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Le istanze di industriali e imprese al ministro Calenda

Un nuovo Patto per lo sviluppo della Basilicata. E’ questo il messaggio che Confindustria Basilicata e Pensiamo Basilicata hanno consegnato, questa sera, al Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, e al presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel corso dell’evento “Industria 4.0”. Un momento di confronto tra mondo produttivo e istituzioni, nell’ambito delle iniziative promosse dall’Associazione degli industriali lucani e il manifesto che raccoglie le associazioni imprenditoriali di Basilicata. 

Un incontro che ha messo al centro la necessità, di tutto il Paese e in particolare della Basilicata, di recuperare competitività anche attraverso la spinta alla forte innovazione tecnologica. E quindi l’invito al Governo a dare rapida attuazione alle strategie delineate nel Piano Industria 4.0 e recuperare il gap che ancora ci distanzia dai Paesi europei in cui la fabbrica 4.0 e’ già realtà. Tenendo conto delle specificità del territorio e del tessuto produttivo nazionale in generale, lucano in particolare.

“I recenti dati Svimez – ha dichiarato il presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso- mostrano segnali, seppure ancora timidi , di ripresa. In questa fase e’ fondamentale finalizzare tutte le nostre azioni verso gli obiettivi di crescita secondo quel modello che ha già visto responsabilmente insieme parti datoriali, associazioni delle imprese, Regione e sindacati”. Non solo Industria 4.0, l’invito arrivato da Confindustria Basilicata e Pensiamo Basilicata e rivolto al ministro Calenda e’ stato anche a premere sugli altri acceleratori di sviluppo.

“Sgomberando innanzitutto il campo – e’ stato l’appello del coordinatore di Pensiamo Basilicata, Paolo Laguardia – da falsi miti come quello di un Sud inetto. O ancora di una Basilicata cenerentola d’Italia. Puntando, invece, su quelli che possono essere i punti di forza di una regione che ha già saputo dare prova di grandi capacità”. Come la pianificazione di obiettivi di sviluppo, anche attraverso il coinvolgimento e l’impegno delle compagnie petrolifere sul territorio e l’intermediazione del Governo. E , ancora, il rafforzamento delle opportunità formative del capitale umano per qualificare le competenze dei più giovani. Al presidente Pittella, invece, il pungolo a lavorare “con più coraggio e più merito per una Basilicata che ha bisogno di cambiare passo”.

A chiudere i lavori, il ministro Calenda che ha assicurato l’impegno del Governo ad aprire un dialogo con e per la Basilicata. “Per troppi anni – ha concluso – l’Italia non ha parlato di crescita. Abbiamo bisogno di una governance forte, di istituzioni centrali e locali forti. Il Sud non e’ una riserva indiana. L’impegno del Governo per Industria 4.0 è pari al Nord, quanto al Mezzogiorno”

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Evento “Industria 4.0”, l’intervento di Pittella

“Se c’è una regione che riparte, un Mezzogiorno che recupera numeri negativi, è perché c’è un intero Paese che è ripartito, grazie alle politiche del governo nazionale. Non è solo una questione di simpatia nei confronti del premier Renzi. Ma è un dato oggettivo, il fatto che per 40 anni non siano state fatte grandi riforme di sistema, che oggi invece, dopo due anni di un’azione politica e programmatoria sono diventate realtà”. Lo ha detto il governatore lucano, Marcello Pittella, rivolgendosi al ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda ed intervenendo questo pomeriggio – al Centro per la creatività “Cecilia” di Tito – all’evento dal tema “Industria 4.0 per lo sviluppo della Basilicata”, promosso da Confindustria Basilicata e Pensiamo Basilicata. 

