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Credito e imprese, Pittella al convegno di Confindustria Basilicata

“Mettiamo in campo un approccio costruttivo e responsabile facendo diventare questa terra forte e coesa in grado di traghettare il futuro verso traguardi importanti”

“Anche gli istituti di credito devono guadagnarsi il consenso. Bisogna chiedersi perché si manifesta una mancanza di fiducia ed empatia tra cittadini e imprese verso le banche. Il pubblico è l’unico interlocutore o concorrono per raggiungere questo obiettivo più soggetti?”

Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo questa mattina a Matera al convegno “Diamo credito alle Imprese”, organizzato da Confindustria Basilicata, tenutosi presso il Cinema comunale. L’iniziativa ha rappresentato un momento di confronto circa il rapporto tra imprese e banche, alla quale hanno preso parte, tra l’altro, aziende e Istituti di credito, presente anche l’amministratore unico di Sviluppo Basilicata, Giampiero Maruggi.

“Come Regione – ha detto Pittella – stiamo compiendo tanti sforzi per determinare direttrici di sviluppo importanti. Non so quanti abbiano consapevolezza della crisi di rappresentanza dei vari  attori del  sistema Italia. É una crisi di sistema che non coglie la velocità con la quale si è costretti ad operare. Vale per tutti: banche scuole, Chiesa, famiglie e politica. Quest’ultima però è l’unica che si sottopone ad un giudizio vero. Noi abbiamo il compito difficile di andare avanti nel segno del cambiamento, che il contesto ci consegna. Non possiamo vivere l’oggi con la stessa tecnalità del ieri. Il Sud è stato l’emblema di tutto questo per anni. Oggi però c’è maggiore consapevolezza di quello che il Mezzogiorno rappresenta. Il valore aggiunto dell’Europa è il Mediterraneo. La Basilicata sta provando a quintuplicare questa crescita. Serve lavoro e fatica da parte nostra e maggiore coesione da parte di tutti.  Abbiamo spinto sulla  cooperazione internazionale. Abbiamo saputo spendere i fondi europei. Pur essendo partiti in ritardo- ha spiegato il governatore lucano – abbiamo saputo recuperare. Infatti siamo al 41 per cento di spesa in agricoltura ad un anno dalla partenza. Questa Regione prova a spingere mettendo in campo la cassetta degli attrezzi dei fondi europei, in favore dei giovani e delle piccole e medie imprese. Proviamo a chiamare alle responsabilità i gestori delle risorse messe in campo, ossia i Comuni. Fino a poco tempo fa avevamo avuto problemi con il patto di stabilità. Mettiamo in campo con fatica le risorse che sono state destinate alla realizzazione delle grandi infrastrutture. Chi è in ritardo si facesse un esame di coscienza. Siamo nel tempo in cui noi possiamo fare insieme qualcosa per questo territorio e per l’intero Paese”.

Pittella rivolgendosi alla platea ha inoltre detto che “Va inoculata una nuova cultura di impresa. Fino ad oggi, si è più pensato al “postificio” e alle partecipazioni statali. Oggi proviamo ad essere i primi della classe sulle start up innovative, ad esempio. La Basilicata da sola non va da nessuna parte. O il Mezzogiorno collabora, altrimenti diventa complicato e quegli sforzi finirebbero per non essere duraturi e strutturali. Servono più fattori. Serve spendere e programmare in maniera corrente e indirizzare le risorse sugli obiettivi europei. Responsabilizzare gli attori datoriali”.

Il presidente della Regione Basilicata ha  detto ai presenti “Io credo che siamo nel tempo della post verità. Nel tempo in cui vince più chi la spara grossa anziché chi opera quotidianamente per creare sviluppo reale. Molte volte – ha concluso – viene premiato più chi sta sui titoli rispetto a chi sta invece sulle questioni. Dobbiamo affrontare la sfida vera del cambiamento di questo Paese. Molti non hanno il coraggio di fare le riforme pur di salvare il consenso. Noi proveremo ad andare avanti con la nuova programmazione in maniera spedita dal sociale, al welfare alla industria 4.0 e alle pmi. Mettiamo in campo un approccio costruttivo e responsabile facendo diventare questa terra forte e coesa in grado di traghettare il futuro verso traguardi importanti”.

