Visita agli ospedali di Policoro, Stigliano e Tricarico

É iniziato questa mattina con la tappa di Policoro, il viaggio all’interno dei presìdi sanitari ospedalieri del presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, che, accompagnato dall’assessore alle Politiche per la Persona, Flavia Franconi, dal direttore generale dell’Asm, Rocco Maglietta, e dal direttore generale del Dipartimento regionale Politiche per Persona Donato Pafundi, ha voluto vedere da vicino lo stato dell’arte delle strutture, dell’attuazione del Piano sanitario regionale al fine di cogliere, anche, suggerimenti e istanze.

“Si tratta di un Psa strategico per posizione geografica – ha detto Pittella – una sorta di dogana che raccoglie utenza dall’alto jonio cosentino e si attesta come presidio innanzitutto dell’emergenza. Ho raccolto qui le riflessioni degli operatori, dei primari, dei direttori dell’Asm ed ho fatto mie le loro istanze. E in questa occasione, davanti a tutti i presenti, è stata firmata una delibera dell’Asm che rimodula dal punto di vista organizzativo il nosocomio metapontino e potenzia la sua offerta assistenziale portando da 108 a 120 i posti letto.

Si attiva cioè la sezione Sub-Intensiva Cardiologica attraverso l’implementazione di ulteriori 6 posti letto (da 4 a 10) da destinare alla terapia intensiva e sub intensiva (Utic), e di altri 6 per un’area specialistica integrata (2 all’Otorinolaringoiatra, 2 all’Urologia e 2 all’Oculistica) che sarà rapidamente istituita. Un potenziamento che contribuirà senza dubbio a ridurre i flussi di migrazione passiva e ad incrementare quelli di mobilità attiva”.

In tarda mattinata intorno le 12 il viaggio tra gli ospedali, che ha visto anche la partecipazione del capogruppo Pd in Consiglio Regionale Roberto Cifarelli e del presidente della IV Commissione consiliare regionale Luigi Bradascio, é proseguito a Stigliano nella cui struttura ospedaliera il governatore lucano ha incontrato operatori, pazienti e visionato i reparti. “Ci diamo appuntamento nel Dipartimento Salute della Regione – ha continuato Pittella a Stigliano – con la direzione strategica dell’Asm e con l’amministrazione comunale, per affrontare nelle prossime settimane il tema della riorganizzazione, in cui sarà stabilito un preciso cronoprogramma che prevede di mettere in atto l’ospedale di comunità e il centro diurno per demenze e patologie croniche (scompenso cardiaco, diabete, Bpco). L’obiettivo é quello di evitare l’ospedalizzazione con l’educazione ai familiari alla presa in carico del congiunto”. A Stigliano sono presenti trentadue posti letto di lungodegenza e otto posti di hospice. Questo presidio distrettuale già svolge l’attività di coordinamento tra gli specialisti e i medici di medicina generale del territorio circostante per la risoluzione di problemi acuti nei pazienti affetti da malattie croniche.

Alle 17,30 é stata la volta di Tricarico. “Abbiamo bisogno di avviare un processo di coinvolgimento culturale. Il tempo – ha sottolineato Pittella – non é una variabile indipendente. Come conciliamo la democrazia con la decisione? Dobbiamo vedere come accelerare il processo di socializzazione e condivisione. In Basilicata ci sono 18 ospedali, noi non diciamo che ne servono sette, ma dobbiamo rimodulare necessariamente”.

A Tricarico sono attivi i reparti di riabilitazione, la lungodegenza, i servizi specialistici ambulatoriali e la residenza sanitaria assistita gestita dalla Fondazione Don Gnocchi di Milano. “Ho avuto una impressione molto positiva – ha concluso Pittella riferendosi al nosocomio tricaricese – sia per la qualità della struttura che per la qualità delle prestazioni erogate, grazie ad una buona miscela tra il pubblico e il privato, inoltre vorrei sottolineare la capacità di tenere dentro territorio e ospedale grazie al coinvolgimento dei medici di medicina generale. Esperimento anch’esso molto positivo”. Il governatore lucano a conclusione della giornata ha detto che “si tratta di tre presìdi con peculiarità proprie che necessitano di attenzioni e risposte differenti”.

