Sarò il decimo presidente eletto dai lucani

Alle 13 di oggi inizia ufficialmente questa nuova sfida. Sarò il decimo Presidente eletto dai lucani.
Nelle ultime ore ho ripensato a tutta la strada fatta. Alle motivazioni che mi hanno portato fino a qui. Alla rivoluzione democratica che ho promesso e che sono intenzionato a mettere in campo nei giorni che verranno. Alle tante sfide dei prossimi cinque anni. Alle difficoltà che ho visto con i miei occhi stando in mezzo alla gente.
Un tempo nuovo è arrivato, e ci chiede di abbandonare ogni personalismo, ogni lotta interna, a favore di un confronto, anche serrato, ma con la consapevolezza che c’è un obiettivo comune.
Dobbiamo saper essere forti, coraggiosi, innovativi, positivi. Ce lo chiede una crisi che non lascia spiragli per indecisioni e balbettii.
Un antico detto zen dice che l’unica rivoluzione possibile è assumersi l’intera responsabilità delle cose. Bene, è proprio quello che ho intenzione di fare. Lavorando sodo, senza orari, senza sosta, ascoltando tutti e raccontando il mio viaggio per restituire fiducia e speranza.
Dove ci porterà questo viaggio forse non possiamo saperlo. Non lo so io e non posso condizionare da solo il futuro. Per affrontare senza rimpianti il domani, occorrerà che ognuno di noi, ognuno di voi, si rimbocchi le maniche, abbandonando ogni rassegnazione poichè “vivere veramente significa assumersi la responsabilità dei propri sogni”.
E’ anche il tempo di chiedere, come pure già abbiamo fatto, una nuova attenzione al governo nazionale. E’ tempo di ricominciare ad essere fautori del nostro destino, non affidando il futuro a soluzioni dell’ultim’ora. Dobbiamo anticipare i bisogni, progettando la Basilicata che consegneremo alle prossime generazioni.
Sta a noi, assieme, vincere questa grande sfida, non lasciando indietro nessuno.
Io ci sto.
Buongiorno, Basilicata.