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A Lauria la Giornata Regionale della Polizia Locale

Nel corso della cerimonia saranno conferiti riconoscimenti ad alcuni operatori della polizia locale che si sono particolarmente distinti in azioni di servizio

Si terrà a Lauria venerdì 20 gennaio alle ore 9,30, in Piazza San Nicola, la sesta Giornata Regionale della Polizia Locale di Basilicata. Il programma prevede l’accoglienza delle autorità con lo schieramento di uomini e mezzi della polizia locale. Dopo i saluti del Sindaco di Lauria, Angelo Lamboglia, seguiranno gli interventi delle associazioni di categoria e del Presidente della Regione,Marcello Pittella. La cerimonia si concluderà nella Chiesa San Nicola di Bari con la celebrazione della Santa Messa. Nel corso della cerimonia saranno conferiti riconoscimenti ad alcuni operatori della polizia locale che si sono particolarmente distinti in azioni di servizio.

In caso di avverse condizioni meteo, la manifestazione si svolgerà presso il Palazzetto dello sport. Ne dà notizia l’Ufficio Autonomie Locali e Decentramento Amministrativo della Regione Basilicata.

Cinquanta anni della Parrocchia San Giuseppe, l’intervento di Pittella

Ieri a Potenza la presentazione de “Il libro e la Tenda” e inaugurazione mostra

“Il libro e la Tenda” è la storia della Parrocchia di San Giuseppe di Potenza, in un volume. L’idea del Parroco, don Peppino Nolè,  per i 50 anni di apertura al culto è realtà, dopo un lungo lavoro che ha impegnato tante persone per celebrare il Giubileo della Parrocchia dell’8 dicembre, che coincideva nella stessa data, con il Giubileo voluto da Papa Francesco. Il volume è stato presentato ieri, nel tardo pomeriggio,  nella Parrocchia di San Giuseppe, dove per l’occasione è stata inaugurata anche la mostra multimediale con le opere di Padre Tarcisio Manta.

Due lavori molto significativi per la comunità del rione Lucania. Il libro, scritto a più mani, ne racconta la storia, così come la mostra multimediale, che propone 45 pannelli originali e 865 fotografie dalla più vecchia, con l’inaugurazione della chiesa con il precedente parroco Augusto Bertazzoni, fino all’ultima del 2016, con la visita di don Peppino a Papa Francesco. Un lavoro collettivo, durato circa un anno e mezzo. In tanti hanno rovistato nei propri archivi familiari e con la supervisione del parroco don Peppino hanno realizzato una testimonianza su ogni passaggio della storia della Parrocchia e del rione.  Oggi è una chiesa bellissima dagli affreschi meravigliosi – è stato ricordato con commozione da Pinuccio Messina –  un tempo era solo una capanna”.

Un lavoro collettivo e un itinerario per il futuro – ha sottolineato Donato Verrastro ricercatore di storia contemporanea – che insieme a molti altri ha partecipato alla stesura del volume.  E’ il racconto di uno spaccato di una comunità sotto la guida di don Peppino, dalla realizzazione della mensa della carità al centro Giovanni XXIII, dalla scuola musica e di teatro, al parco giochi Robinson primo nel sud Italia. Verrastro ha ringraziato anche la Regione Basilicata che ha sostenuto l’iniziativa, così come la farmacia del quartiere i dirigenti scolastici, l’amministrazione comunale e tutti gli amici e i colleghi che hanno contribuito a scrivere il volume. “Un libro realizzato a più mani, nel quale ciascuno di noi ha ricostruito propria storia, reperito fonti in un serrato confronto con don Peppino che ogni giorno aggiungeva tasselli”.