Corte d’Appello di Potenza è presidio fondamentale

Il vertice di questa mattina in Corte di Appello, a Potenza, ha fatto emergere in modo forte la necessità che la Politica e le Istituzioni, a tutti i livelli, facciano la propria parte per evitare una nuova, grave penalizzazione della Basilicata in occasione della preannunciata ridefinizione, da parte del Governo, della geografia giudiziaria italiana.
Per quanto mi riguarda, d’intesa con i colleghi governatori di Marche e Abruzzo chiederò una riunione straordinaria della Conferenza dei Presidenti, prima, e della Conferenza Stato-Regioni, poi, per notificare ufficialmente al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, le ragioni che rendono economicamente ininfluente e socialmente pericolosa la paventata ipotesi di sopprimere le Corti di Appello in alcune regioni italiane.
Farò anche presente al ministro Orlando che la Regione Basilicata, pur di non perdere questo importantissimo presidio giudiziario posto a salvaguardia della civile convivenza, e’ disposta da subito a farsi carico dei relativi oneri di gestione, sollevando lo Stato da una spesa che a Roma, evidentemente, viene considerata superflua, mentre per noi rappresenta un indispensabile investimento a tutela dei cittadini.
Se sarà necessario mi farò promotore di una riunione straordinaria degli Stati Generali delle Autonomie Locali in Basilicata, per mobilitare i sindaci, e loro tramite tutti i lucani, in difesa della Corte di Appello di Potenza, sapendo sin d’ora di poter contare sul determinante impegno degli esponenti di governo e di tutti i deputati e senatori lucani.
Oltre ad attivare un tavolo permanente di consultazione a livello parlamentare coordinato dal capogruppo del PD alla Camera, Speranza, si renderà sicuramente necessario mettere in atto una proficua azione sinergica che per il tramite del vice ministro Bubbico e del sottosegretario De Filippo, veda protagonisti, con i partiti di maggioranza ed opposizione, l’intero Consiglio regionale della Basilicata.
Appare chiaro che, con la scelta, tutta politica, di sopprimere i più alti presidi della Giustizia in alcune aree d’Italia, viene meno l’equilibrio istituzionale tra il centro e la periferia, tra il Governo e le piccole Regioni, a partire da quelle aree del Paese, come la Basilicata, che più di altre possono vantare una “specificità” di vitale importanza per il rilancio della nostra economia.
Indebolire la presenza dello Stato nella nostra terra sarebbe non solo ingiusto per i lucani, ma dannoso per tutti gli italiani, se è vero, come evidenziato dallo stesso Presidente del Consiglio, Renzi, che le risorse energetiche della Basilicata rappresentano una insostituibile riserva da mettere al servizio dell’intero Paese, in un momento di gravi tensioni geopolitiche che, tanto in Ucraina, quanto in Nord Africa e in Medio Oriente, fanno temere per i futuri approvvigionamenti di gas e petrolio in Europa.

Bando della Regione per 30 giovani musicisti presentato a Matera

L’opportunità di diventare artisti, attraverso una scuola seria. E’ quella che offre la Regione Basilicata a 30 giovani musicisti lucani che potranno frequentare per cinque settimane il “Centro Europeo Tuscolano” (Cet) del Maestro Giulio Rapetti, in arte Mogol.

Ai primi di settembre sarà pubblicato sul sito della Regione Basilicata il bando per poter partecipare a questa esperienza formativa, in Umbria al Cet, in campo musicale. Aperto ai giovani fra i 18 e i 30 anni di età, prevede selezioni per: interpreti, autori di testi e compositori. Le selezioni si terranno ai primi di ottobre 2014.

Il nuovo bando è stato presentato questo pomeriggio all’auditorium Casa Cava a Matera, alla presenza del presidente Marcello Pittella e del Maestro Mogol.