“La nostra – ha evidenziato il governatore – è una regione sana, resiliente, che consegue traguardi straordinari grazie ad uomini che fanno grandi sacrifici, ad un gruppo dirigente, nelle istituzioni e nel mondo che produce, che si è fatto strada in Italia, in Europa e nel mondo. Abbiamo grandi realtà industriali nella meccanica di precisione, nell’osservazione della terra, nell’agroalimentare di qualità e nell’automotive. Al ministero Calenda – ha detto ancora Pittella – consegno il bisogno e la volontà di procedere nel solco tracciato dal governo nazionale, nel tentativo possibile di raggiungere cifre di sviluppo significative. Ben venga l’atteggiamento di Confindustria e di Pensiamo Basilicata, che provano a creare animazione, a mettere in campo proposte, che provano a costruire e lo fanno con la politica, con le istituzioni, con l’associazionismo e con i cittadini. Con loro – ha detto ancora – abbiamo provato a rilanciare e a ricostruire un patto che recuperasse questa nostra regione, risollevandola dalle macerie, tanto da farle conseguire risultati straordinari. Mi rivolgo particolarmente a questa parte di società, perché per costruire sviluppo e vincere le sfide di questo tempo abbiamo bisogno di muratori, di carpentieri specializzati e non di chi demolisce. Abbiamo necessità di maggior autostima, di crederci. Poco conta se in Italia come in Basilicata c’è una piccola dose di sciacallaggio, direi quasi fisiologica: a tutto questo non dobbiamo guardare. Non è con la guerra tra poveri e con il linciaggio comunicativo che vinciamo la sfida di rilancio della nostra regione”. 

“L’Industria 4.0 – ha continuato Pittella – è un segmento importantissimo, che può aiutare molto una Basilicata che già ha raggiunto risultati importanti. La nostra è la terra delle start-up. E’ la regione che prende 120 milioni dei fondi strutturali e li investe nei Pia, che con l’aiuto dei privati generano un movimento finanziario di 400 milioni, e creano 1700 nuovi assunti. Il 74 per cento della popolazione lucana è coperto dalla banda larga, uno degli strumenti indispensabili perché l’Industria 4.0 possa creare valore aggiunto. Non abbiamo risolto tutti i problemi, ma siamo riusciti a fare un passo in avanti, a rendere possibili 12.500 assunzioni in due anni e a ridurre la disoccupazione portandola al 13 per cento. La Basilicata è la seconda in Italia su digitale e su scuola digitale. Siamo soddisfatti. E possiamo dire di averci provato, con l’aiuto del governo nazionale e con la collaborazione del ministro Calenda. Passiamo dal fallimento del Federalismo, ad una fase in cui possono emergere le Regioni che vogliono fare, che chiedono al governo nazionale attenzioni normative e non denaro. Come Basilicata vogliamo diventare capofila e simbolo di un valore aggiunto. C’è un bellissimo film italiano dal titolo “Io non ho paura”. Al ministro dico che questa regione non ha paura. La Basilicata ha deciso di cambiare, di modificare il paradigma, di imporsi per le cose positive che fa, di consolidare il suo intervento, ignorando chi sfila di notte – ha concluso – quello che si tesse di giorno”. 

Dopo il discorso del presidente Pittella è intervenuto il ministro Calenda, che si è a lungo soffermato sulle politiche del governo nazionale in tema di innovazione tecnologica e rilancio dell’impresa. “La nostra – ha detto Calenda – è una rivoluzione potente, che si declina in una serie di tecnologie: un modo nuovo di vedere l’industria, che punta sugli investimenti e sulle competenze, che impatta a 360 gradi non solo nei mezzi di produzione, ma nell’intera filiera. Il nostro piano è tecnologicamente neutro, non va per settori: è un programma snello e veloce. Abbiamo intenzione di aumentare gli investimenti privati con dieci miliardi di euro. Di incrementare la spesa per l’innovazione con 11,3 miliardi di euro. Ci sono poi il piano per la banda ultralarga, l’interesse verso gli istituti tecnici e verso la ricerca. Abbiamo cambiato poi la natura del fondo di garanzia per i prestiti alle piccole e medie imprese, cercando di andare incontro alle realtà meno grandi: ci metteremo un miliardo, che garantirà movimenti per 25 miliardi di euro. La stagione degli incentivi a bando è conclusa. Ma ci saranno agevolazioni fiscali e si darà più tempo per completare gli investimenti. Siamo in una fase in cui c’è ancora grande timore, in cui l’intelligenza artificiale fa paura. Lo stesso succede sulla globalizzazione. Siamo stati bloccati negli anni da un dibattito ideologico, senza una discussione sulla crescita. La via d’uscita c’è, ed è una governance forte, di istituzioni centrali e locali forti. Come c’è bisogno di trasparenza nei confronti dei cittadini”. All’incontro, coordinato dalla giornalista Margherita Sarli, hanno dato il loro contributo anche il presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso e il coordinatore di Pensiamo Basilicata, Paolo Laguardia. 

