“Riorganizzare la governance e attrarre giovani moderni agricoltori”. La mia lettera all’Assessore regionale Ottati

Caro Michele,

il primo pensiero che sento di doverti indirizzare quale responsabile del tuo importante dipartimento è che anche un settore come quello agricolo, soprattutto in Basilicata, va rinnovato, innovato, modernizzato. E che non c’è, probabilmente, contesto che meriti con uguale urgenza una riorganizzazione della propria governance. Diversamente il comparto che ha rimpinguato per anni gli indici di produttività e ricchezza della nostra regione rischierebbe il collasso.

Per questo tra le priorità inserite nel programma che ho presentato agli elettori e che ho intenzione di onorare punto per punto c’è una riforma coraggiosa che riconsideri ruolo e finalità di Alsia, Consorzi di Bonifica, Agrobios e che ritengo fondamentale per accompagnare la Basilicata agricola e rurale nella definizione e attuazione della strategia comunitaria 2020.

Una riforma che dovrà tener conto del necessario coinvolgimento delle organizzazioni professionali, degli operatori agricoli e delle imprese del settore per definire compiti e mission di ciascun attore. Azioni che, sono contento di sapere, sono già state avviate da te e dal dipartimento che hai cominciato a guidare.

In questo decisivo processo servirà ripensare anche il modello dei distretti. Rilanciare la loro missione, potenziare il loro ruolo nella valorizzazione delle produzioni agroalimentari, nel sostegno all’innovazione tecnologica delle filiere produttive e nel sostegno agli interventi multifunzionali in agricoltura. Per tale motivo entro i primi 100 giorni occorrerà concludere l’iter di modifica della Legge Regionale 1/2001.

Quella che hai avuto modo di conoscere già in queste prime settimane di lavoro è una realtà agricola articolata, dalle molte luci e ombre. Da una parte eccellenze e qualità dei prodotti, dall’altra ancora poco matura commercializzazione e valorizzazione degli stessi e politiche agricole superate. Per questa ragione, servirà occuparsi di promozione e di posizionamento commerciale dei nostri prodotti di qualità, definendo un piano triennale di attività che includa le manifestazioni fieristiche, le azioni di sostegno alle imprese, gli interventi di incoming, le strategie promozionali che il Dipartimento intenderà attuare. Indicazione che mi sento di dare anche in virtù della tua straordinaria esperienza in campo europeo. E tutto ciò è ancora più strategico se messo in relazione all’EXPO 2015.

Ma più urgente, considerati gli ultimi episodi di alluvioni e frane che hanno messo in ginocchio una buona parte dell’economia metapontina, sarà preoccuparsi  della tutela del paesaggio. Perché il territorio ha bisogno di prevenzione e assistenza. Gli stessi agricoltori potrebbero essere dotati di funzioni di manutenzione e salvaguardia del patrimonio ambientale e rurale.

Infine, soprattutto per la specificità che la zona del metapontino esprime, bisognerebbe davvero riuscire ad unire la filiera produttiva con i soggetti di ricerca e di sperimentazione. Rilanciare così il cluster di Pantanello in cui risiedono Agrobios, Alsia, CRA, Distretto e favorire l’insediamento di CNR, ENEA e  UniBas. Il mondo delle impresa, della ricerca e della scuola devono cominciare a collaborare.

Dobbiamo riuscire a rendere l’agricoltura più produttiva e negli anni che ci attendono immaginare di poter attrarre in questo settore soprattutto i giovani. Moderni agricoltori capaci di mettere in atto innovazione di prodotto e di processo, di trasferire conoscenze, di produrre cambiamenti.

Con stima

Buon lavoro

Presidente Regione Basilicata – Marcello Pittella