“Oggi apriamo, in Basilicata, una stagione nuova – ha detto il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella – questa mattina abbiamo approvato la legge regionale sullo Spettacolo che darà nuova linfa alla creatività e professionalità degli artisti lucani e di quanti lavorano in questo settore. Una legge per irrobustire un asset strategico per la nostra regione. Con questa nuova collaborazione con Mogol, grande Maestro e uomo di cultura, e con il Cet puntiamo ancora una volta sul capitale umano e soprattutto sui giovani”.

“Questa nuova collaborazione con la Basilicata è per noi fonte di grande interesse – è intervenuto Mogol – i giovani musicisti lucani sono molto interessanti e soprattutto sono giovani che si impegnano e sono pronti a imparare. Il talento non è cosa rara, ma per diventare artisti la didattica è fondamentale, poiché offre quegli automatismi in grado di trasformare il talento in professionalità. I giovani lucani – ha proseguito Mogol – già in passato hanno dato prova di essere creativi e di aver voglia di imparare”.

I 30 giovani musicisti che, dopo la selezione, seguiranno i corsi del Cet, in un secondo momento parteciperanno alle “residenze musicali” che la Regione, nell’ambito della nuova programmazione culturale avviata dal presidente Pittella e dentro la nuova stagione legislativa, sta disegnando nel settore e in linea con i nuovi indirizzi nazionali ed europei. In Basilicata saranno ospitati giovani interpreti e compositori italiani e stranieri per avviare percorsi sperimentali e scambi culturali – musicali.

Nel corso dell’incontro, durante il quale gli allievi del corso di Jazz del Maestro Rosini hanno eseguito un omaggio musicale per Mogol, il presidente Pittella ha chiesto al famoso compositore di creare un inno per la Basilicata.

“Non abbiamo un nostro inno – ha detto Pittella – e ricevere questo omaggio da Mogol potrebbe, magari, degnamente salutare la vittoria di Matera a Capitale europea della Cultura per il 2019”.

La Basilicata si Ri-forma: i primi 6 mesi di governo

“Emergenza sociale, governance e sviluppo sono i tre pilastri di una strategia più ampia di ‘ri-forma’ attraverso cui la Basilicata punta a ritagliarsi un ruolo di primo piano in Europa potenziando le infrastrutture materiali e immateriali”.

Con queste parole il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella ha aperto la conferenza stampa, che si è svolta oggi nella sala Verrastro del Palazzo della Giunta, nel corso della quale sono stati illustrati il pacchetto di riforme e i provvedimenti avviati durante i primi sei mesi di governo, dai disegni di legge già approvati in Giunta agli interventi in fase di approvazione nelle prossime settimane.

“Sono soddisfatto per il lavoro realizzato in questi mesi – ha continuato il governatore – diretto soprattutto al recupero di azioni amministrative e politiche avviate negli anni scorsi, ma che spesso si sono impantanate, anche a causa del periodo di crisi della politica e dei partiti che stiamo vivendo. Questo governo le ha rivisitate con piglio decisionale ed imprimendo la necessaria velocità per una loro realizzazione in tempi brevi”.

Tra le riforme strutturali attese da tempo e che portano ad un “Ri-Pensare” la Basilicata in chiave più efficiente, il presidente Pittella ha ricordato la cessazione e liquidazione di Arbea le cui funzioni passano ad un ufficio regionale, l’accelerazione sulla riforma di Alsia, Asi e Arpab e l’approvazione in Giunta, questa mattina, della riforma della legge 33 sul sistema formativo lucano, con la previsione di un’Agenzia regionale unica per l’impiego, orientamento e certificazione.