“Stiamo vivendo – ha detto il presidente Lorusso – una fase di transizione verso la digitalizzazione della produzione: l’Industria 4.0 è il modello da applicare alle nostre imprese. Con i nuovi modelli si possono creare nuovi spazi imprenditoriali, realizzare obiettivi di efficacia e di efficienza a livello di costi e profitti. La velocità e l’immaterialità della comunicazione saranno un fattore chiave: si ridurranno le asimmetrie informative lungo la catena produttiva, sarà possibile monitorare il flusso di domanda e adeguare i modelli di produzione e la logistica. Si ridurrà il consumo energetico dell’impresa. Il mondo produttivo lucano – ha detto ancora – non vuole rimanere indietro, ma giocare la partita dell’innovazione tecnologica mettendo in campo tutte le proprie energie”. Il coordinatore di Pensiamo Basilicata Laguardia, ha auspicato una sorta di “vertenza Basilicata”. “L’Italia – ha spiegato – deve diventare il luogo dell’innovazione: per questo il lavoro svolto da Renzi e dal ministro Calenda – ha evidenziato – non è da poco. L’Industria 4.0 è la nuova declinazione del cambiamento: è il salto tecnologico, ma anche di mentalità e di cultura che devono compiere le nostre imprese. La Basilicata è terra orgogliosa e accogliente, laboratorio di innovazione e di competenze straordinarie, che non vuole rinunciare a nessuna sfida rivolta il futuro e che vuole accelerare i suoi passi verso il cambiamento e le riforme”. 

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Sanità, la maggioranza ribadisce: “Nessun ospedale verrà chiuso”

Il diritto alla salute si garantisce meglio rafforzando la medicina sul territorio. Sostegno al progetto di riforma sanitaria

La maggioranza fa quadrato a sostegno del governo regionale, in generale, e del presidente Marcello Pittella, in particolare. La Basilicata è l’unica regione del Sud, come viene ormai riconosciuto da più parti, che può contare su un sistema sanitario equilibrato, con i conti in ordine e in grado di non gravare pesantemente sulle tasche dei cittadini. E tuttavia, a causa delle scelte di politica sanitaria nazionale ed a seguito della necessità di dare risposte efficaci ed efficienti a un bisogno di salute sempre più complesso, il riordino del sistema sanitario regionale non è più rinviabile. E’ quanto è emerso nel corso di una riunione della maggioranza consiliare svoltasi questa mattina a Potenza e presieduta dal governatore Marcello Pittella.

Nel corso del vertice sono stati ancora una volta ribaditi alcuni principi fondamentali che guidano il progetto di riforma del sistema sanitario regionale proposto dall’esecutivo. Innanzitutto è stato confermato che non verrà chiuso alcun ospedale lucano al fine di salvaguardare il diritto alla salute di tutti e non ci si muove da una equa copertura territoriale derivante dalla permanenza delle 4 aziende sanitarie. Ma il diritto alla salute di tutti si difende anche e soprattutto attraverso il rafforzamento della medicina territoriale e dando un nuovo protagonismo ai distretti ospedalieri che dovranno avere nuove e specifiche funzioni in relazione ai reali bisogni delle comunità e rafforzando il sistema dell’emergenza urgenza.

