilanciare la centralità delle biblioteche in ogni comune lucano a partire da quella di Matera che, nel corso di tanti anni, pur fra mille incertezze economiche, ha saputo guadagnarsi un ruolo centrale per tutta la comunità”.

Nuova sede per il Distretto Sanitario di Lauria (video)

E’ stata inaugurata a Lauria la nuova sede amministrativa del Distretto della Salute. All’evento erano presenti, tra gli altri, il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, il sindaco di Lauria, Angelo Lamboglia, e i vertici dell’azienda Sanitaria di Potenza. Ecco una video-sintesi dell’incontro.

Presentato “Tuttùn”, progetto di “non-scuola” a San Chirico Raparo

Tra gli obiettivi dell’iniziativa: l’attivazione di processi di inclusione sociale da realizzarsi attraverso lo sviluppo della comunità

Potenziare il processo di inserimento e di integrazione dei migranti, superare l’emergenza dell’accoglienza attraverso la non-scuola di San Chirico Raparo. Si chiama “TUTTùN “ ed è il progetto pilota del Comune di San Chirico Raparo che, dal 2012, ospita una comunità di alloggio per minori stranieri non accompagnati, tra i 16 e i 18 anni, di provenienza perlopiù subsahariana. Il progetto è stato realizzato dalla Società Cooperativa “Il Sicomoro” di Matera, che gestisce una comunità alloggio per minori stranieri non accompagnati, nell’ambito del Sistemi di Protezione dei Richiedenti Asilo e dei Rifugiati (SPRAR). Il Comune di San Chirico Raparo è assegnatario, in collaborazione con l’impresa sociale “Q Academy”, il “Teatro delle Albe” di Ravenna e la Compagnia “Punta Corsara” di Napoli.

Il tema migranti è stato un tratto caratterizzante dell’azione programmatica del presidente della Regione Marcello Pittella fin dal suo insediamento, ha detto il direttore dell’Ufficio Stampa della Giunta regionale, Nino Grasso, aprendo la conferenza di presentazione. “L’obiettivo – ha aggiunto- è di unire culture diverse nel segno dell’accoglienza, come fattore di crescita del territorio”.
“Dopo la residenza per anziani continuiamo con un percorso che accomuna cultura e teatro, al pari di grandi progetti metropolitani, ha detto Claudio Borneo, sindaco di San Chirico Raparo. Questi laboratori teatrali, ha aggiunto Borneo, sono in linea con le politiche regionali sui migranti. L’esperienza di San Chirico è quinquennale e rappresenta il volano di sviluppo che ha favorito opportunità lavorative, riutilizzo di strutture sportive, incremento di risorse. Stiamo lavorando ad una ipotesi di scuola infarcita di cultura mediorientale .La comunità locale – ha concluso il sindaco- contribuisce attivamente in questo reciproco e costruttivo scambio”.

Per il presidente de “Il Sicomoro” Michele Plati la cooperativa che promuove le diverse attività contemplate dal progetto, si tratta di un progetto nato dalla necessità di “cucire” comunità con comunità con percorsi teatrali che rendono coeso il territorio. Il vero tema è coniugare ibridazione e accoglienza dei singoli soggetti convincendosi che questa rappresenta una ricchezza e non un impoverimento del territorio. E su questo ben ha impostato la linea politica il presidente della Regione, creando occasioni e impegnando i popoli lontani che vengono qui per integrarsi”. Ai lavori è intervenuta anche Giovanna Marinelli di “Q Academy” di Roma, punto di riferimento del Teatro sociale e di Comunità e già pioniera, nel 2015, di un progetto di formazione nell’ambito del teatro sociale e patologico per il miglioramento del benessere psicofisico dei partecipanti.

“Con questo progetto – ha detto – si può riportare tutto al forte senso di identità comune e di cittadinanza attiva che anima le comunità, ha detto. Consapevoli dei punti forza quali, la replicabilità del progetto e la sua eredità, la formazione degli operatori interessati, lo sviluppo di una relazione basata su reciproco scambio. Proprio a Q Academy sarà richiesto il compito, ad esperienza conclusa a giugno 2017, di condurre un monitoraggio e realizzare un documentario e una esperienza teatrale sulla comunità di San Chirico”. “Il teatro sociale di comunità è un’arte trasversale hanno sottolineato gli altri promotori della ‘Non-scuola’ tra cui Alessandro Argnani del Teatro delle Albe di Ravenna e guida teatrale. La pratica dei laboratori teatrali rivolti agli adolescenti e intrapresa già ad ottobre, terminerà a giugno 2017 e consente ai ragazzi, che frequentano le scuole elementari, medie e superiori un percorso di sviluppo della persona nella dimensione creativa, affettiva, emotiva e relazionale. Un’esperienza che mette al centro dell’immaginario dei ragazzi il teatro come luogo di vita”.