Ulteriori interventi in tale direzione sono l’approvazione del Ddl sulle norme per l’accoglienza dei cittadini stranieri migranti e dei rifugiati che, tra gli altri aspetti, “prevede una carta dei servizi per cittadini stranieri e sportelli informativi quale espressione di una idea – ha rimarcato Pittella – di una civiltà fortemente avanzata”, una misura per il contrasto del lavoro irregolare che in Basilicata ha una percentuale del 14,7%, la spinta al Ddl di riforma dei tre consorzi di Bonifica (Val d’Agri, Bradano-Metaponto, Vulture-Alto Bradano) che mira ad un loro accorpamento, alla nomina di un commissario unico e una maggiore efficienza e riduzione del debito e una nuova disciplina, dopo la legge del lontano 1988, sulla promozione dello spettacolo.

Per una Basilicata più moderna, dinamica e trasparente la parola-chiave usata dal presidente Pittella è stata quella della “Ri-connessione”, resa possibile da interventi materiali e immateriali sul digitale e l’innovazione nella pubblica amministrazione: dal Broadband per la copertura entro il 2016 in fibra ottica delle aree industriali all’Open Data, dalla scuola digitale al rinnovamento del portale iBasilicata.it.

Energia e industria sono, secondo il programma di azioni messe in campo dalla Giunta Pittella, i segmenti prioritari da cui far “Ri-partire” lo sviluppo attraverso il Bando energia per l’edilizia privata, che recepisce l’integrazione della dotazione finanziaria approvata in assestamento, portandola da 1 a 10 mln di euro, il finanziamento dei bandi per la reindustrializzazione dei siti produttivi inattivi regionali e lo scorrimento delle graduatorie dell’avviso pubblico Val Basento e Matera con uno stanziamento di 39,70Mln di euro che produrranno 378 nuovi posti di lavoro, l’Accordo Programma Distretto Murgia sul mobile imbottito con un finanziamento di 40 milioni di euro, che consentiranno di attivare 222 nuovi posti di lavoro, l’integrazione di ulteriori 3 milioni di euro dei fondi rischi dei confidi, l’istituzione del fondo rotativo a favore delle piccole e medie imprese con una dotazione iniziale di 7,5 Meuro e il bando della Lucana Film Commission con la creazione di più di 30 nuove start up che daranno lavoro a oltre 600 lucani.

Il presidente Pittella si è, inoltre, soffermato sul piano pluriennale per le infrastrutture (“Ri-costruire”) delineato dall’Accordo di programma quadro, pari a 1,9 miliardi di euro, “per la realizzazione di infrastrutture stradali, ferroviarie e idriche – ha aggiunto Pittella – destinate a far ripartire gli investimenti e avvicinare la Basilicata al mondo”.

Molto importanti sono ancora le misure per “Ri-organizzare” il personale e attuare la spendig review con una riduzione dei compensi per molte cariche ed incarichi in organismi regionali e la trasformazione delle Aree programma in Unioni dei Comuni, “Ri-sanare” mettendo al centro l’ambiente e la salute umana con l’istituzione del Centro di medicina ambientale nel presidio ospedaliero di Villa d’Agri, “Ri-sollevarsi” puntando su un sostegno concreto alla povertà per favorire l’inclusione sociale con la proroga del finanziamento del programma Copes fino al 31 dicembre prossimo, l’istituzione del reddito minimo di inserimento dal 1 gennaio 2015, “allo scopo – ha affermato il presidente – di incentivare la mobilità sociale e ampliare in un unico strumento la platea dei beneficiari” e la proroga del contratto di lavoro a 180 lavoratori (tra Alsia e Regione).

Riguardo all’occupazione, infine, il presidente ha sintetizzato le azioni messe in campo: nuovi fermenti (45 start up), microcredito e microimpresa (80 start up), Murgia (222 assunzioni), reindustrializzazione (378 assunzioni), credito d’imposta (80 assunzioni), apprendistato (464 assunzioni), start up e spin off (40 start up), Lucania Film commission (600 collaborazioni e 17 start up), ponte per l’occupazione (83 start up).

 

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Su Assestamento Bilancio previsione 2014-2016

“Quello che in primo luogo rilevo ed evidenzio, dagli interventi e dal dibattito che si è sviluppato in Consiglio, è una positiva interlocuzione non solo con la maggioranza ma anche con le minoranze che sancisce un punto di avanzamento nel rapporto istituzionale e nella geografia politica che anima il Consiglio Regionale eletto nel novembre 2013”.