Per questa ragione e per individuare con maggiore precisione questi bisogni, a partire da dicembre la maggioranza parteciperà a consigli comunali aperti nei comuni interessati dai presidi ospedalieri. Si tratta di avviare quindi un’altra e definitiva fase di confronto con i cittadini per costruire una riforma capace di mantenere il sistema sanitario lucano efficiente, con i conti in ordine, e con una qualità dell’assistenza ancora migliore di quella attuale. Nel frattempo si continueranno ad approfondire nel merito tutte le istanze territoriali di cui legittimamente le comunità si sono fatte portatrici per arrivare, nei limiti del possibile a trovare la massima convergenza in tempi rapidi.

Proroga concessioni minerarie, conferenza autonomie contraria

La conferenza permanente delle autonomie locali, presieduta dal capo di gabinetto, Gerardo Travaglio,su delega del Presidente della Regione, Marcello Pittella, ha dato parere negativo alle istanze di proroga della vigenza del titolo minerario delle Concessioni di coltivazione “Serra Pizzuta”, “Tempa Rossa” e “Candela” quest’ultima in parte ricadente anche nel territorio della Regione Puglia che si esprimerà con separato provvedimento dell’Esecutivo.

In merito alla istanza di permesso di ricerca “Masseria La Rocca” la Conferenza ha preso atto delle diverse fasi di merito dinanzi al Giudice Amministrativo a cui la società Rockhopper Italia, subentrata alla Medoilgas, ha fatto ricorso a seguito del diniego di proroga dello Screening e del diniego dell’Intesa in quanto, quest’ultima, espressa ai sensi della L.R. 7/2012, poi dichiarata incostituzionale.

La conferenza permanente delle autonomie locali ha, inoltre, preso atto della necessità di convocare le diverse Società, che a vario titolo estraggono idrocarburi sul territorio regionale, per avviare una più attenta e proficua interlocuzione su problematiche emerse nell’incontro, anche non direttamente collegate al fattore estrattivo, ma connesse all’uso di suolo e a temi infrastrutturali. Alla riunione hanno partecipato il Presidente dell’Anci Basilicata, Salvatore Adduce, i rappresentanti dei comuni di Craco, Melfi, Brindisi di Montagna, Lauria, Ferrandina, Pisticci, dirigenti e funzionari regionali.

“TUTTùN – La non-scuola” a San Chirico Raparo, domani la presentazione

Il progetto sarà illustrato in una conferenza stampa e nasce con l’obiettivo di attivare processi di inclusione sociale e di sviluppo di comunità

Domani 15 novembre, alle ore 10 nella Sala stampa Multimediale (piano terra Palazzo della Giunta regionale) verrà presentato, in una conferenza stampa, il progetto TUTTùN – La non-scuola a San Chirico Raparo.
Il progetto nasce con l’obiettivo di attivare processi di inclusione sociale e di sviluppo di comunità all’interno del comune della Basilicata, che dal 2012 ospita una comunità di alloggio per minori stranieri non accompagnati di età compresa tra i 16 e i 18 anni di provenienza per lo più subsahariana.
E’ realizzato dalla Società Cooperativa Il Sicomoro di Matera, soggetto gestore di una comunità alloggio per minori stranieri non accompagnati, attivata nell’ambito del Sistema di protezione dei richiedenti asilo e dei rifugiati (Sprar) di cui il Comune di San Chirico Raparo è assegnatario, in collaborazione con Q Academy e con il coinvolgimento del Teatro delle Albe di Ravenna e della Compagnia Punta Corsara di Napoli.
Alla conferenza stampa interverranno il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, il sindaco di San Chirico Raparo Claudio Borneo, il presidente del “Sicomoro” Michele Plati, l’amministratore unico di “Q Academy” Giovanna Marinelli e  Alessandro Argnani ed Emanuele Valenti, rispettivamente per il “Teatro delle Albe” e “Punta Corsara”.

A Tito oggi l’incontro con il ministro Carlo Calenda

“INDUSTRIA 4.0 per lo sviluppo della Basilicata” è il titolo della nuova iniziativa voluta da Confindustria Basilicata e Pensiamo Basilicata che si svolgerà oggi, alle ore 16.30, presso il Centro per la Creatività Cecilia di Tito (Potenza) e che vedrà la partecipazione del ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda.

