Convenzione Asp/Ant, consegnate a Pittella 30mila firme

Il presidente della Giunta garantisce l’impegno a trovare una soluzione pur in un quadro normativo particolarmente complesso.

Un ulteriore incontro messo in agenda già nella giornata di lunedì prossimo. La possibilità di immaginare un percorso sperimentale sulla città di Potenza dove si registra un radicamento storico dell’Ant. La conferma dell’impegno  di trovare una soluzione alla vicenda perché resta innegabile il valore straordinario del lavoro svolto, in tutti questi anni, nel fornire assistenza gratuita, specialistica e domiciliare agli ammalati di tumore in Basilicata.

E’ quanto ha annunciato il presidente della Giunta regionale, Marcello Pittella, che ha ricevuto, questa mattina, in sala Verrastro, una folta delegazione della Fondazione Ant  Italia Onlus. Da una quarantina di delegati, tra cui la stessa presidente nazionale, Raffaella Pannuti, e i delegati di Ant Potenza e Ant Val d’Agri, sono state consegnate le 30mila firme raccolte, tra marzo e maggio scorsi, per chiedere alla Regione Basilicata di ripristinare la convenzione con l’Asp, sospesa ad aprile di quest’anno. All’incontro erano presenti, oltre all’assessore alla Politiche per la Persona, Flavia Franconi, il capo di gabinetto della Presidenza Gerardo Travaglio,  i direttori generali dell’ Asp, Giovanni Bochicchio, e del  San Carlo, Rocco Maglietta, accompagnati dal direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria del Potentino Maurizio De Fino, e dai dirigenti medici Ricciuti, Bilancia e Corona.

“Siamo determinati   – ha detto il presidente Pittella – ad approfondire le delicate questioni giuridiche che sono emerse in questi mesi, individuando una soluzione che, all’insegna della massima trasparenza e correttezza amministrativa, possa superare i problemi innescati dal mancato rinnovo (non per nostra volontà) della convenzione con Ant. Certamente – ha sottolineato, rivolgendosi ai giornalisti presenti – non siamo ancora giunti alla conclusione di questo complicato percorso, ma per il momento abbiamo quanto meno allargato la cruna dell’ago: continueremo a lavorare perché questa cruna diventi la finestra attraverso cui far passare la soluzione. C’è piena vicinanza e sintonia di intenti con la Presidente della Fondazione Ant Italia Onlus, così come c’è piena condivisione con tutte le articolazioni della sanità regionale. Stiamo remando tutti nella stessa direzione.  E grazie al senso di responsabilità e alla collaborazione di tutti gli attori in campo, faremo in modo che l’Ant – ha concluso Pittella – resti all’interno della rete delle cure palliative”.