E’ quanto ha dichiarato il presidente della Regione, Marcello Pittella, nel suo intervento in Consiglio regionale al termine degli interventi sulla relazione all’Assestamento di Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e del Bilancio pluriennale 2014-2016.

“Consiglio regionale – ha continuato – che deve rafforzare sempre più la sua centralità nello svolgimento delle funzioni di indirizzo, programmazione e controllo. Anche quando il dibattito diventa, in alcuni casi, aspro e caratterizzato da contrasti, io registro comunque un approccio costruttivo e ribadisco la mia volontà di non sottrarmi alla discussione e alle questioni”. Il presidente ha rivolto in proposito un invito ai consiglieri delle minoranze a sviluppare la dialettica politica sul fronte della proposta rinunciando invece a un’opposizione aprioristica “a prescindere”.

Pittella si è quindi detto pronto ad approfondire ed individuare le necessarie soluzioni alle questioni emerse dagli interventi dei consiglieri regionali: le liste di attesa in ambito sanitario, i derivati finanziari, le emergenze occupazionali esterne ed interne alla Regione: “Me ne occuperò, ce ne occuperemo, nutrendoci delle competenze che ci restituiscano una lettura esatta delle situazioni – ha sottolineato – evitando di veicolare messaggi che potrebbero non essere compresi”.

Il presidente ha inoltre detto che “dobbiamo recuperare i tempi su questioni che bollivano in una pentola a pressione che è esplosa in concomitanza con una congiuntura negativa e con una riduzione dei trasferimenti finanziari che hanno complicato e aggravato la situazione. Stiamo tenendo botta all’emergenza tentando di salvaguardare i posti di lavoro. Occorre ricercare soluzioni ricorrendo allo strumento del dialogo aperto con le parti sociali”.

Un passaggio, nel suo intervento, il governatore lo ha riservato al tema delle infrastrutture rimarcando la necessità di recuperare i contenuti del Memorandum in tema di rete viaria, ferroviaria e aeroportuale sia in territorio lucano (Pisticci e Val d’Agri) che di relazioni con Bari e Pontecagnano: “Dobbiamo potenziare le infrastrutture digitali, puntare sulla cultura e sull’apprendimento dei ragazzi”.

Il presidente ha concluso dicendo che bisogna guardare al futuro: “Penso che possiamo fare un buon lavoro, partendo dai numeri scarni disponibili, guardando come approdo la prossima legge finanziaria. Se saremo bravi a realizzare le riforme avviate in tema di governance e di contenimento della spesa, e a recuperare qualche punto rispetto ai dati Svimez, a fine anno saremo in grado di realizzare un primo consuntivo caratterizzato, è la mia speranza, da un risultato positivo”.

Lfc, Luigi Di Gianni nuovo presidente

Un maestro riconosciuto del documentarismo internazionale che non ha mai smesso di scavare nel più profondo dell’anima e della psiche umana. Luigi Di Gianni, napoletano di nascita, ma lucano da generazioni, è il nuovo presidente della Lucana Film Commission. La nomina nel corso del Consiglio generale svoltosi in tarda mattinata. Subentra al dimissionario Franco Riina. “Sono felice e onorato della nomina. Mi accingo a ricoprire questo ruolo con grande entusiasmo. Tra le Film Commission, la lucana è quella che nel panorama nazionale, si muove meglio. La Basilicata – ha proseguito il maestro Di Gianni – è una terra magica, che turba ma capace di grande ispirazione. Amo il cinema serio e decoroso, d’idee e sperimentazione per i giovani. Che non si appiattisce sul passato. Spero – ha concluso il neo presidente – di dare un giusto contributo alle finalità della Lucana Film Commission”. Parole di benvenuto dal presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella che ha rimarcato la prestigiosa storia artistica che ha accompagnato la vita del maestro Di Gianni.