“Il popolo e la tenda”:  la tenda è il luogo in cui Dio incontra il suo popolo. Come gli sfollati post sisma che dal centro storico si spostano nel rione, all’epoca scollegato sul piano della viabilità, quartiere malfamato dove la disoccupazione è molto forte. Don Peppino Nolè ha sottolineato come la Parrocchia non debba essere intesa come un’associazione. Ma un luogo dove fratelli e sorelle si aggregano intorno a Gesù. Una comunità di fede, come una pianta che cresce, ramifica e da tanti frutti attingendo dalla linfa. “In questi 50 anni noi abbiamo sempre attinto da questa linfa di misericordia Dio e l’azione sociale che ne è scaturita è stata l’espressione naturale”. Nolè ha voluto ringraziare le moltissime persone conosciute in questi 50 anni di sacerdozio. Così come alcuni amministratori che hanno permesso la realizzazione della mensa e di tante altre cose. Nolè rivolgendosi a Mons. Ligorio, ha rivolto un appello per la prossima guida della comunità affinché non dimentichi mai il passato, dia sempre priorità alla misericordia, alle cooperative, e all’accoglienza degli immigrati, che questa parrocchia ha accolto sin dagli anni ’90.

Anche il presidente della Regione Marcello Pittella, ha voluto ringraziare il Parroco, ricordando la loro antica amicizia.
“Volli conoscere Don Peppino – ha spiegato –  perché dopo poco il suo arrivo a Potenza, si andava radicando l’idea di questo parroco molto vicino alla gente, diverso, e a volte rivoluzionario. Una persona che ha sempre amato le azioni concrete affinché la forbice della diseguaglianza si accorciasse e che ha vissuto la sua missione improntandola a favore di chi ha meno, abbracciando sfide inedite. Ho letto il libro e lo sforzo per accrescere la vivibilità in un rione che spesso aveva meno degli altri. Ho provato a ricostruire la storia, non essendo cittadino di questa città ma di questa regione, i passi da gigante realizzati. Un uomo, don Peppino, che ha creato molto, sostenendo battaglie inedite, anticipando l’approccio di Papa Francesco, con sobrietà e concretezza. Protagonista eccellente come Mons. Ligorio – ha rimarcato Pittella – in una missione difficile. Come oggi lo è l’immigrazione che non possiamo trascurare nella sua drammaticità e che proviamo a guidare perché non si può vivere di emergenza. Quando la Regione ha ricevuto l’istanza per la realizzazione della Mensa sulla carità lo abbiamo ritenuto un atto dovuto. Non potevamo tirarci indietro. Lo stesso vale per l’immigrazione. E come ha fatto la Chiesa, anche noi ogni giorno dobbiamo guadagnarci la fiducia delle persone. Se mettiamo insieme iniziative inedite, l’ultima qui a Potenza, con la vetrina del Capodanno Rai di 9milioni di telespettatori divenuta realtà, possiamo raggiungere nuovi traguardi. La regione può farcela.
Siamo convinti – ha concluso Pittella – che accoglienza è civiltà. Sono un presidente con le braccia aperte,  prendo esempio da don Peppino, ma tutto ha una sua sostenibilità. Non è pensabile mettere insieme 200 migranti in un paesino di 2mila anime senza un progetto, questa non è integrazione.  Lo sforzo di Don Peppino, sulla formazione e il sistema scolastico del rione, ci sia da esempio per far diventare la Basilicata una delle regioni più accoglienti d’Europa”.

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Conferenza stampa #DatiDiFatti, l’intervento di Pittella

Il governatore lucano – dopo aver ricordato nel suo discorso gli obiettivi raggiunti dall’esecutivo nei vari settori – ha detto che “la Regione proverà a tagliare traguardi ancora più importanti” ed ha annunciato che “a febbraio ripartirà il giro per i territori per accogliere suggerimenti”

“Il Pil è uno dei risultati più importanti e che non mi stancherò di sottolineare: l’averlo riportato al +5 per cento nel 2016, ci mette nelle condizioni di affermare che c’è un’inversione di rotta”. Con queste parole, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, è entrato nel vivo del suo intervento nel corso dell’incontro con i giornalisti di fine anno.“Tra il terzo trimestre del 2015 e lo stesso periodo del 2016 – ha continuato il governatore – ci sono state 1700 unità lavorative in più. La disoccupazione nel primo trimestre del 2016 era al 12 per cento, mentre nel Mezzogiorno al 18,6 per cento. Ricordiamo che nel 2014 eravamo al 14,7 per cento. Mi sembra che questo sia un risultato significativo. Ma non è tutto. Abbiamo 300 start-up, l’8,5 per cento in più di imprese attive, circa il 10 per cento in più di nuove società, in specie giovanili. Questo – ha messo in evidenza Pittella – per dire che la Basilicata sta vivendo un nuovo fermento. Ci sono state una serie di intuizioni e di iniziative che hanno permesso tutto ciò. Basti pensare agli affidamenti della Stazione unica appaltante, che hanno fatto registrare il 135 per cento in più, con 663 milioni di euro di gare indette”.