Un importante momento di confronto su quella che è la nuova frontiera per il mondo produttivo all’insegna della più profonda innovazione tecnologica, a un anno esatto dal documento del Ministero per lo Sviluppo economico “Industry 4.0, la via italiana per la competitività del manifatturiero”, in cui il Mise ha indicato la propria strategia d’azione.

Oltre al ministro Calenda, interverranno il presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso, il coordinatore di Pensiamo Basilicata, Paolo Laguardia e il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella. A condurre i lavori, la giornalista Margherita Sarli.

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Pittella: “Cultura, turismo e accoglienza le grandi risorse della Basilicata”

Intervista del governatore della Regione Basilicata, Marcello Pittella, su Siti, quotidiano del Patrimonio Italiano UNESCO.

Leggi l’intervento integrale a questo link.

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Pittella: “La Basilicata regione simbolo dell’accoglienza”

“Il prossimo 1 dicembre sono stato invitato a parlare al Senato della Repubblica perché la Basilicata è una regione simbolo dell’accoglienza. Il primo comune che citerò sarà proprio San Chirico Raparo”.

Nella notizia data in anteprima dal presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella c’è tutta la gratitudine nei confronti di un comune, San Chirico Raparo, tra i primi e tra i più capaci ad aver fatto dell’accoglienza e dell’integrazione opportunità di sviluppo. L’occasione è stata l’inaugurazione, attesa da oltre 30 anni, della residenza per anziani: per un investimento di quasi un milione di euro nell’ambito del Programma Operativo Val d’Agri, la struttura conta 20 posti letto, offre lavoro a 5 persone e in essa l’assistenza viene concepita in maniera innovativa perché, al suo interno, sono previste altre attività, come una ludoteca e uno spazio dedicato agli adolescenti, per favorire concretamente il dialogo tra le generazioni. La gestione è stata affidata alla cooperativa sociale ‘Il Sicomoro’ di Matera, già presente a San Chirico e nel territorio per la gestione di altri servizi. In particolare la cooperativa gestisce già la comunità per minori stranieri e questo ha innescato un processo di sviluppo, come è stato più volte ribadito nel corso dell’evento di inaugurazione.

“Questo è il tempo in cui il mondo cambia velocemente- ha detto Pittella nel suo intervento- e noi dobbiamo avere la capacità e il coraggio di capire e accogliere questo cambiamento, anche attraverso scelte impopolari. Lo spopolamento lo arrestiamo creando due condizioni: persuadere i nostri giovani delle potenzialità della nostra terra; rafforzando la consapevolezza di essere la terra dell’accoglienza e dell’ospitalità. Attualmente in Basilicata superiamo 2800 ospiti, tra Sprar e Centri di prima accoglienza, e sono onorato e felice di aver stretto un patto di solidarietà con questi ragazzi e di aver costruito, con chi si occupa di questo sul territorio, una vera e grande opportunità”. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti, oltre al presidente Pittella e al sindaco Claudio Borneo, anche il presidente della cooperativa Il Sicomoro Michele Plati, il presidente della commissione Salute Luigi Bradascio, il presidente di Confcooperative Basilicata Pino Bruno.

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Acquedotto Lucano, Pittella: “Trasformare criticità in opportunità”

Si è svolto questa mattina, presso il Park Hotel di Potenza, un incontro organizzato da Acquedotto Lucano dal titolo “Acqua corrente. Efficientamento gestionale ed energetico delle reti e degli impianti di Acquedotto Lucano”.

Ha aperto i lavori, moderati dal giornalista Attilio Romita, l’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Michele Vita, al quale sono seguiti gli interventi di Rosario Mazzola, docente dell’Università degli Studi di Palermo, Maurizio Giugni, dell’Università Federico II di Napoli, Ruggero Ermini, dell’Università degli Studi della Basilicata, Elio Manti, dirigente generale del Dipartimento Programmazione e Finanze della Regione Basilicata. Nella seconda sessione del dibattito, invece, sono intervenuti Nicola Andrea Cicoria, amministratore unico Egrib, Ignazio petrone, amministratore unico Società Energetica Lucana, Alberto Biancardi, direttore generale Utilitalia, Ernesto Gargano, Vice Procuratore Generale della Corte dei Conti di Basilicata. Ha concluso i lavori il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.