Sanità: trenta milioni di euro in più di riparto rispetto al 2013

La Basilicata ha ottenuto, nella definizione del riparto del Fondo sanitario nazionale per l’anno 2014, approvato ieri dalla Conferenza Stato-Regioni, un notevole successo, con un’assegnazione di 1.042,970 milioni di euro, pari ad un incremento di 29,426 mln di euro rispetto all’assegnazione del 2013 (1.013,543 mln di euro). Nella stessa sede è stata preservata la piena autonomia programmatoria dell’unico presidio di II livello ed azienda di riferimento regionale del San Carlo di Potenza.

Sono gli esiti della Conferenza Stato-Regioni in materia di sanità illustrati questa mattina ai giornalisti dal presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, dall’assessore regionale alle Politiche per la persona Flavia Franconi e dal dirigente generale del Dipartimento Donato Pafundi.

“E’ un risultato di tutto rispetto – ha spiegato il presidente Pittella – che assume un valore storico per quanto riguarda i rapporti sia tra lo Stato e le Regioni, sia tra le Regioni di piccole e grandi dimensioni. Un risultato frutto del lavoro di squadra dell’intero sistema sanitario regionale che ha consentito all’assessore Franconi – ha aggiunto Pittella – in sede del serrato confronto con gli altri assessori alla Sanità, di evidenziare come la Regione Basilicata, per l’anno 2014, rientri tra le otto titolari ad avere diritto di accedere al fondo per la premialità e che per lo stesso anno sarebbe dovuta essere tra le tre regioni di riferimento per la definizione dei costi standard, potendo così aspirare ad una quota maggiore di assegnazione del fondo. Inoltre, in pieno accordo con Umbria e Molise, si è riusciti a recuperare un’ulteriore quota richiedendo l’appostazione di un specifico fondo per le regioni con popolazione inferiore ad un milione di abitanti”.

Tali azioni hanno consentito alla Regione Basilicata, come spiegato dal direttore Pafundi, un notevole risultato, con un aumento del fondo di quasi 30 mln, pari al 2,90% rispetto ad alla media del 2,63%, pur in presenza di un incremento demografico del tutto trascurabile rispetto a quello registrato in Italia nel 2014.

“Si è raggiunto questo accordo – ha affermato l’assessore Franconi – a seguito di un lungo lavoro iniziato sul tavolo del Patto della salute e proseguito nella Conferenza delle Regioni, nella quale abbiamo evidenziato come la Basilicata sia l’unica regione del Mezzogiorno ad avere i conti in ordine e quindi meritevole di ottenere più risorse. Allo stesso tempo abbiamo fatto fronte comune con le altre piccole Regioni per assicurarci altri 12 milioni di euro. Abbiamo, inoltre, preteso che l’articolato sul regolamento inerente alla definizione degli standard relativi all’assistenza ospedaliera – ha concluso l’assessore – venisse modificato con l’inserimento, dopo il riferimento ai 600mila abitanti per l’attivazione o la conferma dei presidi ospedalieri di II livello, della previsione di un scostamento ammissibile del 6%. In questo modo, grazie anche all’azione del sottosegretario alla Sanità Vito De Filippo, abbiamo confermato l’autonomia programmatoria del San Carlo”.

Sanità: trenta milioni di euro in più di riparto rispetto al 2013

La Basilicata ha ottenuto, nella definizione del riparto del Fondo sanitario nazionale per l’anno 2014, approvato ieri dalla Conferenza Stato-Regioni, un notevole successo, con un’assegnazione di 1.042,970 milioni di euro, pari ad un incremento di 29,426 mln di euro rispetto all’assegnazione del 2013 (1.013,543 mln di euro). Nella stessa sede è stata preservata la piena autonomia programmatoria dell’unico presidio di II livello ed azienda di riferimento regionale del San Carlo di Potenza.

Sono gli esiti della Conferenza Stato-Regioni in materia di sanità illustrati questa mattina ai giornalisti dal presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, dall’assessore regionale alle Politiche per la persona Flavia Franconi e dal dirigente generale del Dipartimento Donato Pafundi.