Dopo aver ricordato “il + 5 per cento di presenze turistiche registrato in Basilicata”, il governatore si è soffermato sui risultati raggiunti nell’ambito del sistema produttivo “con i Piani di sviluppo industriali, il Fondo di Microcredito (con 733 iniziative finanziate in 85 comuni per oltre 16,5 milioni di euro), il Bando di sostegno alla competitività delle piccole e medie imprese, con 12 milioni di risorse per 419 aziende finanziate”. Per le imprese si sono rivelate importanti “le linee di credito, a partire dai fondi di garanzia per il capitale circolante e per il PoFesr Basilicata”. Il presidente ha poi ricordato “le azioni per l’accompagnamento all’occupazione nei confronti dei beneficiari Copes, dei lavoratori fuoriusciti dalla platea degli ammortizzatori sociali in deroga o dei socialmente utili”.Il governatore ha quindi annunciato “il completamente del Campus Manufacturing di Melfi, che presto – ha assicurato – sarà inaugurato”. Il Piano triennale per lo spettacolo, la creazione del Circuito musicale regionale, del Circuito teatrale lucano ed il bando Apq “Cinema per digitalizzazione” sono stati “i punti di forza dell’azione amministrativa nei settori della cultura e dello spettacolo”. Ma da sottolineare, secondo il presidente, sono gli accordi in materia ambientale (con Asso Arpa, Ispra, Iss, Apq) e le opere a livello di infrastrutture ferroviarie e stradali. Sulla Sanità, Pittella ha illustrato i risultati raggiunti con interventi sui presidi ospedalieri (con investimenti pari a 80 milioni di euro), Card celiaci (la Basilicata è stata la prima in Italia ad attivarla), Screening mammografico), ma anche redazione dei piani intercomunali per i servizi socio-assistenziali e del contrasto alla violenza di genere, progetto istituto reumatologico lucano, attivazione del progetto autismi, accordo quadro attuativo contro il caporalato, e studio “We are the people”.

Pittella ha poi parlato “delle ricadute economiche ed occupazionali significative” determinate dai 281 milioni di euro del Psr (pari al 41,4 per cento delle risorse) già utilizzati, e dell’importanza, in agricoltura, degli accordi regionali Abi, e del marchio collettivo lucano. Il presidente ha ricordato inoltre l’accordo con l’Arma dei Carabinieri, per finanziare la riqualificazione della Caserma Lucania e della Caserma Scanzano e l’apertura della Scuola di Alta formazione per il restauro a Matera.

“Ho intenzione di rilanciare – ha affermato a seguire il presidente – l’idea della condivisione con i territori, per rafforzare ed integrare la nostra programmazione: inizierò a febbraio”. In chiusura, una parentesi di natura prettamente politica. “Si apre oggi – ha spiegato – una nuova fase, anche all’insegna di un ulteriore approfondimento, dal momento che mi farebbe piacere accompagnare questa maggioranza verso traguardi positivi utili alla regione e sul piano politico. Vorrei inoltre, che questa maggioranza – ha detto ancora – giungesse con me alla fine della legislatura, riproponendo però una programmazione. Riteniamo infatti che il lavoro svolto fin qui e quello che faremo possa essere un presupposto sul quale si possa costruire anche un secondo tempo di questa avventura”.

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#DatiDiFatti, il presidente ricorda Taverniti e Tartaglia

Pittella: “Esprimo un ricordo sentito delle due figure ed un pensiero di vicinanza alle loro famiglie”

Il presidente della Regione Basilicata, a conclusione del suo intervento nel corso della conferenza stampa di inizio anno che si è tenuta oggi a Potenza ha ricordato le figure di Fausto Taverniti e di Mauro Tartaglia, scomparsi entrambi nel 2016. Il primo, giornalista, è stato anche direttore di Rai Basilicata, mentre Tartaglia oltre ad essere il fondatore della Fondazione Nitti di Melfi si è distinto quale esponente importante della vita politica e sociale in Basilicata.