“Si tratta di una avventura contestualizzata nel “viaggio”, in particolare approcciandosi a ‘Gli Argonauti’ di Apollonio Rodio del III sec., testo riadattato ai giorni nostri attraverso gli occhi degli adolescenti lucani e mediorientali”, ha detto l’altra guida teatrale della non- scuola di San Chirico, Emanuele Valenti di ‘Punta Corsara’ . La sua associazione culturale partenopea indipendente ha portato nel capoluogo campano la pratica della non-scuola coinvolgendo i giovani studenti del centro storico di Napoli e quelli del rione Scampia. “Un tema talmente attuale con la sua materia drammaturgica incandescente che svilupperemo nel laboratorio con improvvisazioni, sogni e canti in un rito collettivo prendendo spunto dalle lunghe traversie cui sono sottoposti questi popoli al ruolo femminile che risulta fondamentale nel viaggio di iniziazione e che ben si combina con quello maschile”.

“Tale progetto pilota – ha concluso il direttore dell’Ufficio Stampa della Giunta regionale, Nino Grasso- può essere esportato nelle altre comunità lucane. Ma soprattutto può diventare una “buona pratica” a livello europeo, come testimonia l’attenzione di alcune emittenti televisive internazionali che nei prossimi giorni verranno in Basilicata per registrare un documentario sull’accoglienza ai migranti, proprio a partire da San Chirico Raparo”.

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Politiche attive del lavoro, approvate le “Linee Guida”

Politiche attive del lavoro “personalizzate”, cioè incentrate sulle caratteristiche e le condizioni dei soggetti in cerca di occupazione, e una nuova governance dei servizi. Sono questi i punti salienti delle Linee guida per l’attuazione del modello di intervento “Capitale Lavoro”, approvate dalla Giunta regionale.

Il nuovo modello organizzativo è in linea con il Programma operativo del Fse Basilicata, di cui “Capitale Lavoro” costituisce una misura attivabile con Avvisi Pubblici finalizzata a favorire l’inserimento lavorativo dei disoccupati di lunga durata, dei soggetti con maggiori difficoltà di inserimento lavorativo nonché della persone a rischio disoccupazione a lunga durata.

Nell’ambito delle politiche attive del lavoro, dunque, la Regione Basilicata intende sperimentare un modello di intervento finalizzato a fornire sostegno alle persone nelle varie fasi della vita professionale, soprattutto nella transizione da una condizione di inattività o di ricerca del lavoro a una situazione di occupazione. Tale sostegno consiste nel mettere a disposizione dei destinatari una gamma strutturata e complessa di servizi personalizzabili finalizzati al raggiungimento dell’occupazione, accompagnata da incentivi all’occupazione o per l’avvio di attività autonome.

La Regione, inoltre, si prefigge di regolare la gestione dei servizi per il lavoro e delle politiche attive nel territorio attraverso una radicale revisione delle modalità operative, utilizzando un sistema unitario di programmazione e gestione degli interventi che trova sintesi, appunto, nel modello “Capitale Lavoro”.

Con la adozione delle Linee Guida, inoltre, la Regione ha l’obiettivo di indicare le modalità di fruizione da parte dei destinatari e di definire gli aspetti procedurali per l’attuazione. Il modello, quindi, richiede il coinvolgimento Servizi per il Lavoro e del sistema delle imprese e dei rappresentanti dei lavoratori nell’ottica di una “governance partecipata”.

In particolare, le Linee guida sono ispirati a questi principi cardine: definizione degli standard dei servizi per il lavoro e per la formazione in funzione del grado di occupabilità dei destinatari; graduazione dell’intensità dei servizi in relazione al grado di occupabilità; orientamento al risultato occupazionale delle misure finanziarie; ricorso alla opzioni si semplificazione dei costi, se pertinenti; qualità dei servizi attraverso un sistema strutturato di monitoraggio e valutazione.

Nuovo profilo professionale per l’assistenza ai disabili

Si arricchisce il “Repertorio regionale della Basilicata” con il nuovo profilo di “Assistente all’autonomia e alla comunicazione delle persone con disabilità”. La Giunta regionale ha dato il via libera alla formazione della nuova figura professionale che qualificherà maggiormente l’assistenza agli alunni con handicap, anche nell’ambito del Programma straordinario triennale per la disabilità.

Il percorso formativo certificherà il raggiungimento di competenze spendibili nell’assistenza collegata alle attività socio-educative in favore di persone con disabilità di varia natura. Compito che l’assistente potrà svolgere sia supportando la comunicazione tra disabile e docenti/educatori, sia collaborando alla preparazione di situazioni e materiali educativi e di gioco adeguati alle caratteristiche dei soggetti assistiti.

Il ruolo, poi, potrà esplicarsi anche nell’ambito scolastico, in cui  l’assistente potrà fornire un supporto aggiuntivo in sinergia con l’insegnante di sostegno e altri docenti della classe, facilitando il processo relazionale e partecipativo dell’alunno con disabilità durante le attività scolastiche.

Potrà, inoltre, lavorare con contratto di lavoro dipendente o come lavoratore autonomo con contratti di collaborazione presso strutture pubbliche e private che erogano servizi socio educativi per persone con disabilità. Nello svolgimento del lavoro è previsto che l’assistente si raccordi  principalmente con gli educatori, i docenti e gli assistenti materiali.