“E’ un risultato di tutto rispetto – ha spiegato il presidente Pittella – che assume un valore storico per quanto riguarda i rapporti sia tra lo Stato e le Regioni, sia tra le Regioni di piccole e grandi dimensioni. Un risultato frutto del lavoro di squadra dell’intero sistema sanitario regionale che ha consentito all’assessore Franconi – ha aggiunto Pittella – in sede del serrato confronto con gli altri assessori alla Sanità, di evidenziare come la Regione Basilicata, per l’anno 2014, rientri tra le otto titolari ad avere diritto di accedere al fondo per la premialità e che per lo stesso anno sarebbe dovuta essere tra le tre regioni di riferimento per la definizione dei costi standard, potendo così aspirare ad una quota maggiore di assegnazione del fondo. Inoltre, in pieno accordo con Umbria e Molise, si è riusciti a recuperare un’ulteriore quota richiedendo l’appostazione di un specifico fondo per le regioni con popolazione inferiore ad un milione di abitanti”.

Tali azioni hanno consentito alla Regione Basilicata, come spiegato dal direttore Pafundi, un notevole risultato, con un aumento del fondo di quasi 30 mln, pari al 2,90% rispetto ad alla media del 2,63%, pur in presenza di un incremento demografico del tutto trascurabile rispetto a quello registrato in Italia nel 2014.

“Si è raggiunto questo accordo – ha affermato l’assessore Franconi – a seguito di un lungo lavoro iniziato sul tavolo del Patto della salute e proseguito nella Conferenza delle Regioni, nella quale abbiamo evidenziato come la Basilicata sia l’unica regione del Mezzogiorno ad avere i conti in ordine e quindi meritevole di ottenere più risorse. Allo stesso tempo abbiamo fatto fronte comune con le altre piccole Regioni per assicurarci altri 12 milioni di euro. Abbiamo, inoltre, preteso che l’articolato sul regolamento inerente alla definizione degli standard relativi all’assistenza ospedaliera – ha concluso l’assessore – venisse modificato con l’inserimento, dopo il riferimento ai 600mila abitanti per l’attivazione o la conferma dei presidi ospedalieri di II livello, della previsione di un scostamento ammissibile del 6%. In questo modo, grazie anche all’azione del sottosegretario alla Sanità Vito De Filippo, abbiamo confermato l’autonomia programmatoria del San Carlo”.

Royalties e patto stabilità: incontro Pittella-parlamentari lucani

Un’azione congiunta, forte e condivisa tesa ad organizzare, tramite la delegazione di parlamentari lucani e il sottosegretario alla Sanità Vito De Filippo, un incontro tra il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e i Ministeri dello Sviluppo economico e delle Finanze, per porre all’attenzione dell’esecutivo nazionale e far sì che quest’ultimo lo inserisca tra le priorità di governo, il tema delle royalties del petrolio che andrebbero escluse dal conteggio del Patto di stabilità, secondo il disegno di legge presentato dalla Giunta e approvato dal Consiglio regionale della Basilicata.

È la proposta emersa questo pomeriggio, nel corso di una riunione che si è svolta nella sala Verrastro del palazzo della giunta regionale, cui hanno partecipato il governatore lucano Pittella, l’assessore regionale alle Politiche di sviluppo Raffaele Liberali, il sottosegretario De Filippo, i senatori Salvatore Margiotta e Giovanni Barozzino e i deputati Antonio Placido, Maria Antezza e Cosimo Latronico.

Nel suo intervento, il presidente Pittella ha posto nuovamente sul tavolo i tre temi già affrontati in occasione degli incontri avuti a Potenza e a Roma con il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi e le parti sociali: la ripresa del Memorandum, la questione della card benzina e l’esclusione delle royalties petrolifere dal Patto di stabilità.