“Vorrei ricordare due personalità – ha detto in merito il governatore lucano – che hanno svolto in autonomia ruoli significativi e riconosciuti nella nostra società. Con Taverniti e Tartaglia, altri nostri corregionali ci hanno lasciati nel 2016. Ma ho voluto consegnare un pensiero finale e di affettuosa vicinanza alle famiglie di queste due figure importanti, ed un ricordo sentito per come hanno svolto il loro lavoro e per la qualità della loro opera messa in campo”.

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Pittella illustra le soluzioni della Regione sulla mancata parifica

Il governatore lucano, intervenendo in Consiglio regionale ha presentato una relazione dettagliata sul documento da presentare alla Corte dei Conti per superare i rilievi

“Abbiamo preso atto delle motivazioni della Corte dei Conti, che non ha ritenuto procedere con la parifica di bilancio, e ci siamo messi al lavoro per ricostruire il documento, riportandolo in equilibrio, utilizzando anche l’avanzo di amministrazione e riproponendo un consuntivo epurato dai rilievi che ci sono stati mossi. Adesso, siamo nella condizione di approvare un nuovo documento in attesa di una ulteriore verifica della Corte dei Conti rispetto alle azioni che abbiamo messo in campo”. Con queste parole, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha concluso la sua relazione sulla mancata parifica della Corte dei Conti, illustrata oggi, in apertura dei lavori della seduta del Consiglio regionale. Il governatore, ha ripercorso in maniera sintetica e chiara le soluzioni individuate dagli uffici (contenute in una relazione dettagliata consegnata ai consiglieri) per far fronte ai rilievi mossi dalla Corte dei Conti, rivendicando “il confronto franco, sincero, costruttivo, improntato nel rispetto dei ruoli iniziato da diversi mesi con la Corte dei conti”.

“Avevo preso l’impegno – ha detto il governatore – di venire in Consiglio per provare a dare, con una relazione scritta, le motivazioni che hanno sostenuto le azioni della Regione. La relazione l’avete ricevuta tutti, allegata al conto consuntivo, ma provo a riepilogarla, anche perché si tratta di un documento tutto tecnico e fatto di numeri”.

Il presidente ha ricordato le “anomalie messe in evidenza dalla Corte dei Conti”, partendo in primis “dalle modalità di rappresentazione del fondo pluriennale vincolato, con l’insussistenza rilevata di residui attivi, che ci portiamo dietro da molti anni, pari ad undici milioni e 800 mila euro di proventi derivanti da vendita beni immobili ex Esab. Il secondo residuo attivo, di due milioni e 341 mila euro – ha aggiunto – è relativo ad accertamenti di fondi statali a valere sulla legge 64. Il terzo rilievo riguarda i residui attivi conservati sulle partite di giro dei servizi conto terzi relativi ad anticipazioni a beneficiari di misura assistenza tecnica e di anticipazione a gruppi locali Gal per complessivi 27 milioni di euro. La Regione al fine di adeguarsi alla decisione di non parifica – ha evidenziato – ha provveduto a cancellare i residui attivi di cui ai precedenti punti”.

Il presidente, nel continuare la sua relazione, ha aggiunto che “sono state evidenziate anomalie da parte della Corte dei Conti in ordine alle contabilità speciali, con riferimento al rilievo relativo alle registrazioni di versamenti sul conto corrente della tesoreria statale, in partita di giro: si precisa che le stesse sono state effettuate sulla base dell’allegato del Mef. In relazione al rilievo riguardante i residui pari a 16 milioni di euro e registrati sulle anticipazioni si evidenzia che nel corso del 2016 l’Ente per superare le osservazioni ha avviato il recupero, sulle competenze stipendiali, delle anticipazioni concesse ai dipendenti non ancora restituite dai lavoratori all’ente”.