Il governatore lucano, prima di entrare nel merito della tematica, ha riportato alla platea quelli che sono gli ultimi dati Svimez che vedono la Basilicata registrare la percentuale più alta (+5,5%) a livello nazionale per quanto riguarda la crescita del pil oltre ad essere l’unica regione ad avvicinarsi ai valori occupazionali del 2008.
“Dati incoraggianti che confermano il fatto che stiamo crescendo più di altre regioni”, ha affermato Pittella che ha aggiunto: “Non dobbiamo però accontentarci. La Regione continuerà a lavorare e proveremo a portare a termine tutti gli adempimenti necessari: chiuderemo l’assestamento a fine mese e procederemo per la messa a punto del nuovo bilancio in tempi brevissimi”.

Sulla questione relativa al tema dell’incontro, il governatore, ha iniziato il suo intervento porgendo i complimenti ad Acquedotto Lucano, all’amministratore Michele Vita e al suo team e agli ottimi risultati raggiunti. “Se ci sono stati traguardi ed obiettivi non raggiunti o dimenticanze del passato, dobbiamo farle divenire valore aggiunto – ha detto il presidente – Trasformiamole da criticità in opportunità e proviamo a rilanciare”. “Non amo viaggiare in avanti con la testa rivolta all’indietro – ha affermato – Abbiamo bisogno di guardare oltre”.

Tre i punti affrontati dal presidente Pittella: nuovo Accordo di programma con Governo e Regione Puglia, superamento dell’Eipli e nuovo ruolo di Acqua Spa, efficientamento energetico.

“Il 30 giugno scorso abbiamo sottoscritto il nuovo AdP tra Basilicata, Puglia e Governo – ha sottolineato il governatore – Un’intesa importantissima anche per il significato simbolico che torna ad avere, in un tempo come questo, in cui la collaborazione e il coordinamento solidale tra regioni e livelli istituzionali ci consegna un virtuosismo”. “Abbiamo rivisto e attualizzato l’accordo attraverso tre azioni: la programmazione dell’utilizzo della risorsa per gli usi civili, industriali ed agricoli; la determinazione e la formazione del bilancio idrico condiviso; la definizione dei costi dell’acqua all’ingrosso. Tre grandi questioni recuperate in chiave moderna – ha detto Pittella – che mettono insieme Stato e due Regioni in un accordo paritario e senza rivendicazioni. Un segnale, questo, sicuramente importante”.

Sulla seconda questione, invece, il presidente ha affermato: “Il definitivo superamento di Eipli rappresenta un traguardo storico e necessario perché il servizio idrico primario diventi patrimonio complessivo di questa grande famiglia. Il recupero e la rivitalizzazione di Acqua spa, in tal senso, diventa fondamentale in quanto confluirebbero in essa le funzioni ed il personale dell’Eipli”.

Sull’aspetto legato all’efficientamento energetico, Pittella, ha dichiarato: “Dobbiamo necessariamente intervenire. Non è possibile che Acquedotto Lucano spenda 20 milioni di euro all’anno di energia. E’ indispensabile correre ai ripari attraverso interventi che potranno consentire, già con un primo stanziamento, un risparmio dai 2 ai 4 milioni di euro l’anno. La Regione non può sottrarsi ad una risoluzione del genere, è vietato. Deve fare la sua parte e deve, attraverso l’utilizzo delle risorse strutturali e non solo, trovare quelle necessarie per attuare questo programma”. “Ma le azioni che Acquedotto Lucano mette nella proposta non sono solo indirizzate al risparmio energetico – ha poi aggiunto Pittella – riguardano anche la riduzione delle perdite e il superamento e la risoluzione dei casi di infrazione collettando tutti i reflui in fognatura, che ci consentirà di superare e tutelare il nostro ecosistema salvaguardando la risorsa acqua che è occasione di pace, di incontri di sussidiarietà e solidarietà così come occasione di guerra”. “Dobbiamo lavorare per il futuro dei nostri figli – ha detto – siamo chiamati a prendere il toro per le corna, riconoscere gli errori e superarli con le riforme e con le azioni amministrative”.