“La nostra proposta è di utilizzare direttamente, come ente regionale, le risorse della card benzina – ha affermato il governatore – destinandole non solo ai patentati ma a tutti i residenti in Basilicata dando priorità alla platea di meno abbienti che purtroppo si sta allargando a causa della crisi duratura”. Destinazione “sociale” anche per le risorse del petrolio che andranno svincolate dal patto di stabilità. “Vorremmo utilizzare una parte di quelle risorse per il reddito minimo di inserimento. La Basilicata ha bisogno delle royalties del petrolio per poter sopravvivere e ricucire una ferita che altrimenti non sarà più sanabile”, ha aggiunto Pittella.

I parlamentari lucani Margiotta, Antezza, Placido e Barozzino hanno condiviso la proposta del sottosegretario De Filippo di costruire una strategia unitaria al fine di ottenere una interlocuzione diretta con il governo nazionale, tale da porre la questione delle royalties petrolifere della Basilicata all’interno del programma che lo stesso presidente Matteo Renzi sta perseguendo a livello europeo per un allentamento del vincolo del patto di stabilità. A sostegno della proposta lo stesso deputato Latronico il quale ha ricordato che le risorse della card benzina sono già fuori dal patto di stabilità poiché c’è un trasferimento diretto dalla compagnie petrolifere, attraverso Poste italiane, ai diretti beneficiari.

Utilizzo farmaci cannabinoidi, il sì del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale, dopo l’attività ispettiva, ha deciso su proposta del consigliere Napoli (Fi) di rinviare il dibattito sulla sessione comunitaria alla prossima seduta.

Successivamente l’Assemblea ha approvato all’unanimità la proposta di legge del consigliere Mollica (Udc) sulle “Disposizioni in materia di utilizzo di farmaci cannabinoidi”. Sull’argomento si sono registrati gli interventi del proponente Francesco Mollica, del presidente della quarta Commissione consiliare, Luigi Bradascio (Pp), dell’assessore alla Sanità, Flavia Franconi e dei consiglieri Michele Napoli (Fi), Roberto Cifarelli (Pd), Giovanni Perrino (M5s).

Il progetto legislativo garantirà ai cittadini l’utilizzo dei farmaci cannabinoidi per finalità terapeutiche, nell’ambito del Servizio sanitario regionale. La somministrazione di tali farmaci potrà avvenire in ambito ospedaliero, domiciliare e nelle strutture sanitarie private accreditate che erogano prestazioni in regime ospedaliero e sarà effettuata nei limiti del budget aziendale, in coerenza con gli strumenti della programmazione aziendale. Accolti dall’Aula alcuni emendamenti proposti dai consiglieri Perrino e Santarsiero. Tra quelli approvati, quanto indicato dall’esponente del M5s: “in caso di decesso del malato o di interruzione della terapia, la quantità di farmaco non utilizzata deve essere obbligatoriamente consegnata, entro sette giorni, al centro di riferimento dell’azienda unità sanitaria locale di appartenenza, nel rispetto della normativa vigente”; e dal consigliere Santarsiero: “in caso di preparazioni galeniche i farmaci cannabinoidi, utilizzati per il trattamento a domicilio, sono reperiti presso la farmacia ospedaliera o anche presso una farmacia convenzionata privata dotata di laboratorio galenico a parità di costo di quella ospedaliera con uguali oneri a carico del servizio sanitario regionale”.

Collegato alla proposta di legge è stato approvato, all’unanimità, un ordine del giorno, primo firmatario Mollica e sottoscritto anche da Cifarelli e Spada (Pd), Romaniello (Sel), Pietrantuono (Psi), Napoli (Fi), Bradascio (Pp), Galante (Ri), Rosa (Lb-Fdi) con il quale si impegnano il Presidente e la Giunta regionale “a sollevare la questione dell’approvvigionamento del medicinale, attualmente possibile solo dall’estero, nella Conferenza Stato-Regioni, coinvolgendo il ministero della Sanità affinché provveda ad avviare ogni azione necessaria per consentire, in tempi celeri, l’avvio della produzione in Italia”.