Proseguendo in merito all’anomalia rilevata dalla Corte dei conti circa i fondi accantonati e vincolati, Pittella ha evidenziato che “in relazione alla determinazione dell’ammontare dei fondi di crediti di dubbia esigibilità, giudicati incapienti e pari a circa 69 milioni, si precisa che l’Ente ha inizialmente iscritto nel fondo crediti la somma di 4,5 milioni di euro, basandosi sul presupposto che Acquedotto pugliese e i Consorzi di bonifica pugliesi, verso i quali si vantano i crediti suddetti, potessero essere riconducibili all’aggregato della pa. Tuttavia, poiché la Corte dei Conti non ha riconosciuto la natura essenzialmente pubblica dei richiamati enti, la Regione Basilicata ha ritenuto di adeguarsi al decisum di parifica, portando il fondo ad un totale di 20 milioni di euro, con l’incremento di 15 milioni di euro, garantendo così la copertura del 25,1 per cento di residui attivi. Le interlocuzioni avute con le amministrazioni pugliesi fanno ritenere che i richiamati residui potranno essere incassati per la quasi totalità”.

Per quanto riguarda l’omessa costituzione del Fondo per lo sviluppo delle attività economiche della Val d’Agri “si è ritenuto – ha evidenziato il presidente – di adeguarsi iscrivendo l’importo di 13 milioni e 863 mila euro in un apposito fondo nei trasferimenti per vincoli formalmente attribuiti dall’ente. L’importo accantonato coincide con la dotazione finanziaria approvata con la d.g.r. 428 del 2012 al netto delle risorse complessivamente già impegnate. La mancata costituzione di tale fondo è riconducibile al fatto che la Regione, ha comunque garantito il finanziamento del Po Val d’Agri di anno in anno con risorse di bilancio, e che pertanto non si è ritenuto necessario accantonarle in apposito fondo, nonostante l’esistenza però di una norma che imponesse di fatto di farlo”.

La valutazione del personale nelle aziende sanitarie

Il presidente della Regione, Marcello Pittella: “Stiamo provando a delineare una sanità che risponde per qualità ad una domanda diversa di salute. Un sanità che sta provando a rispettare le dotazioni territoriali e a recuperare una sinergia tra aziende in un’ottica di rete”

Si è svolta questa mattina, nella Sala Verrastro della Regione Basilicata, una conferenza stampa per presentare il progetto formativo della Bocconi: “La valutazione del personale nelle Aziende Sanitarie”.

Presenti all’incontro con la stampa il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, il consigliere regionale e presidente della V Commissione, Michele Napoli, il direttore generale dell’A.O.R. “San Carlo” di Potenza, Rocco Maglietta, il direttore generale dell’Asp, Giovanni Battista Bochicchio, il direttore generale dell’Asm Piero Quinto, il direttore generale dell’Ircss-Crob di Rionero in Vulture, Giuseppe Cugno, il direttore sanitario e il direttore scientifico dell’Istituto lucano, i dottori Sergio Maria Molinari e Pellegrino Musto, il responsabile del progetto, Federico Lega, docente della Bocconi, la promotrice del progetto, la ricercatrice lucana Angela Leone,

“Obiettivo del progetto – ha spiegato il direttore generale dell’Asp, Bochicchio – è quello di uniformare i quattro modelli esistenti sulla valutazione del personale, aggiornarli, cancellare le diseguaglianze tra aziende e valutare le best pratice consolidate. Perfezionare dunque l’esistente con il supporto degli esperti della Bocconi”. “Partire dall’omogenizzazione di alcuni percorsi – ha aggiunto Bochicchio – credo sia un ottimo viatico in un momento in cui il nostro sistema regionale si avvia verso la riforma”.

Il progetto, che avrà un costo di 40 mila euro che sarà ripartito tra le quattro Aziende coinvolte (San Carlo, Irccs-Crob, Asp e Asm) durerà 25 giorni e sarà tenuto dagli esperti della Bocconi che formeranno i dipendenti scelti da ciascuna Azienda.

“Siamo felici e onorati di iniziare questo percorso con la Regione Basilicata e le quattro Aziende sanitarie lucane – ha dichiarato il responsabile del progetto, Federico Lega – obiettivo di questo progetto sarà quello di affinare il sistema di valutazione del personale partendo dal presupposto che le Aziende sono in primis formate da professionisti. Possiamo dunque continuare ad investire in sanità e fornire ai professionisti che vi operano tutto quanto loro necessario ma se non aumenta più complessivamente il livello qualitativo tutto resta vano”.