Il presidente Pittella ha infine ricordato che dalla prossima settimana, sul sito web di Acquedotto Lucano, saranno pubblicati gli avvisi per i professionisti esterni per i lavori che saranno realizzati nel prossimo triennio. Si parla di oltre 100 interventi per un investimento di circa 300 milioni di euro che trovano sponda nei fondi strutturali. “Una messa finanziaria straordinaria e significativa che dovremo saper cogliere per raggiungere gli obiettivi oggi presentati e per creare, attraverso il loro utilizzo virtuoso, possibilità di lavoro”, ha concluso Pittella.

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Patrimonio Unesco, firmato protocollo Regione-Comitato Giovani

Il presidente Pittella: “Il sapere, la conoscenza e la cultura sono strumenti necessari per la costruzione di una identità responsabile che consenta di recuperare e rafforzare l’appartenenza al territorio

È stato firmato questa mattina, nella sala Verrastro del palazzo della Giunta regionale,  un protocollo d’intesa per valorizzare, da un punto di vista culturale e turistico, le aree e i siti della Basilicata che sono patrimonio Unesco, in particolare i Sassi e le chiese rupestri di Matera e il Parco nazionale del Pollino, che dal 2015 è entrato nella Global Geoparks network Unesco. All’incontro hanno partecipato il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella e il segretario generale e il rappresentante regionale del Comitato Giovani Unesco, rispettivamente, Antonio Libonati e Antonio Romano.

Obiettivo dell’accordo è quello di mettere insieme risorse e azioni per tutelare e promuovere le tante ricchezze culturali del territorio, ma anche di favorirne la conoscenza tra le giovani generazioni.
“Il sapere, la conoscenza e la cultura sono strumenti necessari per la costruzione di una identità responsabile – ha affermato il presidente Pittella – che consenta di recuperare e rafforzare l’appartenenza al territorio, pur nell’ambito di un quadro più ampio di cooperazione con le altre regioni. Il lavoro e l’impegno di giovani volenterosi, che mettono al servizio della comunità le proprie competenze per la valorizzazione dei beni culturali, rappresenta una leva importante sulla quale la Regione Basilicata intende investire per promuovere lo sviluppo locale. A tal proposito – ha concluso il governatore lucano – accogliamo con favore la proposta di programmare per il 2018, nella città di Matera, la convocazione dell’assemblea nazionale del Comitato giovani Unesco”.
Numerosi i progetti in campo, che riguardano attività promozionali delle tematiche Unesco, realizzate anche in collaborazione con Enti locali e l’organizzazione di iniziative culturali e scientifiche nelle città e nei luoghi che fanno parte del patrimonio Unesco o hanno avanzato la propria candidatura.
“Nelle diverse Regioni italiane, il Comitato giovani Unesco sta lavorando ad accordi per la cooperazione – ha spiegato il segretario generale Libonati – con l’obiettivo di sensibilizzare le giovani generazioni alla valorizzazione del patrimonio culturale in aree e siti patrimonio Unesco. Firmando specifici accordi con le Regioni, il Comitato ha la finalità di operare al fianco delle istituzioni territoriali, a vari livelli, per essere più incisivo nel promuovere la presenza e l’azione nelle comunità locali”.
A livello nazionale il Comitato può contare su oltre duecento giovani, tra i 20 e i 35 anni, tra cui studenti, ricercatori, professionisti, imprenditori e artisti provenienti da tutta Italia.
“In Basilicata – ha concluso il rappresentante regionale Romano – il Comitato giovani Unesco è costituito da 15 soci, selezionati attraverso un apposito bando e impegnati in molteplici settori, che intendono supportare la rete regionale per realizzare sul territorio lucano una serie di iniziative culturali e scientifiche”.