Promotrice del progetto è stata la ricercatrice “bocconiana” di origini lucane, Angela Leone, che ha proposto tale iniziativa al consigliere Michele Napoli. “Quando si hanno a cuore le sorti di una comunità non ci sono steccati politici divisori – ha dichiarato Napoli – quando si tratta di guardare le cose dalla parte migliore, la politica sa stare insieme nell’interesse dei lucani”.

“Stiamo provando a delineare una sanità che risponde per qualità ad una domanda diversa di salute – ha dichiarato il presidente Pittella – Un sanità che sta provando a rispettare le dotazioni territoriali e a recuperare una sinergia tra aziende in un’ottica di rete”. “Proviamo a farlo attraverso un’ipotesi che è in discussione da mesi, discussione che ne sta apportando ulteriori miglioramenti”, ha sottolineato il governatore riferendosi alla riforma del sistema sanitario che, come ha detto, “prova anche a mettere in campo collaborazioni strette, procedure e relazioni efficaci”. “Questa che viene presentata oggi – ha aggiunto – è una di quelle sinergie che prova a ottimizzare, nel merito, nelle competenze e nell’adeguatezza l’operato delle quattro aziende. Proviamo a farlo con chi ha un’esperienza e un know how apprezzato e riconosciuto a livello internazionale”. “E’ un lavoro ‘in progress’ che deve seguire l’evoluzione dei profili e dei ruoli che cambiano nel tempo”.

“C’è un tema, che è quello del merito, che ha sempre scontato un certo occultamento da parte della politica – ha concluso Pittella – Andiamo avanti nel solco tracciato. Sono convinto che il tempo ci consegnerà i risultati degli sforzi che stiamo mettendo in campo. Per noi questa esperienza rappresenta un momento di crescita”.

Sanità, un progetto per la valutazione del personale

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, e il Direttore generale dell’Azienda sanitaria di Potenza, Giovanni Bochicchio hanno convocato per martedì 20 dicembre, alle ore 11.30, nella sala Verrastro del Palazzo della Giunta regionale una conferenza stampa per presentare il progetto formativo della Sda Bocconi “La valutazione del personale nelle Aziende Sanitarie”.

L’iniziativa è finalizzata a organizzare una migliore performance del personale sanitario attraverso percorsi di valutazione coerenti con le aspettative sempre più complesse dei pazienti.

Il corso in tutorship durerà 25 giorni e sarà tenuto da docenti della Bocconi a personale indicato dalle aziende sanitarie.

Convenzione Asp/Ant, consegnate a Pittella 30mila firme

Il presidente della Giunta garantisce l’impegno a trovare una soluzione pur in un quadro normativo particolarmente complesso.

Un ulteriore incontro messo in agenda già nella giornata di lunedì prossimo. La possibilità di immaginare un percorso sperimentale sulla città di Potenza dove si registra un radicamento storico dell’Ant. La conferma dell’impegno  di trovare una soluzione alla vicenda perché resta innegabile il valore straordinario del lavoro svolto, in tutti questi anni, nel fornire assistenza gratuita, specialistica e domiciliare agli ammalati di tumore in Basilicata.

E’ quanto ha annunciato il presidente della Giunta regionale, Marcello Pittella, che ha ricevuto, questa mattina, in sala Verrastro, una folta delegazione della Fondazione Ant  Italia Onlus. Da una quarantina di delegati, tra cui la stessa presidente nazionale, Raffaella Pannuti, e i delegati di Ant Potenza e Ant Val d’Agri, sono state consegnate le 30mila firme raccolte, tra marzo e maggio scorsi, per chiedere alla Regione Basilicata di ripristinare la convenzione con l’Asp, sospesa ad aprile di quest’anno. All’incontro erano presenti, oltre all’assessore alla Politiche per la Persona, Flavia Franconi, il capo di gabinetto della Presidenza Gerardo Travaglio,  i direttori generali dell’ Asp, Giovanni Bochicchio, e del  San Carlo, Rocco Maglietta, accompagnati dal direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria del Potentino Maurizio De Fino, e dai dirigenti medici Ricciuti, Bilancia e Corona.

“Siamo determinati   – ha detto il presidente Pittella – ad approfondire le delicate questioni giuridiche che sono emerse in questi mesi, individuando una soluzione che, all’insegna della massima trasparenza e correttezza amministrativa, possa superare i problemi innescati dal mancato rinnovo (non per nostra volontà) della convenzione con Ant. Certamente – ha sottolineato, rivolgendosi ai giornalisti presenti – non siamo ancora giunti alla conclusione di questo complicato percorso, ma per il momento abbiamo quanto meno allargato la cruna dell’ago: continueremo a lavorare perché questa cruna diventi la finestra attraverso cui far passare la soluzione. C’è piena vicinanza e sintonia di intenti con la Presidente della Fondazione Ant Italia Onlus, così come c’è piena condivisione con tutte le articolazioni della sanità regionale. Stiamo remando tutti nella stessa direzione.  E grazie al senso di responsabilità e alla collaborazione di tutti gli attori in campo, faremo in modo che l’Ant – ha concluso Pittella – resti all’interno della rete delle cure palliative”.

Sanità: Pittella in consiglio comunale a Lagonegro

Consiglio comunale aperto, presso il centro sociale di Lagonegro, per discutere delle sorti della sanità dell’area Sud. Duplice l’argomento della discussione: da un lato il destino dell’attuale presidio ospedaliero di Lagonegro, che quest’anno compie 50 anni, all’interno del progetto di  riordino sanitario regionale; dall’altro i tempi di realizzazione dell’ospedale unico per acuti e la richiesta di trovare una soluzione politica per accelerare i tempi già di per sé lunghi.

Ai lavori dell’assise municipale, presente il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, hanno partecipato i vertici dell’azienda sanitaria di Potenza, numerosi sindaci e amministratori comunali, funzionari e dirigenti regionali, oltre a numerosi cittadini, da tempo costituiti in comitato. “Occorre ragionare sui due temi in maniera distinta”, ha esordito Pittella.

“Per quanto riguarda la realizzazione dell’ospedale unico per acuti siamo nella fase in cui è necessario risolvere una controversia con la ditta. È un dovere sociale e politico non rinunciare a questo progetto. Ma, da parte mia, è doveroso valutare tutti i risvolti tecnici ed economici. Abbiamo in cassa 75 milioni di euro e per realizzare il progetto (per quanto rivisto e ridimensionato) occorre far fronte ad una spesa complessiva di circa 120 milioni di euro. Il primo tema, quindi, è quello di  trovare, tutti insieme, Stato, Regione, Comuni,  i restanti fondi per coprire la spesa. Una cosa è certa: per quanto ci riguarda è rimasta immutata la volontà di dare centralità al presidio sanitario del Lagonegrese”. Pittella ha proposto la costituzione di una task force regionale, alla quale far partecipare una delegazione di sindaci e di cittadini, per monitorare l’iter tecnico-amministrativo dell’intera procedura.

Per quanto riguarda il riordino sanitario – ha sottolineato il presidente Pittella – c’è una richiesta di approfondimento e di discussione per certi versi anche di stop all’iter della riforma da parte del territorio. Noi stiamo provando a spiegare le motivazioni che sottendono questo percorso di riforma, evidenziando che sarebbe pericoloso non avere una legge regionale che riorganizzi a rete il sistema sanitario, dal momento che alcune norme nazionali sull’orario di lavoro, sui tetti di spesa e sul pareggio di bilancio delle singole strutture sanitarie rischiano di metterci in difficoltà sul piano della tenuta dei servizi. Per salvare tutti gli ospedali lucani abbiamo bisogno di un progetto di riordino,  che può essere migliorato ed emendato, sapendo però che è nostra volontà non toccare i servizi e le funzioni dei singoli nosocomi, a partire da quello di Lagonegro.  Abbiamo bisogno di  fare economia di scala e migliorare la qualità delle prestazioni, mettendo in rete le professionalità operanti nei singoli presidi.  Questo stiamo tentando di fare. In caso contrario, così come è accaduto in altre regioni, affideremmo ad una sorta di scure ragioneristica soluzioni che a mio giudizio possono essere evitate. Non ci sono alternative: o proviamo ad accelerare l’ipotesi di riforma, oppure dovremo assumerci in Consiglio regionale la responsabilità di non fare la norma. E non farla, a mio giudizio, significherebbe mettere a repentaglio i servizi che gli ospedali erogano sul territorio”.